Ho scoperto di recente un prodotto molto interessante, la carrube. Il frutto, il cui aspetto esteriore sembra non promettere molto, è buono e piacevole da sgranocchiare come spuntino spezzafame. Mi aspettavo qualcosa di duro e immasticabile invece all'interno è morbido e dolce. Insomma, non è adatto solo per i cavalli! Inoltre ho piacevolmente fatto conoscenza della farina di carrube (per il momento ho comprato e sperimentato la farina di polpa di carrube, so dell'esistenza anche di un secondo tipo di farina di carrube, quella ricavata dai semi del frutto che non ho ancora sperimentato), questa farina si utilizza in cucina soprattutto come sostituto del cacao in ricette dolci, i suoi pregi sono: un sapore che ricorda il cacao, l'assenza di colesterolo, grassi, caffeina, sostanze stimolanti, la ricchezza di calcio, ferro e vitamine. Ho provato a farmi una semplice tortina alle pere, farina integrale e carrube ed è venuta davvero buonissima! Un ingrediente che vale proprio la pena avere in dispensa.
Una delle mie recenti 'conquiste' in termini di sane abitudini alimentari è la colazione di frutta, sono indipendente da latte di soia, biscotti confezionati, fette biscottate con olio vegetale, marmellate piene di zucchero raffinato. In questo periodo vado matta per i cachi (che da piccola non mi piacevano ma che da vegana ho provato a riavvicinare con successo), ho letto che sono diuretici, ricchi di vitamina C, altamente proteici e molto energetici...mi sono sembrati ideali, soprattutto come colazione prima di andare la lavoro, così mi son detta, aspetta aspetta che provo ad assaggiarli...ecco, ora ho un nuovo motivo per aprezzare i frutti dell'autunno (dopo la zucca, le castagne, le clementine). Se sono ben sodi mi piacciono interi, altrimenti li preferisco frullati (e a chi non piace la consistenza gelatinosa consiglio proprio di dare ai cachi una seconda possibilità sotto forma di frappè con un pochino di latte vegetale e qualche dattero, una goduria).
Quando, cazzeggiando per faccialibro, sono incappata nel link della finta ciccolata fruttariana a base di datteri, cachi e carrube mi si sono illuminati gli occhi e per un attimo mi sono immedesimata in uno dei cani di Pavlov. Me la sono fatta diverse volte, come colazione o come pranzo veloce, davvero da provare!
Questo è il link al canale di Youtube dove ho torvato la ricetta, Cucina Bioevolutiva.
Ingredienti:
per due belle tazze
2 cachi
4 datteri freschi o 6 datteri disidratati la naturale
(i datteri servono per dolcificare al posto dello zucchero, se volete ne potete mettere qualcuno in più)
35/40 g. di farina di polpa di carrube
Frullare il tutto fino da ottenere un composto omogeneo, io non ho il frullatore e ho messo il tutto in un bicchiere alto e frullato con mixer da immersione, anche così riesce perfettamente.
Lasciata qualche ora in frigor si rassoda leggermente e diventa quasi una mousse da mangiare con il cucchiaio.