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venerdì 28 settembre 2012

Cake salato carote, funghi e pancetta

Mi ha preso la voglia di un cake salato alla Ilona Chovancova, e mi sono messa all'opera.
Ho preso il suo libro in biblioteca due anni fa, mi sono gustata foto spettacolari e ricette non da meno e mi sono trascritta su foglietti volanti (il livello di ordine che gradisco) le ricette che più mi hanno colpito.
Ma dato che mi conosco, ho pensato bene di trascrivermi la cosa più importante, la base ideale per qualsiasi cake. Infatti non ho ancora provato nessuna delle ricette in archivio, ma partendo dagli ingredienti di base ho aggiunto le cose di cui più avevo voglia la momento e ho cercato di dare a questo cake una veste un pò autunnale.
La base vuole: 
180 g. di farina, 3 uova, 100 ml di latte e 100 di olio, 100 g. di gruviera grattuggiato, una bustina di lievito, sale e aromi a piacere. 
Su questo si possono aggiungere fino a 300 g. di verdure e aggiunte a piacere.
Segnatevi questa base favolosa, che rende il cake stupendamente morbido, umido e saporito. Io adoro il sapore delicato, solo leggermente salato. Se ve ne avanza un pò, ho constatato che l'ideale è conservarlo in frigor e intiepidirlo pochi minuti nel forno prima di mangiarlo, è buono a temperatura ambiente o lievemente tiepido secondo me.
Io mi sono adattata al numero di uova rimaste in casa e al mio stampo da plumcake di dimensioni leggermente ridotte rispetto allo standard, così ho diminuito di 1/3 le dosi e poi ho fatto le mie aggiunte.

 

Ingredienti:
120 di farina 00
2 uova medie
60 ml di latte e 60 ml di olio di semi
60 g. di edamer grattuggiato
30 g. di grana padano grattuggiato
2 carote grattuggiate (120 g. da pulite)
100 g. di champigon freschi a fette
60 g. di pancetta affumicata a dadini
1 spicchio d'aglio
mezza bustina di lievito per preparazioni salate (più una punta di bicarbonato)
burro e farina qb per lo stampo

Affettare ulteriormente i funghi, passarli in padella con un filo d'olio e lo spicchio d'aglio tritato (fidatevi, anche se in genere non vi piace tenere l'aglio nel cake sparisce, lascia solo un aroma molto difficile da definire). Appena i funghi sono morbidi aggiungere le carote grattuggiate e la pancetta, far andare qualche minuti, appena gli ingredienti sono asciutti spegnere.
In una ciotola mescolare latte, uova, olio.
In un secondo recipiente mescolare, farina, grana, sale, lievito e il formaggio edamer.
Unire i due composti, mescolare appena, aggiungere carote e funghi e terminare di amalgamare bene in tutto.
Versare nell stampo imburratto e infarinato e infornare: 200 gradi i primi 10 minuti e poi 30 a 180 gradi.

Un saluto :)

giovedì 27 settembre 2012

Tortelli di zucca con amaretti e ricotta salata

Primo saluto all'autunno e primo pezzettino di zucca! Questa è una ricetta che ho in mente dall'anno scorso e guarda caso è la prima ricetta con la zucca di quest'anno, si vede che era rimasto proprio un capitolo aperto. L'autunno scorso la zucca l'ho ricettata poco, mangiata si, l'adoro, ma poche ricette che la esaltassero in cucina. Quest'anno non voglio assolutamente farmi mancare nulla e ho in mente di metterla dapertutto: cake salati, torte dolci, torte salate, gnocchi, pasta...vedremo! Spero di vedere anche molte idee sui blog che seguo, scommetto che tante di voi la usano in modi originali e interessanti!
Questa è un'idea molto tradizionale, infatti il loro sapore mi ha ricordato perfettamente i tortelli con la zucca della nonna, che ho sempre mangiato da piccola, molte volte e con molto gusto.
So che i tortelli con zucca e amaretti sarebbero mantovani, io non ho seguito una ricetta particolare, infatti quelli mantovani vorrebbero una mostarda se non sbaglio. L'amaretto nel ripieno dei tortelli insieme al grana, ma senza zucca, è di tradizione cremasca, anche i tortelli cremaschi sono buonissimi. Io mi sono messa in cucina con l'intenzione, narcisistica, di migliorare i tortelli della nonna e renderli più "zuccosi" senza risparmiare in amaretto che adoro nel salato come nel dolce.
In pratica ho messo la zucca anche nella pasta all'uovo e nel burro del condimento, ho aromatizzato con rosmarino e aggiunto ricotta salata, un formaggio che amo e che smorza l'agrodolce dell'amaretto.
Questo piatto monocromatico tutto arancione l'ho pensato per il contest della grandissima Ely, peccato che i tortelli fossero favolosi ma la presentazione, a livello di setting fotografico, davvero spoglia. La nobilito sottolineando che è una presentazione senza fronzoli, che mira solo a farvi venire volgia di un piattone di ravioli! La ricetta mi è piaciuta così tanto che al contest ci partecipo allo stesso. Per fare il tutto ci ho impiegato più di mezza mattina e non li rifaccio per la foto, per i prossimi ravioli ho in mente altri condimenti....
Come erano buoni, perfetti!




Ingredienti:
Per la pasta fresca...
150 g. di farina 00
60 g. di zucca cotta al vapore
1 uovo e pizzico di sale
Per il ripieno...
300 g. di zucca cotta al vapore
6 amaretti
3 cucchiai di grana padano grattuggiato
40 g. di ricotta salata grattuggiata
sale, pepe e noce moscata abbondante
Per il condimento...
40 g. di burro
2 rametti di rosmarino
qualche pezzettino di zucca già cotta (giusto 40 g.)
ricotta salata grattugiata a piacere
Per due persone.

Iniziare con la cottura della zucca al vapore, nell'acqua della pentola ho messo due rametti di rosmarino per aromattizzare,  quando è molto morbida spegnere e aspettare che si freddi (ho usato un quarto di una zucca di dimensioni medie).
In una ciotola versare la farina, la zucca cotta e schiacciata con la forchetta, l'uovo e il sale. Iniziate con 120 g. di farina e aggiungete un cucchiaio di farina alla volta mentre impastate, infatti bisogna adeguarsi all'acqua presente nella zucca e al tipo di farina usata. Appena ottenete una palla morbida e manneggiabile coprire con un canovaccio e fate riposare un'oretta a temperatura ambiente.
Nel frattempo prendere il resto della zucca (la dose indicata) aggiungere formaggi, amaretti finemente sbriciolati, sale, pepe e noce moscata, amalgamare il tutto.
Stendere la pasta sottile (al mattarello), in lunghi rettangoli, posizionare piccole palline di ripieno ben distanziate, piegare la pasta, schiacciare intorno al ripieno per eliminare l'aria e tagliare. Appoggiare su un piano infarinato. Ogni volta che stendete nuovamente i ritagli di pasta far riposare l'impasto per almeno 20 minuti. Far riposare i ravioli una volta fatti per un'oretta sul piano di lavoro coperti con un canovaccio (pulito!).
Per la cottura, buttare in acqua bollente e salata e scolare dopo un paio di minuti da quando vengono tutti a galla.
Per il condimento, fondere il burro insieme al rosmarino, aggiungere qualche pezzettino di polpa di zucca cotta, sale e pepe, mescolare bene il tutto. Buttare in padella i tortelli per saltarli quache istante insieme al condimento. Impiattare e aggiungere la ricotta grattuggiata.


Con questa ricetta partecipo al contest di Ely, Colora il tuo autunno , ogni piatto deve avere un ingrediente e un colore predominanti, nel mio caso l'arancione della zucca!



martedì 25 settembre 2012

"Lasagne" di peperoni con prosciutto e formaggio

Settimana strana, una cosa che odio di me è che ci sono quelle settimane che sono super attiva, iper organizzata, dinamica, determinata agli obiettivi, serena nella mia energia ritrovata...e poi le settimane che arranco, mi sembra che gli obiettivi non siano quelli giusti, la pigrizia prende possesso di me e combattere i pensieri negativi è una fatica! La bussola per capire quanto la cosa è grave è la cucina, se riesco comunque a cucinare cose buone e a scrivere significa che la situazione è ancora recuperabile, se non riesco a cucinare bene significa che devo arrendermi e aspettare che la cosa passi! Non preoccupatevi, non è un vero disturbo perchè io sono psicologa e quindo so bene di non rientrare in criteri diagnostici per nulla di grave! Si tratta solo del mio caratteraccio di m... , non scriviamo brutte parole, e anche del mio segno zodiacale di m... (il cancro, niente di più vero della frase "segno sensibile, lunatico..." e cose del genere).
Scusate lo sfogo ma è tutta settimana che mi sveglio tra le sei e le sette del mattino (anche se inizio a lavorare nel pomeriggio) assalita da mille paranoie. Per me è una settimana particolare, quindi sono giustificata, dal primo ottobre farò i conti con un cambiamento rilevante (non incuriositevi troppo sto pensando alla sfera lavorativa e il cambiamento non è nemmeno dei migliori, fino a quando non concretizzo qualcosa).
Comunque direi che la cucina non ha risentito di nulla, ho fornato muffin salati, sformati e ieri questi peperoni favolosi, perchè mi piacciono le ricette formaggiose e filanti e perchè adoro i peperoni sia cotti che crudi e non mi sono mai risultati pesanti.
Spesso nei miei post devo ringraziare qualche "collega" per le belle ricette, penso che anche senza riviste noi foodbloggers potremmo essere un sistema autosufficiente, bastano i nostro blog per scambiarci ricette, idee, spunti di ceratività e non rimanere mai senza una ricetta nuova da provare! Io sono contenta quando provo, fotografo e posto la ricetta di un altra (con fonte e link, ovvio!) perchè mi sembra uno scambio significativo che da senso all'esistenza di mille blog che si leggono e si seguono a vicenda, e spero sempre che all'altra faccia piacere che io dia visibilità e mostri aprezzamento per una ricetta che lei ha ideato e apprezzato a sua volta.
Senza contare che per anni, prima di aprire un mio blog, ho "usato" i blog altrui per trovare ricette e imparare in cucina.

Questi magnifici peperoni li ho trovati sul blog di Scamorze ai fornelli, guardate che belli, non si poteva resistere (blog stupendo, se non lo conoscete fateci un giretto!)



Ingredienti:
3 peperoni
100 g. di scamorza (io caciotta, comunque un formaggio che fonda) in fette sottili
100 g. di prosciutto cotto a fette
1 bicchiere di passata di pomodoro (la ricetta prevedeva il doppio, 500 g. vedete voi quanto lo volete sugoso)
aglio, sale, pepe, origano
grana padano (facoltativo)

Mettere i peperoni in forno: tagliare in falde, posizionare sulla carta forno e coprire di stagnola, infornare a 200° per 40 minuti (per ottenere dei peperoni belli moribidi ho dovuto aspettare il tempo indicato, la ricetta dava 20 minuti, controllateli e valutate).
Soffriggere l'aglio tritate con un filo d'olio (tenetelo intero se poi preferite eliminare), unire la passata e far insaporire per una decina di minuti. Aggiungere sale, pepe e origano.
Nella pirofila (o teglia) comporre gli strati: sporcare il fondo di passata, aggiungere uno strato di peperoni che schiacciati, aggiungere alta passata, le fette di formaggio e prosciutto;  Continuare con un secondo strato e terminare con i peperoni. Spolverare con garna e origano e infornare a 200° per una ventina di minuti: il formaggio deve essere ben sciolto e i peperoni lievemente abbrustoliti.


lunedì 24 settembre 2012

Sformato di ricotta, zucchine e fiori

Ammetto che questa ricetta si presenta molto primaverile, estiva, allegra e poco ha a che fare con la stagione autunnale...ma se vedi al supermercato delle zucchinette con fiori dall'aspetto vivissimo, freschissimo e un prezzo accettabile, cosa fai? le lasci lì?
In questa mattina grigina in cui mi sono sveglitata un pò mogia e inattiva (per fortuna che la ricetta di oggi è una botta di colore e di allegria) dovete spiegarmi, aiutarmi a capire come interpretare un certo accaduto.
Come può un'amica con cui abitualmente scambio mail su tutto, con cui in passato ho condiviso davvero di tutto con la convinzione di avere davanti un'amica speciale, all'improvviso non scrive più e non risponde nemmeno alle mail che gli mando per capire se è successo qualcosa di cui non sono al corrente. Non ci vediamo molto perchè abitiamo distanti e a causa degli orari di lavoro reciproci.
Mi ero già insospettita quando mi ha chiesto di inviarle per posta un libro che mi aveva prestato, dicendomi di leggerlo con tutta calma, ma poi aveva questa fretta improvvisa di riaverlo... e a me non sembrava una ragione molto sincera. E poi se me l'ha prestato senza che io glielo chiedessi, poi mi manda in posta a spedirglielo con pacco perchè le serve? mi sembrava ci fosse sotto qualcosa. Allora, per far capire che il suo atteggiamento risultava strano, le ho chiesto di inviarmi il MIO libro che le avevo prestato (per me poteva tenerselo fino a quando ci saremmo viste, non mi sarebbe interessato nomalmente). Niente, me lo fa avere e poi basta, non scrive più e soprattutto non mi risponde più, non risponde ad un'amica che le chiede semplicemente se c'è qualcosa, io non sarei nemmeno degna di una spiegazione.
Prima di tutto ciò ci siamo ripromesse di vederci un paio di volte che sono poi saltate, prima da parte loro, a causa del lavoro del suo lui, poi io avevo due giorni liberi dopo una settimana di lavoro massacrante, tante cose da fare, e il mio ragazzo non era tanto in forma e non voleva muoversi molto, le ho spiegato ovviamente perchè non ci spostavamo.
Quello che quando ci penso mi fa arrabbiare è l'arroganza per cui io non meriterei nemmeno una spiegazione, senza contare che non mi sembra di avere nessuna colpa, quindi lei è offensiva nei miei confronti e io provo rabbia, perchè delle persone mi fido poco e in genere mi apro solo con chi so non mi ferirà mai e non mi aspettavo proprio un atteggiamento del genere. Se invece fosse successo qualcosa di grave a lei me l'avrebbe detto spero...
Scusate se vi rubo minuti con una sciocchezza del genere, ma sotto sotto spero che Lei legga il mio blog e mi degni di una spiegazione, mi va bene una mail come abbiamo sempre fatto...forse questa ricetta colorata le sarebbe piaciuta!




Ingredienti:
250 g. di ricotta
2 uova medie
2 porri
300 g. di zucchinette con fiori
80 g. di prosciutto cotto in fette mediamente sottili
sale e pepe qb più un pizzico di noce moscata
2 cucchiai di grana più poco grana per la superficie
burro e pangrattato per la teglia

Affettare i porro molto sottili e passare in padella con un filo d'olio, appena si sono ammorbiditi aggiungere zucchine a rondelle, cuocere con coperchio per 5 minuti, poi aggiungere i fiori (solo metà dei fiori che avete a disposizione) e il prosciutto tagliati a striscioline. Dopo un paio di minuti spegnere.
Sbattere la ricotta con uova, grana, sale, pepe e noce moscata. Uinre tutto il resto e versare in una pirofila imburrata e coperta di pangrattato, livellare bene e coprire la superficie con i restanti fiori in modo da creare la decorazione che vedete in foto, spolverare con del grana. Infornare a 190° per 40 minuti (a me piace abbastanza asciutto all'interno, ma potete fermarvi anche a 30 minuti).


Normalmente inizio il lunedì con un dolce ma mi sono ripromessa che per un pò farò solo cose ipocaloriche, intendo rispetto ai miai soliti standard, ogni tanto bisogna mettersi un pò in riga!

domenica 23 settembre 2012

Cavatappi cremosi al limone e gamberi

Buona domenica, spero per voi che siate liberi e in procinto di passare un bel pomeriggio e una bella serata, a fare le cose che più vi piacciono e magari a godervi già lo spirito autunnale..
Devo confessarvi che se c'è qualcosa in cui sono una schiappa in cucina, quella è il pesce in tutte le sue forme e declinazioni (in realtà dovrei riflettere su quanto è lunga la lista, ma soffermiamoci sul pesce).
Nonostante l'impegno, la ricerca di ricette a prova di idiota, ogni volta che io faccio il pesce qualcosa non va nel verso in cui doveva andare. Perfino quando metto il filetto in padella o al cartoccio va a finire che a volte casualmente è tenero e cotto al punto giusto, la volta successiva non mi piace! Prendo il pesce già pulito, eppure solo il mio è sempre pieno di lische, ovviamente cerco di toglierle ma poi non finiscono mai. Inutile dire che in piatti di pesce davvero difficili non mi sono cimentata mai, già faccio i danni con cose semplici. La cottura la trovo difficilissima, una volta due minuti per i gamberi sono pochi, la vota dopo 5 minuti mi sembrano tanti.
Ma mi piace così tanto il pesce, quando me lo preparano gli altri intendo, che alla fine non demordo...ogni volta che vedo qualcosa di bello al banco lo metto nel carrello con la convinzione che si, questa volta ho davvero la ricetta giusta, andrà tutto bene. Come possono un pesciolino così carino, quel gamberetto dall'aria così innoqua, mettermi in difficoltà...
Quando ho visto che il contest mensile di Pecorella di marzapane prevedeva il pesce, mi son detta che con qualcosa di semplice sarei riuscita a partecipare! Se vi posto questo piatto di pasta è perchè ne è uscito qualcosa di gradevole, non vi rifilo una ciofeca!
Ovvio siamo alle basi, si tratta solo di pulire decentemente i gamberi, e con molta calma ce l'ho fatta, fare un veloce fumetto e condire con panna e limone. Vi dico solo che la crema mi è risultata troppo agrumata e ho ridotto a metà il succo di limone, perchè penso che così sia più delicato l'aroma e solo un accenno di asprezza. No dai, vi dico la verità, tolgo un minuto alla cottura dei gamberi, ci voleva giusto quel minutino in meno....
Sono ben contenta di questo bel primo piatto comunque!



Ingredienti:
190 g. di cavatappi (o altro formato a piacere, che raccolga la crema)
300 g. di gamberi o mazzancolle da pulire
2 spicchi d'aglio e 1 piccola cipolla
1 carota (volendo un gambo di sedano che io non avevo)
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
2 cucchiai di brandy
200 ml di panna da cucina
Mezzo limone
sale, pepe e olio evo qb

Iniziare con il pulire i gamberi: eliminare la testa, incidere per il lungo il carapace per eliminarlo e poi aprire leggermente dove avete inciso per eliminare il filetto scuro interno. Mettere i gamberi puliti da parte.
Con tutte le teste e il resto passare al fumetto, mettere tutti gli scarti nel pentolino, aggiungere la cipolla tagliata in quattro, la carota e il sedano a pezzetti, sale e pepe, il brandy e il concentrato di pomodoro, l'aglio intero, aggiungere circa mezzo litro d'acqua e far andare a fuoco basso, con coperchio, per alemeno 40 minuti (anche un'oretta, perchè abbia un sapore intenso). Dopo scolare il tutto e tenere il brodo ottenuto.
Buttare la pasta in acqua bollente salata e nel frattempo. In una padella versare tre mestoli del fumetto, il succo di mezzo limone, far restringere a fuoco alto per 5 minuti, aggiungere la panna e lasciare sul fuoco, salare e pepare quanto basta.
In un secondo padellino, 4 minuti prima di scolare la pasta, far saltare i gamberi con un filo d'olio d'oliva e mezzo aglio tritato.
Scolare la pasta due minuti prima del tempo e farla cuocere per due minuti nella panna (che per via del fumetto e del succo di limone è pittosto liquida). Aggiungere i gamberi, impiattare e decorare con scorzette di limone.


Con questa ricetta partecipo al contest di Pecorella di marzapane, Chef per un mese settembre la sporta prevede pesce, olio e aglio, c'è tutto all'appello!


 
ps: mi scuso umilmente per la sbavatura sul piatto, mi sono accorta solo a foto già fatte, delle foto che mi piacciono molto...mannaggia quella sbavatura :O

venerdì 21 settembre 2012

Torta al cocco e frutta fresca 'settembrina'

Sono in crisi! Perchè ho finito un libro proprio bello: "Il rifugio dei cuori solitari". A parte che i cani sono protagonisti al fianco delle persone e solo per questo ero già conquistata, la trama è proprio bella. Persone diverse che attraverso i cani scoprono meglio se stesse e le loro emozioni, e incappano in nuove relazioni che gli cambiano la vita, dando alle giornate il senso che prima mancava. Inoltre la scrittrice da un'immagine molto rispettosa e reale dei cani, dei loro bisogni e dei loro sentimenti.
Io mi immergo così tanto nei libri, quando mi piacciono, che poi quando li finisco sono impegnata in una sorta di "elaborazione del lutto", si perchè non ci sarà mai più una prima volta con quel libro che mi ha conquistato e poi i personaggi non posso più fingere che siano persone realmente esistenti da qualche parte immaginaria, e poi lascio sempre piccole parti di me disordinatamete sparse in qualche personaggio (cane o persona che sia, indifferentemente). Sarà una sorta di struttura difensiva di evasione dalla realtà, ma non approfondiamo che è meglio...
Oggi sono stata assalita dalla mia consueta vena culinaria, che spesso ultimamente non si faceva sentire (tante piadine, paste veloci e cose semplici semplici) ma oggi, sarà la giornata libera, voglia di impastare, imbrattare piatti e cucchiai...al momento ho un pane al cacao che sta lievitando.
L'unica cosa che ho fatto con un pò di amore questa settimana è stata la torta con il cocco e la frutta fresca. Ho visto in giro per vari blog tante proposte negli ultimi tempi: cocco e mirtilli, cocco e mele, cocco e altri tipi di frutta che non ricordo; allora ho deciso di provare con la frutta più graziosa che avevo in casa, delle prugne rosse ben mature e l'uva bianca.
Buona, come spesso le torte fatte in casa. Ci sono ricette di torte classiche, perfette, eccezionali, ma è anche vero che qualsiasi cosa ci sbatti dentro, anche se vai un pò a occhio con uova, latte e burro, la torta fatta in casa è sempre la torta fatta in casa, con il suo perchè, un suo sapore particolare e apprezzato moltissimo al momento della colazione. Se la torta deve essere un dessert o deve festeggiare un'occasione particolare ovviamente si hanno pretese maggiori, ma un dolcetto improvvisato per la colazione fa sempre piacere.
Devo dire che l'accostamento cocco e frutta lo ripeterò, per provare una ricetta diversa, mi è spiaciuto non avere in casa dello yogurt al posto del latte, ma ho scoperto che l'impasto al cocco con la frutta fresca è una goduria. Lo rivedrete presto in nuove versioni, per la felicità del mio ragazzo a cui è piaciuto molto.



Ingredienti:
110 g. di farina di cocco e 180 g. di farina 00
3 uova medie
100 g. di zucchero
1 bicchiere scarso di olio di semi 
1/2 bicchiere di latte
1 bustina di lievito vanigliato
pizzico di sale
400 g. frutta a piacere (io 300 g. di susine rosse e 200 g. di uva bianca)
qb farina per infarinare la frutta 
qb zucchero per decorare la torta

Mescolare la farina con il cocco, il pizzico di sale, il lievito. Montare le uova intere insieme allo zucchero, fino ad ottenere il consueto composto gonfio e chiaro. Aggiungere olio e latte, mescolare delicatamente. Aggiungere gli ingredienti secchi, incorporare delicatamente.
A questo punto tagliare le prugne in piccoli cubetti. Tagliare gli acini d'uva in quattro parti eliminando così i semini,  tenerne da parte poco meno di metà (metà degli acini li ho divisi solo in due parti per posizionarli sopra alla torta a scopo più che altro decorativo).
Mescolare la frutta leggermente infarinata all'impasto e versare nella teglia imburrata e infarinata. Spolverare cpn poco zucchero la superficie e posizionare gli acini che avete lasciato da parte.
Infiornare a 200° per 10 minuti e, quando è lievitata, abbassare a 170° per altri 25 minuti, sfornare previa prova stecchino!

giovedì 20 settembre 2012

Pasta al forno con zucchine e besciamella allo zafferano

Spiegatemi perchè ho fatto i salti di gioia quando il mio ragazzo mi ha abbonato come regalo ad una certa rivista di cucina, spesso in passato me la sono comprata, la sfoglio ogni mese con estremo e reverenziale interesse...ma poi, prendo spunto dalle foto per improvvisare delle ricette che tendono fortemente alla casualità. Perchè la mia testolina non può essere più organizzata e razionale, dev'essre per la mia disorganizzazione generale.
Meno di due anni fa ero capace di prevedere con precisione i pasti  e i dolci di tutta la settimana, fare una lista della spesa precisa e infallibile, trovare tutto concedendomi al massimo una svelta puntatina in un secondo supermercato, lo stesso giorno, solo se mi mancava qualcosa di importante, lo scontrino settimane ammontava sempre alla stessa cifra più o meno e sapevo con soddisfazione di essere rientrata in un certo budget.
Ora, la lista non è mai completa, non so perchè ma riesco a fare previsione per al massimo tre giorni e poi la mia progettualità si annebbia, gli scontrini mi sembrano pesanti ma le buste sospettosamente leggerine, arrivo a casa e manca qualcosa di importante che ero sicurissima di aver scritto...dov'è finito tutto il mio spirito di organizzazione!
Anche questo mese, sfoglio Sale&Pepe e mi dico " ma che bellissime paste al forno tutte colorate, che ricette perfette" e io poi prendo questo e quello mentre faccio la spesa e mi ritrovo a improvvisare.
In ogno caso, vi assicuro, questa pasta al forno è ricca e saporita, proprio ben riuscita. Si presta anche a delle varianti come i funghi al posto delle zucchine, un altro tipo di verdura, qualcosa che si accosti bene con lo zafferano.




Ingredienti:
400 g. di pipe rigate 
450 g. di zucchine - 2 porri grandi
150 g. di speck - 100 g. di scamorza affumicata
50 g. di grana - 1 bustina di zafferano
400 ml di latte - 40 g. di burro più qb per la teglia
35 g. di farina - sale, pepe qb
Per 4 persone piatto unico

Mettiamoci all'opera:
Tagliare il porro, a metà nel senso della lunghezza a poi affettare a velo, far saltare in padella con un filo d'olio. Appena il porro appare ammorbidito aggiungere le zucchine tagliate in sottili rondelle, far cuocere con coperchio per 8 minuti più o meno, non dovrebe essere necessario aggiungere acqua, salare.
Buttare la pasta in acqua bolente e salata, scolare due minuti prima del tempo di cottura, bene al dente.
Nel frattempo sminuzzare lo speck, grattiggiare la scamorza.
Preparare la besciamella: sciogliere il burro in un pentolino, lontano dal fuoco amalgamare velocemete con la farina, aggiungere il latte (meglio se caldo) e riportare sul fuoco, mescolare fino a quando la besciamella non sfiora il bollore e si addensa, a questo punto aggiungere sale, pepe e zafferano, girare ancora un paio di mintui e spegnere. In genere non mi sono mai venuti i grumi, la besciamella mi è sempre riuscita fina dal primo colpo, questa volta ho dovuto riparare con un intervento di emergenza: il mixer ad immersione per frullare alcuni grumi, risultato perfetto...in caso di crisi ricorrere la mixer!
Mescolare la pasta scolata con tutti i condimenti (verdura, speck e formaggio), versare in una teglia capiente leggermente imburrata, ricoprire con la besciamella e il grana.
Forno a 200° per 30 minuti, finoa  quando non appare ben dorata.




lunedì 17 settembre 2012

Cheese-yogurt-cake al cocco e gelatina alla marmellata

Questa ricetta ha superato numerose collaudature, l'ho fatta con varie marmellate e varie gelatine, quest'anno l'ho proposta a diversi amici sono venuti a mangiare da noi e non mi ha mai deluso, riscuotendo un gran successo.
La crema ha una consistenza che secondo me è dir poco perfetta, cremosa ma bella compatta; il fatto di mischiare formaggio, yogurt e panna è una buona trovata, arricchisce il sapore. La gelatina è semplicissima e ne basta giusto un velo per dare un pò di colore e un tocco di acidità e dolcezza.
Nella crema metto solo qualche cucchiaio di zucchero per addolcire la panna (se non l'avete già zuccherata) e il formaggio. Questa base con cacao e farina di cocco è golosissima, sembra un biscottone aromatizzato al cocco.
Basta altrimenti sembra che mi monto la testa per la mia torta!
Non sono di molte parole, ci sono i momenti in cui non si sente ispirazione a scrivere, ma è tanti giorni che non lascio qualcosina sul mio diario culinario. Questa torta è stata spazzolata nel corso del finesettimana  a velocità da record, sarebbe perfetta per addolcire anche il lunedì!





Ingredienti:
Per la base...
250 g. di frollini - 1 e 1/2 cucchiaio di cacao amaro
2 cucchiai rasi di farina di cocco - 1 cucchiaio di zucchero
pizzico di sale - 150 g. di burro fuso
Per la crema...
500 g. di yogurt al cocco cremoso
250 g. di panna fresca da montare
200 g. di formaggio cremoso (come Philadelphia)
50 ml di latte - 4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina di cocco - 12 g. di gelatina in fogli
Per la gelatina...
60 ml di succo di limone (1 limone spremuto ca.)
60 ml di acqua - 1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiai colmi di marmellata a piacere (io mirtillo)
1 foglio di gelatina

Mettiamoci all'opera:
Inziamo con la base. Tritare i frollini con tutti gli ingredienti secchi, aggiungere il burro fuso e amalgamarlo bene, versare nella tortiera (22 cm diametro) rivestita di carta forno, premere i biscotti e livellare bene la base. Frigor per mezz'ora.
Per la crema. Mettere la gelatina in acqua fredda per 10 minuti. Montare la panna, aggiungere sempre con le fruste il formaggio e lo zucchero, aggiungere lo yogurt mescolano bene.
Scaldare il latte senza farlo bollire, quado è ben caldo aggiungere la gelatina strizzata e mescolare fino a scioglierla bene. versare nella crema e mescolare. Versare il tutto nello stampo sopra la base.
Dopo diverse ore di frigor, almeno quattro, passare alla gelatina.
Spremere il limone, aggiungere acqua e zucchero e portare sul fuoco, appena il liquido è caldo aggiungere la marmellata e mescolare, infine sciogliere il foglio di gelatina sempre ammollata e strizzata. Far intiepidire lontano dal fuoco e versare sulla torta.
Ci vuole molto frigor, almeno due o tre ore per la gelatina. L'ieale e fare la torta la mattina per la sera (o la sera prima).



Con questa ricetta desidero partecipare al contest "un dolce al mese" di Morena del blog Morena in cucina, questo mese è dedicato al cocco!

giovedì 13 settembre 2012

Pennette con pesto di ceci e pancetta

Torta al cocco, cheesecake golose e sarei andata avanti a cibarmi di dolci e basta tanto in questo periodo sento il bisogno di dolcezza e invece, devo cibarmi anche di altro! Dico "devo", ma adesso che lo sto scivendo mi rendo conto che non è vero, avrei anche potuto mangiare dolcetti al posto del pranzo per tutta settimana, non ho nemmeno un bambino per casa a cui dare un esempio di alimentazione corretta e io non mi sono mai fatta problemi a rompere gli schemi, perchè no, solo per qualche giorno. Ma ho finito le uova, non ho la panna, ho seccato la gelatina in fogli...
insomma urge spesa e io ho poche ore prima del lavoro per fare altre cose....si è capito che ultimamente ho poca voglia di fare la spesa?!
Questo fantastico piatto di pasta lo devo a Kappa, in realtà Giulia, del blog Kappa in cucina, qui la ricetta.
Ho cercato su google "pesto di ceci" sicura di aver visto da qualche parte la ricetta e quando ho notato tra i primi link quello ad un blog che seguo con piacere da tempo ho pensato che la ricetta sarebbe stata una garanzia di riuscita, infatti non mi sono pentita. Il blog di Giulia mi ha sempre colpito per quanto riguarda pasta, muffin speciali e tante idee per pizze super.
Prima volta che frullo i ceci in una crema in tutta la mia vita, mi piacciono tantissimo anche per la consistenza così compatta rispetto ad altri legumi, comunque ne è uscita una cremina davvero buona con tutti gli aromi giusti.



Ingredienti:
200 g. di ceci già bolliti (o cotti al vapore, anche in latta)
2 spicchi d'aglio medi (lei cipolla, come preferite)
1 rametto di rosmarino - 3 cucchiai di latte
olio evo, sale e pepe qb
250 g. di pennette rigate
120 g. di pancetta affumicata

Mettiamoci all'opera:
Tritare l'aglio (o la cipolla) e soffriggerlo in un filo d'olio, aggiungere i ceci e dopo qualche minuto il rosmarino e il latte, far andare ancora qualche minuto e frullare il tutto riducendolo a una crema, aggiustare di sale e pepe. Se la crema è troppo compatta diluire con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta, io ne ho usati cinque cucchiai per ottenere la cremosità desiderata.
Buttare la pasta.
Nella stessa padella dei ceci, già unta, far abbrustolire la pancetta nel tempo di cottura della pasta.
Scolare le penne, unire il pesto di ceci e la pancetta.



mercoledì 12 settembre 2012

Piccole cheesecakes al fico d'india e Marsala

Che soddisfazione quando un dolcetto inizia dalla constatazione che vuoi usare un certo frutto, dal fatto che entri in cucina, vuoi creare ma non seguire una ricetta precisa e l'improvvisazione diventa qualcosa di buonissimo. E poi tornare a casa dal lavoro a sera tardi, avere solo un breve momento da condividere con il tuo compagno (che ha tutti gli orari sfasati dai tuoi) e poterlo fare con un dolcetto.
Tutto è iniziato perchè ho visto dei fichi d'india in offerta, non li mangiavo da quando ero piccola e non ne ricordavo il sapore e così via nel carrello, poi mi sono accorta che mi sembravano dolciastri e nulla di più...ma in una ricetta hanno saputo stupirmi, con l'aggiunta del marsala che ha bilanciato un pò quel dolciastro e poco zucchero, giusto quei quattro cucchiai.
Posso dire che è una mia creazione?!
Ovviamente ho usato quello ch avevo in casa e per decorazione ho utlilizzato un topping al cioccolato della fabbri, ma voi fate come volete, una gelatina al limone o al marsala, oppure una salsa al cioccolato fondente, ci stava benissimo!



Ingredienti:
Per la base...
170 g. di frollini classici - 1 cucchiaio di cacao amaro
1 cucchiaio di zucchero - 1 pizzico di sale
70 g. di burro fuso
Per la parte cremosa...
200 g. di formaggio cremoso (come Philadelphia)
200 ml di panna da montare fresca - 4 cucchiai di zucchero
4 fichi d'india molto maturi - 4 fogli di colla di pesce
80 ml di latte - 3 cucchiai di vino Marsala
 Per decorare...
Salsa al cioccolato, io Kroccant Fabbri
Vi servono i coppapasta, cerchi del diametro 8 o quadrati, le dosi sono per 5 o 6 tortine.

Mettiamoci all'opera:
Prima di tutto frullare i biscotti insieme agli altri ingredienti secchi, aggiungere il burro fuso e amalgamarlo bene. Appoggiare i coppapasta su un tagliere o piatto, separati dal paitto dalla carta forno. Dividere la base per i vari coppapasta e premerla bene sul fondo. Riporre in freezer per un venti minuti.
Frullare i fichi con il latte ottenendo un composto liquido e denso, passarlo in un colino per eliminare i semi, versare in un pentolino e scaldare sul fuoco. Intanto ammollare la colla di pesce.
Montare la panna fresa con lo zucchero, aggiungere il formaggio e poi la frutta dove evete precedentemente sciolto la colla di pesce.
Versare nei coppapasta sopra la base e riporre in frigorifero per diverse ore, almeno quattro ore meglio la sera prima per il giorno dopo.



Con questa ricetta desidero partecipare al contest di Imma del blog Dolci a go go


domenica 9 settembre 2012

Fiore di torta morbida al cocco

Questa torta così graziosa la devo ad una carissima amica che ha pensato bene di regalarmi per il mio compleanno (che è stato a Luglio, ma a causa degli orari di lavoro non ci si vede spesso) il mio primo stampo in silicone, nemmeno mi avesse letto nel pensiero.
Io tanto tempo fa le avevo confessato un certo scetticismo in merito agli stampi in silicone, mi sembrava che la plastica e il calore insieme non potessero essere affidabili in nessun caso, la mia mente immaginava un trasferimento, magari non sensibile a occhio nudo, di materiale plastico nella torta.
Ora, mi rendo conto di aver avuto un'immagine molto distorta della realtà, quelle che si chiamano convinzioni e credenze, che di razionale hanno ben poco...poi con tutta la ricerca di laboratorio che si fa per sviluppare i prodotti... già da tempo ho fatto quest'esame di realtà e mi son detta che uno stampo carino in silicone lo dovevo proprio prendere (starei aspettando quelli della Silikomart, ma non si è ancora visto nulla).
La mia amica, quindi, sapeva di questa mia idea, ma trovava lo stampo a forma di fiore proprio così carino e azzeccato! Probabilmente, conoscendomi dagli anni del liceo (tanti anni di un amicizia spontanea e semplice), avendo assistito a tutti i miei cambiamenti di rotta, le mie paturnie passeggere, le mie scelte a volte imprevedibili, sa bene che peso dare alle mie parole e anche a distanza si sa sempre aggiornare, telepaticamente se sreve, sui miei interessi. I suoi regali non mi hanno mai deluso! Non so se si può dire il contrario!
La ricetta che segue era insieme allo stampo, un piccolo ricettario pieno di tortine invitanti. Buonissima, umida e soffice come un perfetto plumcake allo yogurt ma con il gusto intenso del cocco. Servita con una semplice spolverata di zucchero al velo è una colazione perfetta. Accompagnata con una crema, una copertura che la bagni, una pallina di gelato, la trovo anche un perfetto dessert.
La forma a fiore è così bella da portare a tavola, ognuno può rubare un petalo che è esattamente una porzione, come una fetta. Cose che l'amica mi ha fatto notare (non che non lo notassi da sola), diciamo che le dedico questa torta, avendo lei fatto con me il liceo artistico so che apprezzerà molto anche l'estetica e l'allegria di questo fiore.


Ingredienti:
100 g. di burro a temperatura ambiente - 160 g. di zucchero
scorza di limone - 3 uova - 1 yogurt al cocco (125g.)
150 g. di farina 00 - 90 g. di amido di mais  - 100 g. di farina di cocco
1 bustina di lievito vanigliato - 1/3 bicchiere di latte
zucchero al velo alla fine

Mettiamoci all'opera:
Lavorare il burro con lo zucchero ottenendo una crema, aggiungere la scorza di limone.
Incorporare la burro un uovo intero alla volta mescolando bene.
A questo punto aggiungere lo yogurt.
A parte mescolare farina, amido e cocco, aggiungere al composto precedente amalgamando bene.
Sciogliere il lievito nel latte e aggiungere al resto.
Versare nello stampo e infornare a 170° per 30 minuti.


Con questa ricetta desidero partecipare al contest "un dolce al mese" di Morena del blog Morena in cucina, questo mese è dedicato al cocco!


e anche al contest di Monica del blog Dolci gusti, il contest è davvero carino: se l'amicizia fosse una ricetta...


immagino di regalare alla mia amica questo articolo da Zalando!

sabato 8 settembre 2012

Risotto salsiccia e zafferano grokkante

Questo è nato come un risotto della disperazione, contestualizzo: primo giorno libero dopo giorni intensi di lavoro, la vaga sensazione che frigor e armadietti fossero più vuoti che pieni, nessuna voglia di controllare per poi scappare a fare la spesa, un giretto col cane e l'ora di pranzo arriva velocemente...guardo ciò che c'è.
Frigor letteralmente vuoto a eccezione di uno yogurt e un pezzettino di burro, congelatore vuoto a eccezione del pezzettino di salsiccia che ho usato e qualche fagiolino congelato, nelle dispense pasta e riso, stop; non mi ero resa conto di essere così disperata! Non è proprio l'andamento di casa che idealizzo nella mia organizzazione immaginaria, o di quando ho tempo di star dietro a tutto.
Per fortuna noto l'ultima cipolla presente in casa e la bustina di zafferano e per un risotto va benissimo così.
Non sono una che fa mantecature super cariche di burro e formaggio grattuggiato, perchè credo che così facendo sia perfettamente inutile variare i gusti del risotto, stare li ad accostare verdure e brodi, tanto poi il formaggio copre tutto. Ma quel fiocchetto di burro e quella piccola manciatina di grana sono irrinunciabili, se non è leggermente cremoso per me non è un risotto, tanto vale che faccio il riso saltato. Il risotto è il risotto. Quelli all'onda con molto liquido non mi piacciono, sono difficile, i parametri sono molto precisi per me: chicchi bene al dente, lieve cremosità che li lega appena tra loro data la dose minima necessaria di burro e grana, ecco tutto.
Non avendo in casa il formaggio grattuggiato sono ricorsa al Grok, una soluzione niente male!




Ingredienti:
190 g. di riso arborio superfino  -  1 piccola cipolla
180 g. di salsiccia più o meno  -  1 bustina di zafferano
2 dita di birra chiara -  2 manciate di Grok gusto classico
brodo di carne qb  -  olio evo, pepe qb

Mettiamoci all'opera:
Ovviamente non c'è bisogno di dirvi come fare un risotto, comunque ho proceduto così.
Rosolare la cipolla, quando diventa trasparente aggiungere 2/3 della salsiccia sbriciolata e il riso, tostare il riso per qualche secondo e sfumare con la birra, quando evapora aggiungere il brodo poco alla volta fino a cottura del riso.
Intanto tagliare a tocchetti la salsiccia rimasta e abbrustolire in un secondo padellino con un filo d'olio, 10 minuti.
Una volta spento il riso aggiungere il burro e una manciata di Grok sbriciolato, mescolare. Impiattare il riso, aggiungere i tocchetti di salsiccia, il pepe e una sbriciolata di Grok.

venerdì 7 settembre 2012

Trancio di salmone al pompelmo

Più che una ricetta è un piccolo suggerimento, condivido con voi una tecnica di cottura del trancio di salmone che per me è stata nuova. Per una santa volta è un suggerimento leggero, dietetico, all'insegna della salute perchè si sa, anche se il salmone è uno dei pesci più grassi, sono grassi buoni e fa sempre bene...se poi la cottura così leggera e priva di grassi è l'ideale!
Prima volevo dire un paio di cose, primo i mie orari lavorativi continuano a essere pressanti, oggi ho il giorno libero e prima delle mille cose che devo fare tra casa, cane, spesa, ricerca del lavoro, inscrizione a corsi, ho trovato il tempo di iniziare la giornata con un breve post.
Secondo vi volevo dire che, finalmente, ho aggiunto al blog una pagina di presentazione, forse una pagina che mancava, una mancanza che rendeva il blog impersonale con la sua grafica per ora ancora molto bianca e poco caratterizzante. Ecco la pagina "su di me" che trovate appena sotto il titolo del blog.
Ciao!!!

Ingredienti:
per 2 tranci di salmone
1 pompelmo rosso (anche arancia o limone)
sale, pepe

Mettiamoci all'opera:
Si tratta semplicemente di cuocere il salmone tra le fette di agrume, quindi passate il salmone con sale  e pepe da entrambi i lati. Affettate il pompelmo fette di corca mezzo cm. Posizionare le fette di pompelmo sotto e sopra al trancio e mettere nella padella calda.
Cuocere con coperchio per circa mezz'ora, 35 minuti.
Per non far attaccare potete passare la padella con poco olio e per una cottura più omogenea girare i tranci con le loro fette di pompelmo a metà cottura, ma non è necessario, anche senza questi passaggi il risultato è ottimo.
Il sapore dell'agrume scelto sarà be presente nel vostro piatto quindi scegliete il vostro agrume preferito.


mercoledì 5 settembre 2012

Pasta al forno con polpettine e caciotta

Ciao a tutti, mi scuso perchè so che da qualche giorno sono come svanita nel nulla, io stessa mi sono sentita svanita, persa non so dove... la sensazione per cui sai dove sei fisicamente, ti sposti in un ambiente e fai le azioni che il contesto richiede, ma l'anima non sa più bene qual'è il suo posto e i pernsieri fluttuano incostanti.
Abbandonando la vena troppo filosofica, vi dirò, i turni di lavoro dopo i tanti giorni liberi che ho avuto ad agosto sono qualcosa a cui mi ero disabituata, devastanti. Tra il turno di mattina e la notte ho sei ore libere, con il sonno arretrato, il cane da portare fuori, la casa da sistemare, i libri da aprire per prepararmi all'esame...e io stanca! Mi spiace perchè vedo tante di voi, tanti blog che amo, pubblicare post e io che non trovo i minuti per leggerli con calma. Mi sento in colpa per non passare da voi a lasciare qualche commento, passerò al più presto a salutarvi.
Il momento fresco e piovoso e l'ideale per riaccendere il forno e non è detto che solo un dolce può avere un effetto confortante, per me oggi l'ideale sarebbe una bella pasta al forno ricca, con le polpettine, il formaggio e la crosticina dorata!
Il piatto che propongo oggi è un ricordo di uno degli ultimi pranzi domenicali prima del grande caldo, che poi con l'afa non ho avuto nessuna voglia di postare, troppo inappropriato. Non avrei avuto assolutamente il tempo di cucinarmelo oggi (ho appena staccato la notte al lavoro), a pranzo mi accontenterò di una semplice pasta o un risotto, e poi, si torna al lavoro.
Per le mini polpettine ho usato l'ìimpasto che mi ero avanzato da un'altra ricetta, si trattava di questi involtini di lonza. Capita di fare il ripieno per qualcosa e accorgersi che ne avanza giusto un pochino e le polpettine da aggiungere al sugo per la pasta sono un ottima idea di recupero. Il fatto che il ripieno sia molto saporito, con la carne di maiale e l'aglio, va bene, da più sapore alla passata di pomodoro soprattutto se le polpettine non sono tantissime.




 Ingredienti:
Purtroppo non ho pesato le polpettine, comunque...
20 polpettine circa, la ricetta è del ripieno postato qui
50 g. di salsiccia - 100 g. di macinata di manzo
1 uovo - trito di prezzemolo e aglio - 1 manciata abbondante di grana
Per il sugo..
1 bottiglia di passata di pomodoro - 2 cucchiai di doppio concentrato
1 spicchio d'aglio - sale, pepe e olio evo qb - poco origano secco
300 g. di pasta corta
100 g. di caciotta - 50 g. di grana
Per la besciamella...
15 g. di burro - 10 g, di farina - 150 ml di latte
sale, pepe e noce moscata qb.
Dosi per quattro.

Mettiamoci all'opera:
Per le polpette impastare insieme le due carni con grana, uovo e aromi, adagiare le polpettine (circa 2 cm di diametro) su un piatto e riporre in frigor.
Per il sugo soffriggere lo spicchio d'aglio intero nell'olio, aggiungere la passata di pomodoro, sale, pepe e origano. Appena la passata inizia a sobollire agiungere le polpettine, eliminare l'aglio, coprire e far cuocere per una ventina di minuti mescolando ogni tanto. Aggiungere il concentrato qualche minuti prima di spegnere.
Lessare la pasta al dente, scolare due minuti prima del tempo. Mescolare al sugo e versare in una teglia capiente. Aggiungere la caciotta a cubetti.
Fare la besciamella. Fondere il burro senza farlo friggere, aggiungere la farina lontano dal fuoco e mescolare bene, a questo punto aggiungere il latte caldo (io nel micronde) riportare sul fuoco fino a ebollizione, quando inizia a sobbollire aggiungere sale, pepe e noce moscata a piacere.
Versare sulla pasta, spolverare di formaggio grattuggiato e infornare. 190° per una trentina di minuti, fino a quando è dorata a sufficienza.




domenica 2 settembre 2012

Cereali con verdure e salsa di soia

Allora, qui piove in continuazione, il cielo è grigio e ho iniziato ad infilarmi calze e felpina anche in casa...l'estate è finita e quest'anno non ne provo un particolare dispiacere.
Amo il sole, il caldo, i piatti estivi, uscire con infradito e altre calzature più simili alle ciabatte che altro, i pantaloni larghi e leggeri, mettersi una canotta e via...ma devo dire che amo molto anche vedere le stagioni che cambiano, la natura che muta aspetto, un odore diverso nell'aria, il cambio degli armadi, il piacere avvolgente di un piumino o un bel maglione nuovo, una tisana bollente dopo il pasto. Io sono una che odia la monotonia.
L'autunno mi piace particolarmente, è la stagione che più associo alla serenità, ho un ossessione per la zucca e adoro le zuppe con legumi e cereali, ormai devo permettere al mio blog di esprimere la stagione con immagini e ricette adeguate e così viverla pienamente prima che sia già inverno e si pensi già al natale.
Mi sono ritrovata ancora questo scatto estivo, è già da due ricette che cerco di salutare l'estate, ma mi insegue, e così, ormai che c'è, posto anche questa ultimissima ricetta estiva e poi sarà tutto un autunno, giuro! Non che in queste giornate grigie io mi metta in testa di consigliare un'insalata fredda di cereali, brrr...non direi, ma godiamoci gli ultimi scatti estivi...
La ricetta è stata gentilmente offerta dal mio fratello vegetariano, nel senso che l'ha fatta una volta che ero a mangiare dai miei e io gli ho rubato l'idea, un misfatto da foodblogger sempre più accanita!



Ingredienti:
250 g. di cereali misti (riso integrale, riso rosso, farro, orzo)
ho utilizzato i mix già pronti in 10 minuti di cottura
1 piccolo peperone rosso
1 piccolo peperone giallo
15 pomodorini - 100 g. di rucola
2 cipollotti rossi
100 g. di tofu tipo a piecere (al naturale, al basilico o affumicato i miei consigli)
salsa di soia e olio evo qb
per due persone più o meno

Lessare i cereali in acqua solo leggermente salata (vista la salsa di soia da aggiungere al condimento) scolare sotto l'acqua fredda per fermare la cottura.
Tagliare tutte le verdure in piccoli cubetti, affettare sottilmente il cipollotto e tritare grossolanamente la rucola. Tagliare a cubetti anche il tofu.
Mescolare il tutto insieme ai cereali aggiungendo un filo d'olio e qualche cucchiaio di salsa di soia, assaggiate per regolarvi perchè dipende dai gusti, io direi 3 cucchiai.