Il risotto al curry è uno dei primi che ho fatto per il mio ragazzo, a casa sua, quando non abitavamo ancora insieme, quindi è legato a dei ricordi a cui tengo e ogni tanto mi piace rifarlo variando il soffritto, o gli ingredienti (gamberetti, verdura, carne...); anche se le prime volte l'ho fatto senza nessuna aggiunta se non il curry al soffritto.
Di fondi di cottura ne ho provati vari, uno ottimo è quello classico sedano carota cipolla, con aggiunta di uno spicchio d'aglio e tritato con il tritatutto molto fine, si sposa bene ... un soffritto abbondante a base di cipolle rosse mi sembra davvero quello perfetto.
Oggi ho poco da dire, vi posto questa ricetta perchè ho voglia di riso (oggi mi sono fatta una semplice insalata di riso, direi che non merita un post! questo piatto è di qualche pranzo fa!)
Vi saluto tutti con affetto, sopratutto chi è più vicino di me al centro del terremoto o chi è stato duramente colpito, chi non può farsi un semplice risotto in casa, chi non dorme più sonni tranquilli ...ho in testa questo pensiero triste ...
Ingredienti:
190 g. di riso (arborio o altro adatto al risotto) - 2 cipolle rosse (se molto grossa una)
2 cucchiai di curry forte - 1 manciata di piselli freschi - 100 g. di prosciutto cotto
sape qb - poco pene nero (se volete il curry più speziato)
Mettiamoci all'opera:
Tagliare le cipolle in quattro e poi a fettine sottili (si possono tritare finemente o ridurre le dosi per chi non gradisce la loro presenza). Far rosolare nel soffritto il prosciutto e i piselli.
Aggiungere il riso e farlo tostare insieme agli ingredienti, appena prima di aggiengere il brodo mescolare il curry con il riso. Aggiungere il brodo poco alla volta fino a cottura.
Aggiustare di sale e pepe se serve, e basta così! Proprio un semplice risotto ...
mercoledì 30 maggio 2012
martedì 29 maggio 2012
Involtini di tacchino, bacon e pistacchi
Lo sapete già che sono dipendente dai cani? Che per i cani farei di tutto e il mio lo amo come un bambino?
Della serie "hai cani manca solo la parola", io non sono proprio daccordo ... trovo che il loro linguaggio fatto di comunicazione non verbale sia già sufficientemente semplice, diretto e capace di comunicare tanto, sta a noi capirli prestando l'attenzione che ci vuole, perchè siamo specie con linguaggi diversi.
Stamattina gli occhi e il comportamento del mio cane mi dicevano "ho fatto una cosa che non mi piace, mi sento giù" (ha sporcato il soggiorno perchè è stato un pò male, avrà mangiato qualcosa mentre l'ho lasciato libero ieri). Era nascosto dietro ad una sedia e non è venuto a farmi le feste, col musetto guardava il suo danno e poi controllava la mia faccia, è rimasto mogio finchè non ho fatto sparire tutto e ho pulito, solo allora ha scodinzolato lievemente ma è andato a isolarsi sul balcone. Io non l'ho mai, mai, mai sgridato per quando sporca (le cose tipo "metti il muso nella pipì e urla: no" sono stupidaggini, avrete solo umiliato il vostro cane che prima o poi lo rifarà, e comunque non approvo i metodi educativi basati sull'umiliazione), il mio però sporca solo quando sta male, praticamente mai, anche a quattro mesi mi chiedeva di uscire.
Tutto quello che lui fa educatamente gliel'ho insegnato premiandolo quando fa bene, e ignorando quando fa male. Noi del nostro cane abbiamo immenso rispetto, questo ha fatto si che il suo carattere si esprimesse al meglio: è educato, si lascia addestrare, ci adora, si fida di noi completamente e si fa manipolare in tutti i modi, spesso è calmo come un pupazzo appoggiato dove dici tu. Ci sono anche i momenti che abbaia ovvio! alle cose che "non lo convincono": rumore, una persona vestita strana, ecc... la lista è lunga e sempre in evoluzione!!! Per costruire il rapporto che volevo con il mio cane mi sono fatta supportare: corso di educazione di base, educazione avanzata, basi di clicker trainig e agility ...
Ogni tanto, come stamattina, mentalmente chiedo scusa a Ruspa, il cane che ho avuto prima, una fobica del canile da riabilitare, perchè ero immatura e su lei non ho investito tanto ... era felice e aveva una casa, una famiglia, è uscita dal canile ; ma con lei non avevo un rapporto speciale.
Ma passiamo alla ricetta ...
Oggi vada per un secondo!
Vi lascio velocemente un idea per pranzo che io ho trovato niente male, dei semplici involtini di tacchino, pancetta e formaggio, con l'aggiunta di pistacchi sbriciolati. Avevo visto una ricetta simile, non l'ho seguita, in realtà erano diversi tutti gli ingredienti, ma mi ricordo che prevedeva le noci ... bè mi sa che proverò anche quelle ma prima ero troppo curiosa dei pistacchi con la carne, buoni!
Ingredienti:
2 grosse fette di fesa di tacchino, tagliate a metà e pestate sottili
40 g. di paistacchi grossolanamente sbriciolati
8 fette di bacon (o pancetta affumicata) - 4 piccole fette di edamer
grana padano, sale e pepe qb
1 tazzina di vino bianco - 1 bicchiere di latte
Mettiamoci all'opera:
Passare le fettine di tacchino con sale, pepe; spolverare con grana e pistacchi sbriciolati.
Appoggiare due fettine di bacon e al centro quella di formaggio.
Arrotolare, io ho fermato ogni involtino alle estremità con due stuzzicadenti.
Rosolare in un filo d'olio e sfumare con il vino, quendo evapora aggiungere il latte, coprire e portare a cottura: una mezz'ora. Se è avanzata un pò di granella di pistacchi aggiungerla nella pentola. Aggiustare di sale e pepe.
Scoprire e far asciugare un pò il sughetto (se in invece il latte evapora prima, dipende molto dalla pentola, aggiungerne un mezzo bicchiere).
Con questa ricetta, che ho trovato gustosissimi, desidero partecipare al contest di Valentina del blog "La cucina che vale": farina del mio sacco
Della serie "hai cani manca solo la parola", io non sono proprio daccordo ... trovo che il loro linguaggio fatto di comunicazione non verbale sia già sufficientemente semplice, diretto e capace di comunicare tanto, sta a noi capirli prestando l'attenzione che ci vuole, perchè siamo specie con linguaggi diversi.
Stamattina gli occhi e il comportamento del mio cane mi dicevano "ho fatto una cosa che non mi piace, mi sento giù" (ha sporcato il soggiorno perchè è stato un pò male, avrà mangiato qualcosa mentre l'ho lasciato libero ieri). Era nascosto dietro ad una sedia e non è venuto a farmi le feste, col musetto guardava il suo danno e poi controllava la mia faccia, è rimasto mogio finchè non ho fatto sparire tutto e ho pulito, solo allora ha scodinzolato lievemente ma è andato a isolarsi sul balcone. Io non l'ho mai, mai, mai sgridato per quando sporca (le cose tipo "metti il muso nella pipì e urla: no" sono stupidaggini, avrete solo umiliato il vostro cane che prima o poi lo rifarà, e comunque non approvo i metodi educativi basati sull'umiliazione), il mio però sporca solo quando sta male, praticamente mai, anche a quattro mesi mi chiedeva di uscire.
Tutto quello che lui fa educatamente gliel'ho insegnato premiandolo quando fa bene, e ignorando quando fa male. Noi del nostro cane abbiamo immenso rispetto, questo ha fatto si che il suo carattere si esprimesse al meglio: è educato, si lascia addestrare, ci adora, si fida di noi completamente e si fa manipolare in tutti i modi, spesso è calmo come un pupazzo appoggiato dove dici tu. Ci sono anche i momenti che abbaia ovvio! alle cose che "non lo convincono": rumore, una persona vestita strana, ecc... la lista è lunga e sempre in evoluzione!!! Per costruire il rapporto che volevo con il mio cane mi sono fatta supportare: corso di educazione di base, educazione avanzata, basi di clicker trainig e agility ...
Ogni tanto, come stamattina, mentalmente chiedo scusa a Ruspa, il cane che ho avuto prima, una fobica del canile da riabilitare, perchè ero immatura e su lei non ho investito tanto ... era felice e aveva una casa, una famiglia, è uscita dal canile ; ma con lei non avevo un rapporto speciale.
Ma passiamo alla ricetta ...
Oggi vada per un secondo!
Vi lascio velocemente un idea per pranzo che io ho trovato niente male, dei semplici involtini di tacchino, pancetta e formaggio, con l'aggiunta di pistacchi sbriciolati. Avevo visto una ricetta simile, non l'ho seguita, in realtà erano diversi tutti gli ingredienti, ma mi ricordo che prevedeva le noci ... bè mi sa che proverò anche quelle ma prima ero troppo curiosa dei pistacchi con la carne, buoni!
Ingredienti:
2 grosse fette di fesa di tacchino, tagliate a metà e pestate sottili
40 g. di paistacchi grossolanamente sbriciolati
8 fette di bacon (o pancetta affumicata) - 4 piccole fette di edamer
grana padano, sale e pepe qb
1 tazzina di vino bianco - 1 bicchiere di latte
Mettiamoci all'opera:
Passare le fettine di tacchino con sale, pepe; spolverare con grana e pistacchi sbriciolati.
Appoggiare due fettine di bacon e al centro quella di formaggio.
Arrotolare, io ho fermato ogni involtino alle estremità con due stuzzicadenti.
Rosolare in un filo d'olio e sfumare con il vino, quendo evapora aggiungere il latte, coprire e portare a cottura: una mezz'ora. Se è avanzata un pò di granella di pistacchi aggiungerla nella pentola. Aggiustare di sale e pepe.
Scoprire e far asciugare un pò il sughetto (se in invece il latte evapora prima, dipende molto dalla pentola, aggiungerne un mezzo bicchiere).
Con questa ricetta, che ho trovato gustosissimi, desidero partecipare al contest di Valentina del blog "La cucina che vale": farina del mio sacco
lunedì 28 maggio 2012
Cupcakes alle fave e grok con yogurt greco
Ciao ragazzi! Vi auguro una buona settimana lavorativa, questo sabato e domenica sono stati liberi, quindi anche per me questo lunedì vuol dire "ripresa". Il finesettimana mi sono dedicata a semplici cose: cercare un tavolino per il balcone, aperitivo sul balcone (questa ricetta arriva da lì), addestramento del nostro cucciolo da andare in bicletta al fianco ... eppure sono stati giorni sereni e perfetti.
Oggi mi alzo a fatica, non per la stanchezza ma per un pò di rifiuto della "ripresa", e alla fine quando riesco a mettere giù un piede lo faccio piena di propositi che mi fanno alzare con ottimismo, vedremo!
Per voi com'è il lunedì? è il momento dei propositi per la settimana? vi alzate di umore nero?
Come al solito per il lunedì cerco una ricetta che sia allegra, o trasmetta allegria, che forse è più corretto. Ecco il mio primo esperimento in tema cupcakes salate, in realtà la base sono dei semplici muffin salati alle fave, davvero buoni buoni! Questa è la ricetta che si è pian piano dipinta nella mia mente una volta preso possesso dei paccheti di Grok.
Nell'impasto di sciolgono e donano tantissimo sapore, perfetti! Non che coprano il sapore di fave e piselli, che sono i protagonisti ma, soprattutto visto il gusto molto delicato dele fave, ci voleva qualcosa che desse sprint! Il Grok gusto deciso è una valida alternativa al pecorino per chi non ama il gusto intenso di quest'ultimo: a me piace, ma non ne vado matta.
E lo yogurt greco ... finalmente ho trovato qualcosa che può competere con la ricotta nei muffin!
Ingredienti:
120 g. farina - 1 confezione di Grok gusto intenso
1 pugnetto di fave sgranate - 1 pugnetto di piselli (in tutto 140 g. ca)
1 uovo - 150 g. di yogurt greco - 40 ml d'olio (io di semi)
1/2 bustina di lievito per preparazioni salate
1 scalogno piccolo - sale e pepe qb
Per 8 cupcakes
Mettiamoci all'opera:
Tritare finemente lo scalogno. Sbollentare e spellare le fave (qualche minuto). In un piccolo padellino soffriggere lo scalogno, aggiungere i pisellini, dopo 5 minuti le fave spellate e spezzetate, dopo un paio di minuti spegnere.
In una ciotola farina, sale, pepe e lievito; sbriciolare il grok con le mani e aggiungere alla farina (tenere qualche pezzetto intero da parte per la decorazione, almeno 8).
In una seconda ciotola sbattere brevemente l'uovo, con lo yogurt (solo 90 g. di quello a disposizione) e l'olio.
Unire velocemente i due composti e aggiungere le fave (tenere due cucchiai di fave e piselli da parte per la decorazione).
Riempire i pirottini, appena sotto il bordo. Infornare a 190° per 25 minuti.
Decorazione.
Quando i muffin sono freddi, mescolare lo yogurt (quello che resta) con sale, pepe e fave/piselli un pò pestati con la forchetta (rimettere in frigor per una mezz'ora) poi con una sac a poche fare il ricciolo decorativo!
La decorazione va fatta al momento di servire, non è il caso di farla prima.
con questa ricetta desidero partecipare al contest di Dolci da sogno
Con questa ricetta desidero partecipare al contest di Donatella del blog Fiordirosmarino: Io amo le verdure!
Oggi mi alzo a fatica, non per la stanchezza ma per un pò di rifiuto della "ripresa", e alla fine quando riesco a mettere giù un piede lo faccio piena di propositi che mi fanno alzare con ottimismo, vedremo!
Per voi com'è il lunedì? è il momento dei propositi per la settimana? vi alzate di umore nero?
Come al solito per il lunedì cerco una ricetta che sia allegra, o trasmetta allegria, che forse è più corretto. Ecco il mio primo esperimento in tema cupcakes salate, in realtà la base sono dei semplici muffin salati alle fave, davvero buoni buoni! Questa è la ricetta che si è pian piano dipinta nella mia mente una volta preso possesso dei paccheti di Grok.
Nell'impasto di sciolgono e donano tantissimo sapore, perfetti! Non che coprano il sapore di fave e piselli, che sono i protagonisti ma, soprattutto visto il gusto molto delicato dele fave, ci voleva qualcosa che desse sprint! Il Grok gusto deciso è una valida alternativa al pecorino per chi non ama il gusto intenso di quest'ultimo: a me piace, ma non ne vado matta.
E lo yogurt greco ... finalmente ho trovato qualcosa che può competere con la ricotta nei muffin!
Ingredienti:
120 g. farina - 1 confezione di Grok gusto intenso
1 pugnetto di fave sgranate - 1 pugnetto di piselli (in tutto 140 g. ca)
1 uovo - 150 g. di yogurt greco - 40 ml d'olio (io di semi)
1/2 bustina di lievito per preparazioni salate
1 scalogno piccolo - sale e pepe qb
Per 8 cupcakes
Mettiamoci all'opera:
Tritare finemente lo scalogno. Sbollentare e spellare le fave (qualche minuto). In un piccolo padellino soffriggere lo scalogno, aggiungere i pisellini, dopo 5 minuti le fave spellate e spezzetate, dopo un paio di minuti spegnere.
In una ciotola farina, sale, pepe e lievito; sbriciolare il grok con le mani e aggiungere alla farina (tenere qualche pezzetto intero da parte per la decorazione, almeno 8).
In una seconda ciotola sbattere brevemente l'uovo, con lo yogurt (solo 90 g. di quello a disposizione) e l'olio.
Unire velocemente i due composti e aggiungere le fave (tenere due cucchiai di fave e piselli da parte per la decorazione).
Riempire i pirottini, appena sotto il bordo. Infornare a 190° per 25 minuti.
Decorazione.
Quando i muffin sono freddi, mescolare lo yogurt (quello che resta) con sale, pepe e fave/piselli un pò pestati con la forchetta (rimettere in frigor per una mezz'ora) poi con una sac a poche fare il ricciolo decorativo!
La decorazione va fatta al momento di servire, non è il caso di farla prima.
con questa ricetta desidero partecipare al contest di Dolci da sogno
Con questa ricetta desidero partecipare al contest di Donatella del blog Fiordirosmarino: Io amo le verdure!
domenica 27 maggio 2012
Cheesecake al cioccolato bianco e amarene fabbri
Ieri ho scritto che avevo in preparazione una cheesecake pensata apposta per valorizzare la meglio le amarene che la Fabbri mi ha gentilmente inviato.
Non so perchè ma mi sono messa in testa che mi andava di assaggiarle con qualcosa come il formaggio, ma allo stesso tempo volevo un dolce, e poi le vedevo troppo bene con il ciocolato bianco,
è vero, entrambi sono estremamente dolci, ma le amarene hanno anche un retrogusto che accenna all'amarognolo ... alla fine è stata cheesecake, un dolce che io ho sempre adorato, mi piacciono un sacco i dolci con il formaggio (si era già capito in occasione della crostata alla ricotta).
Ecco quindi il docetto della Domenica, anzi il signor dolce ...
Due fette se ne sono andate ieri, e non penso che la biciclettata insieme al mio cane di stamattina sia servita a molto!
Ingredienti:
Per la base
150 g. di frollini cacao e nocciole - 70 g. di burro
Per la torta
350 g. di ricotta - 100 g. di philadelphia
2 cucchiai di yogurt - 200 g. di cioccolato bianco
2 uova big - 100 g. di zucchero
2 cucchiai di sciroppo e 80 g. di amarene a pezzetti Fabbri
Per la decorazione (facoltativa)
500 ml di panna fresca (oppure 300 di panna e 200 di ricotta)
5 cucchiai di zucchero al velo - 2 cucchiai di sciroppo
scaglie di cioccolato bianco 30 g.
amarene quanto basta per decorare (18 circa)
Per una tortiera del diametro di 22 cm.
Mettiamoci all'opera:
Rivestire la base della tortiera con un disco di carta forno, separatamente rivestire i bordi con una striscia di carta forno dell'altezza del bordo. Tritare i biscotti finemente, mescolare con il burro fuso e stendere alla base della torta. Riporre in frigo per almeno un ora.
Fondere il cioccolato a bagno maria. Sbattere le uova con lo zucchero per qualche minuto, aggiungere i formaggi e lo yogurt e mescolare, unire anche il cioccolato.
Versare nella tortiera, sopra alla base di biscotti, aggiungere i 2 cucchiai di sciroppo e le amarene spezzetate dando una mescolata sulla superficie con un cucchiaio.
Infornare la torta a 180° per 70 minuiti, poi lasciar raffreddare a forno spento semichiuso.
Montare la panna con lo zucchero al velo, usarne poco più di metà (300 g, circa) per coprire la torta. Spolverare di scaglie di cioccolato.
Con al restante panna, io ho usato la ricotta, aggiungere dello sciroppo di amarena e dello zucchero al velo, un paio di cucchiai di entrambi, e usare la crema così ottenuta per le decorazioni: esempio i riccioli in cui porre al centro l'amarena.
Non so perchè ma mi sono messa in testa che mi andava di assaggiarle con qualcosa come il formaggio, ma allo stesso tempo volevo un dolce, e poi le vedevo troppo bene con il ciocolato bianco,
è vero, entrambi sono estremamente dolci, ma le amarene hanno anche un retrogusto che accenna all'amarognolo ... alla fine è stata cheesecake, un dolce che io ho sempre adorato, mi piacciono un sacco i dolci con il formaggio (si era già capito in occasione della crostata alla ricotta).
Ecco quindi il docetto della Domenica, anzi il signor dolce ...
Due fette se ne sono andate ieri, e non penso che la biciclettata insieme al mio cane di stamattina sia servita a molto!
Ingredienti:
Per la base
150 g. di frollini cacao e nocciole - 70 g. di burro
Per la torta
350 g. di ricotta - 100 g. di philadelphia
2 cucchiai di yogurt - 200 g. di cioccolato bianco
2 uova big - 100 g. di zucchero
2 cucchiai di sciroppo e 80 g. di amarene a pezzetti Fabbri
Per la decorazione (facoltativa)
500 ml di panna fresca (oppure 300 di panna e 200 di ricotta)
5 cucchiai di zucchero al velo - 2 cucchiai di sciroppo
scaglie di cioccolato bianco 30 g.
amarene quanto basta per decorare (18 circa)
Per una tortiera del diametro di 22 cm.
Mettiamoci all'opera:
Rivestire la base della tortiera con un disco di carta forno, separatamente rivestire i bordi con una striscia di carta forno dell'altezza del bordo. Tritare i biscotti finemente, mescolare con il burro fuso e stendere alla base della torta. Riporre in frigo per almeno un ora.
Fondere il cioccolato a bagno maria. Sbattere le uova con lo zucchero per qualche minuto, aggiungere i formaggi e lo yogurt e mescolare, unire anche il cioccolato.
Versare nella tortiera, sopra alla base di biscotti, aggiungere i 2 cucchiai di sciroppo e le amarene spezzetate dando una mescolata sulla superficie con un cucchiaio.
Infornare la torta a 180° per 70 minuiti, poi lasciar raffreddare a forno spento semichiuso.
Montare la panna con lo zucchero al velo, usarne poco più di metà (300 g, circa) per coprire la torta. Spolverare di scaglie di cioccolato.
Con al restante panna, io ho usato la ricotta, aggiungere dello sciroppo di amarena e dello zucchero al velo, un paio di cucchiai di entrambi, e usare la crema così ottenuta per le decorazioni: esempio i riccioli in cui porre al centro l'amarena.
sabato 26 maggio 2012
Risotto ai ravanelli acciughe e nuove collaborazioni
Buon fine settimana!!!
Questa ricetta lo presa pari pari da un blog che adoro Pane e marmellata. Se avete il coraggio di sperimentare un accostamento un pò inusuale io vi lascio l'idea, siete a tempo per pranzo.
Quando, diverse settimane fa, ho scoperto il blog di cui sopra (tra le tante ricette invitanti) mi è rimasto in testa questo risotto, primo pensiero "ma no, che razza di accostamento è, troppo strano, sarà buono?!". Ovviamente la strada tra "strano" e "lo devo fare" per mè è molto breve.
Si, io ho questa tentazione: quando una cosa mi appare stravagante, inusuale, io la devo assolutamente provare. Quindi penso che di ricette apparentemente insensate ne vedrete molte, io le devo provare per forza e anche di loro mi piace tenermi la mia fotina!
Ma devo dire, questo risotto lo rifarò, era particolare nel senso buono, il gusto del ravanello cotto che ricorda la rapa non è male! Poi le acciughe nel risotto si sciolgono e lasciano il loro saporino...
Cosa ne pensate? Il risotto ha per lo meno un colore belissimo!
Questa volta mi sono impegnata e ho aggiunto una piccola decorazione, come nella foto da cui ho preso spunto. Non preoccupatevi troppo, ho già in forno una torta molto classica che condividerò con voi!
Ingredienti:
180 g. di riso arborio
12/13 ravanelli rossi - 40 g. di acciughe sott'olio
mezza cipolla bianca (al posto di 2 spicchi d'aglio)
1 manciatina di grana - 2 cucchiai di latte
olio evo, sale e pepe qb. - brodo vegetale
Per due persone.
Mettiamoci all'opera:
Pulire i ravanelli e tagliare, in quattro e poi a fettine.
Far rosolare la cipolla tritata in un filo d'olio, unire le acciughe e far sciogliere insieme alla cipolla. Unire i ravanelli e farli saltare per qualche minuto.
Aggiungere il riso e farlo tostare insieme al condimento, bagnare con il brodo poco per volta fino a cottura.
Ultimi due minuti, pepare (aggiustare di sale se serve) aggiungere due cucchiai di latte (io lo uso spesso per mantecare al posto del burro) e spegnere. Aggiungere il grana.
E dopo alla ricetta, ci tengo a raccontarvi di due collaborazioni molto interessanti!
Prima di tutto ringrazio l'azienda Fabbri, mi hanno inviato un vaso delle loro amarene fabbri, sono una cosa squisita (ho una cheseecake all'amarena e cioccolato bianco in preparazione!). Sul loro sito (www.amarenafabbri.com) ho trovato una sezione di ricette curatissima che merita di essere visitata!
Nel box c'erano altri prodotti, un preparato per gelato, non sapevo che lo facessero, e poi dei tubetti per la decorazione dei dolci, tra cui un furbissimo preparato al cioccolato che diventa croccante a contatto con i dolci freddi ... Devo dire anche che la persona che mi ha contattato per mail era di una gran gentilezza!
Questa ricetta lo presa pari pari da un blog che adoro Pane e marmellata. Se avete il coraggio di sperimentare un accostamento un pò inusuale io vi lascio l'idea, siete a tempo per pranzo.
Quando, diverse settimane fa, ho scoperto il blog di cui sopra (tra le tante ricette invitanti) mi è rimasto in testa questo risotto, primo pensiero "ma no, che razza di accostamento è, troppo strano, sarà buono?!". Ovviamente la strada tra "strano" e "lo devo fare" per mè è molto breve.
Si, io ho questa tentazione: quando una cosa mi appare stravagante, inusuale, io la devo assolutamente provare. Quindi penso che di ricette apparentemente insensate ne vedrete molte, io le devo provare per forza e anche di loro mi piace tenermi la mia fotina!
Ma devo dire, questo risotto lo rifarò, era particolare nel senso buono, il gusto del ravanello cotto che ricorda la rapa non è male! Poi le acciughe nel risotto si sciolgono e lasciano il loro saporino...
Cosa ne pensate? Il risotto ha per lo meno un colore belissimo!
Questa volta mi sono impegnata e ho aggiunto una piccola decorazione, come nella foto da cui ho preso spunto. Non preoccupatevi troppo, ho già in forno una torta molto classica che condividerò con voi!
Ingredienti:
180 g. di riso arborio
12/13 ravanelli rossi - 40 g. di acciughe sott'olio
mezza cipolla bianca (al posto di 2 spicchi d'aglio)
1 manciatina di grana - 2 cucchiai di latte
olio evo, sale e pepe qb. - brodo vegetale
Per due persone.
Mettiamoci all'opera:
Pulire i ravanelli e tagliare, in quattro e poi a fettine.
Far rosolare la cipolla tritata in un filo d'olio, unire le acciughe e far sciogliere insieme alla cipolla. Unire i ravanelli e farli saltare per qualche minuto.
Aggiungere il riso e farlo tostare insieme al condimento, bagnare con il brodo poco per volta fino a cottura.
Ultimi due minuti, pepare (aggiustare di sale se serve) aggiungere due cucchiai di latte (io lo uso spesso per mantecare al posto del burro) e spegnere. Aggiungere il grana.
Prima di tutto ringrazio l'azienda Fabbri, mi hanno inviato un vaso delle loro amarene fabbri, sono una cosa squisita (ho una cheseecake all'amarena e cioccolato bianco in preparazione!). Sul loro sito (www.amarenafabbri.com) ho trovato una sezione di ricette curatissima che merita di essere visitata!
Nel box c'erano altri prodotti, un preparato per gelato, non sapevo che lo facessero, e poi dei tubetti per la decorazione dei dolci, tra cui un furbissimo preparato al cioccolato che diventa croccante a contatto con i dolci freddi ... Devo dire anche che la persona che mi ha contattato per mail era di una gran gentilezza!
E poi, non meno importante, vi parlo di un prodotto che trovo molto particolare e originale, molto simapatico da ricettare! Il Grok! Ringrazio l'aziena per la loro generosa campionatura ( il prodotto è commercializzato da San Lucio s.r.l.). Si tratta di uno snack interamente a base di Grana Padano, cotto al forno, croccante, si conserva fuori dal frigor, molto saporito!
E ovviamente ho già in mente una ricettina ...
giovedì 24 maggio 2012
Pipe rigate con tonno e pesto di pomodori secchi
Accendo il computer, sono ancora mezza addromentata perchè accendere il computer è la prima cosa faccio mentre aspetto che sale il caffè: mi trascino in cucina, preparo il caffè e metto in bocca la colazione, mi trascino verso il computer e faccio colazione con le prime notizie della giornata (emh, è vero, la prima cosa che faccio è mettere sotto i denti qualcosa!!!). Poi spesso devo controllare il computer più volte, io sono mattiniera, accenderlo alle 6 o alle 7 è poco utile ... ma questa è la mia routine.
Oggi accendo, nel coma passo a dare uno sguardo alla bacheca di blogger e i miei occhi si spalancano neanche mi fossi gettata in faccia l'acqua fredda ... siete cento! Cento possibili amici di penna, cento lettori o cento curiosatori ... in ogni caso è solo un numero, ma a me ha fatto un sacco di impressione la consapevolezza che in cento noterete una frase sbagliata, una ricetta senza molto senso, un errore di battitura, un racconto noioso ... cercherò di fare sempre meglio! Quel numero mi ha messo la felicità necessaria per fare bene!
Oggi ci sarebbe voluto un bel dolce, e io l'ho postato ieri, non ci ho pensato a questa eventualità (col un ragazzo che agli inizi diceva, ne avrai cinque di lettori: io, mamma, papà e, forse, un paio di amiche per farti un piacere).
Oggi non riesco a fare un dolce, e quindi vada per un piatto di pasta, cosa che adoro ... ma che ve lo dico a fare ...
La ricetta del pesto rosso ai pomodori secchi e zafferano l'ho presa da Assunta di La cuoca dentro, quando ho visto la foto di quel vasetto di pesto mi sono detta che lo dovevo provare e così ho fatto, dopo altre ricette ormai ai primi posti della lista senza fine che ho in testa e nei documenti. Pesto particolare, lo scalogno al posto dell'aglio toglie quella pesantezza che ha volte ha il pesto, lo zafferano profuma e da una nota gradevole, è un pesto delicato! Io no messo del basilico, ma la ricetta al posto del basilico prevedeva le acciughe, ma c'era la piantina nuova che mi guardava, con le foglie vivissime e lo volevo .. forse questo è stato un errore, perchè l'acciuga a vrebbe dato quel qualcosa di pungente, ma comunque a me questo pesto delicato è piaciuto moltissimo. Lo rifarò con le acciughe.
Ingredienti:
Per il pesto...
90 g. di pomodori secchi - 40 g. di mandorle spelate - 40 g. di grana
1 scalogno - 8 foglie di basilico - 1 bustina di zafferano - olio evo qb
vino bianco secco qb. . 1 peperoncino piccante (facoltativo)
Poi...
200 g. di pipe rigate (o altro formato)
1 trancio di tonno sui 150 g. - sale e pepe qb
Per due persone
Mettiamoci all'opera:
Ammollare i pomodori secchi in acqua calda per almeno mezz'ora.
Affettare lo scalogno, soffriggere con un filo d'olio, sfumare con un goccio di vino e aggiungere la bustina di zafferano.
In un recipiente altro e stretto, tritare tutti gli ingredienti compreso lo scalogno e i pomodori strizzati.
Aiutarso con olio evo, quanto serve per frullare, poi si può rendere più cremoso il pesto con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Buttare la pasta e far saltare il tonno tagliato in piccoli cubetti nello stesso pentolino in cui avete fatto appassire lo scalogno (anche il tonno si colora di zafferano), salare e pepare lievemente.
Scolare la pasta e mescolare con pesto e tonno a cubetti, qualche foglia di basilico spezzettata e servire.
Oggi accendo, nel coma passo a dare uno sguardo alla bacheca di blogger e i miei occhi si spalancano neanche mi fossi gettata in faccia l'acqua fredda ... siete cento! Cento possibili amici di penna, cento lettori o cento curiosatori ... in ogni caso è solo un numero, ma a me ha fatto un sacco di impressione la consapevolezza che in cento noterete una frase sbagliata, una ricetta senza molto senso, un errore di battitura, un racconto noioso ... cercherò di fare sempre meglio! Quel numero mi ha messo la felicità necessaria per fare bene!
Oggi ci sarebbe voluto un bel dolce, e io l'ho postato ieri, non ci ho pensato a questa eventualità (col un ragazzo che agli inizi diceva, ne avrai cinque di lettori: io, mamma, papà e, forse, un paio di amiche per farti un piacere).
Oggi non riesco a fare un dolce, e quindi vada per un piatto di pasta, cosa che adoro ... ma che ve lo dico a fare ...
La ricetta del pesto rosso ai pomodori secchi e zafferano l'ho presa da Assunta di La cuoca dentro, quando ho visto la foto di quel vasetto di pesto mi sono detta che lo dovevo provare e così ho fatto, dopo altre ricette ormai ai primi posti della lista senza fine che ho in testa e nei documenti. Pesto particolare, lo scalogno al posto dell'aglio toglie quella pesantezza che ha volte ha il pesto, lo zafferano profuma e da una nota gradevole, è un pesto delicato! Io no messo del basilico, ma la ricetta al posto del basilico prevedeva le acciughe, ma c'era la piantina nuova che mi guardava, con le foglie vivissime e lo volevo .. forse questo è stato un errore, perchè l'acciuga a vrebbe dato quel qualcosa di pungente, ma comunque a me questo pesto delicato è piaciuto moltissimo. Lo rifarò con le acciughe.
Ingredienti:
Per il pesto...
90 g. di pomodori secchi - 40 g. di mandorle spelate - 40 g. di grana
1 scalogno - 8 foglie di basilico - 1 bustina di zafferano - olio evo qb
vino bianco secco qb. . 1 peperoncino piccante (facoltativo)
Poi...
200 g. di pipe rigate (o altro formato)
1 trancio di tonno sui 150 g. - sale e pepe qb
Per due persone
Mettiamoci all'opera:
Ammollare i pomodori secchi in acqua calda per almeno mezz'ora.
Affettare lo scalogno, soffriggere con un filo d'olio, sfumare con un goccio di vino e aggiungere la bustina di zafferano.
In un recipiente altro e stretto, tritare tutti gli ingredienti compreso lo scalogno e i pomodori strizzati.
Aiutarso con olio evo, quanto serve per frullare, poi si può rendere più cremoso il pesto con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Buttare la pasta e far saltare il tonno tagliato in piccoli cubetti nello stesso pentolino in cui avete fatto appassire lo scalogno (anche il tonno si colora di zafferano), salare e pepare lievemente.
Scolare la pasta e mescolare con pesto e tonno a cubetti, qualche foglia di basilico spezzettata e servire.
mercoledì 23 maggio 2012
Cake con yogurt alla mandorla, mandorle e pistacchi
Ciao a tutti!
In questo periodo farei un dolce al giorno, basta un poco di zucchero ... e tutto sembra molto molto più semplice di come c'è lo raccontiamo!
No, non è vero! non è una semplice torta sette vasetti!!!
Noterete subito dagli ingredienti che, non avendo in mente una ricetta migliore sul momento, ho utilizzato le proporzioni della torta sette vasetti, perchè è una ricetta super consolidata che non mi ha mai deluso ... se decido per una torta/plumcake allo yogurt, vado sul sicuro.
Però fidatevi, questa versione che ho improvvisato ieri è fantastica. Al posto del vasetto di fecola ho messo un vasetto di pistacchi e mandorle tritati a farina. Buonissima!!! Pistacchiossa dal punto di vista del sapore, le mandorle che sottolineano l'umidità e la consistenza data dallo yogurt ... è nato un amore!
Ingredienti:
55 g. di pistacchi sgusciati - 55 g. di mandorle pelate
1 yogurt alla mandorla (io yomo) - 2 vasetti di farina 00
1 vasetto di olio di semi - 2 vasetti scarsi di zucchero di canna
2 uova xl - pizzico di sale - 1 bustina di lievito vanigliato
scorza di limone - 2 cucchiai di succo di limone
Mettiamoci all'opera:
Sbattere i due vasetti di zucchero con le uova, il sale e la scorza; fruste elettriche per alcuni minuti, fino da ottenere composto chiaro e gonfio.
Aggiungere yogurt e olio, e sbattere di nuovo.
A questo punto aggiungere le mandorle e i pistacchi tritati insieme molto finemente, dosarne un vasetto, ne rimarranno un paio di cucchiai da parte.
Aggiungere la farina setacciata insieme al lievito, mescolare, aggiungere due cucchiai di succo di limone.
Infarinare e imburrare lo stampo, diametro di 22 cm.
Infornare a 200° i primi 15 minuti e poi altri 25 a 170°.
Lascio anche questa ricetta, la mia colazione di oggi, alla Erika in cucina per il suo contest dedicato alla colazione
In questo periodo farei un dolce al giorno, basta un poco di zucchero ... e tutto sembra molto molto più semplice di come c'è lo raccontiamo!
No, non è vero! non è una semplice torta sette vasetti!!!
Noterete subito dagli ingredienti che, non avendo in mente una ricetta migliore sul momento, ho utilizzato le proporzioni della torta sette vasetti, perchè è una ricetta super consolidata che non mi ha mai deluso ... se decido per una torta/plumcake allo yogurt, vado sul sicuro.
Però fidatevi, questa versione che ho improvvisato ieri è fantastica. Al posto del vasetto di fecola ho messo un vasetto di pistacchi e mandorle tritati a farina. Buonissima!!! Pistacchiossa dal punto di vista del sapore, le mandorle che sottolineano l'umidità e la consistenza data dallo yogurt ... è nato un amore!
Ingredienti:
55 g. di pistacchi sgusciati - 55 g. di mandorle pelate
1 yogurt alla mandorla (io yomo) - 2 vasetti di farina 00
1 vasetto di olio di semi - 2 vasetti scarsi di zucchero di canna
2 uova xl - pizzico di sale - 1 bustina di lievito vanigliato
scorza di limone - 2 cucchiai di succo di limone
Mettiamoci all'opera:
Sbattere i due vasetti di zucchero con le uova, il sale e la scorza; fruste elettriche per alcuni minuti, fino da ottenere composto chiaro e gonfio.
Aggiungere yogurt e olio, e sbattere di nuovo.
A questo punto aggiungere le mandorle e i pistacchi tritati insieme molto finemente, dosarne un vasetto, ne rimarranno un paio di cucchiai da parte.
Aggiungere la farina setacciata insieme al lievito, mescolare, aggiungere due cucchiai di succo di limone.
Infarinare e imburrare lo stampo, diametro di 22 cm.
Infornare a 200° i primi 15 minuti e poi altri 25 a 170°.
Lascio anche questa ricetta, la mia colazione di oggi, alla Erika in cucina per il suo contest dedicato alla colazione
martedì 22 maggio 2012
Timballo di riso con polpettine di tacchino, al vino e peperoni
La ricetta è gustosa, garantisco! Le polpettine erano buonissime, saporite e non esageratamente ... il trimballo di riso anche, con il formaggio fuso al centro, buonissimo.
Ma c'è qualcosa che visivamente non mi convince, non so se sono i colori venuti fuori, se è la presentazione, se sono le angolature delle foto ... secondo me il colpevole è sempre il ring che non ho ancora acquistato, butto sempre il riso un pò li così! Le presentazioni le devo davvero migliorare!
Ho pensato (solo di recente) che la presentazione non è qualcosa di superfluo, da perfettini, che non cambia nulla all'esperienza di mangiare, perchè in realtà fa molto piacere alle persone a cui porti in tavola e poi fa più piacere rivedere le foto. Mi impegnerò!
Poco da raccontare, passo alla ricetta ...
Ingredienti:
Per il riso...
350 g. di riso arborio - 2 scalogni - 2 peperoncini verdi dolci
1 bicchiere da tavola scarso di Vinchef
100 g. di formaggio tipo caciotta, galbanino o simili
1 noce di burro - 2 cucchiai di grana
Per le polpettine ...
400 g. di petto di tacchino - 200 g. di ricotta - 20 olive nere
3 craker (o pangrattato) - 1 uovo grande - 30 g. di grana
20 g. di burro e olio evo per la cottura - altri 6 peperoni
1 bicchiere da tavola abbondante di Vinchef
1 aglio schiacciato - sale, pepe, noce moscata, pangrattato qb
Mettiamoci all'opera:
Per il riso.
Tritare finemente lo scalogno e i peperoni, soffriggere con un filo d'olio. Aggiungere il riso, tostare e sfumare con il vinchef. Aggiungere poco brodo vegetale e portare il riso a cottura come un normale risotto, ma al dente. Mantecare con burro e grana e lasciare da parte.
Imburrare e passare di pangrattato un piccolo stampo da ciambella, versare metà del riso e livellare, stendere il formaggio a fette e aggiungere il restante riso.
Al momento di servire passare in forno a 190° per una ventina di minuti.
Per le polpette.
Lessare il tacchino in padella con due dita di brodo vegetale e il coperchio, 20 minuti. Scolare, tagliare in mezzi e mettere nel mixer tritatutto. Aggiungere il resto degli ingredienti: ricotta, uovo, crackers, grana, aglio e sapori, metà delle olive. Tenere da parte i peperoni e le restanti olive.
Azionare in modo da tritare e impastare il tutto. Riporre in frigor.
Nel frattempo affettare i peperoni e le olive. Sciogliere in padella il burro con un filo d'olio, formare le polpettine (piccole, circa 2 cm, di diametro), passare velocemente nella farina e poi in padella con il burro. Meglio preparare prima tutte le polpettine, appoggiarle su un tagliere o piatto, e poi passare alla cottura.
Fa rosolare bene le polpette e poi aggiungere Vinchef, i peperoni e le olive, coprire e cuocere per un 15 minuti, poi scoprire e far acsiugare i liquidi di cottura.
Ma c'è qualcosa che visivamente non mi convince, non so se sono i colori venuti fuori, se è la presentazione, se sono le angolature delle foto ... secondo me il colpevole è sempre il ring che non ho ancora acquistato, butto sempre il riso un pò li così! Le presentazioni le devo davvero migliorare!
Ho pensato (solo di recente) che la presentazione non è qualcosa di superfluo, da perfettini, che non cambia nulla all'esperienza di mangiare, perchè in realtà fa molto piacere alle persone a cui porti in tavola e poi fa più piacere rivedere le foto. Mi impegnerò!
Poco da raccontare, passo alla ricetta ...
Ingredienti:
Per il riso...
350 g. di riso arborio - 2 scalogni - 2 peperoncini verdi dolci
1 bicchiere da tavola scarso di Vinchef
100 g. di formaggio tipo caciotta, galbanino o simili
1 noce di burro - 2 cucchiai di grana
Per le polpettine ...
400 g. di petto di tacchino - 200 g. di ricotta - 20 olive nere
3 craker (o pangrattato) - 1 uovo grande - 30 g. di grana
20 g. di burro e olio evo per la cottura - altri 6 peperoni
1 bicchiere da tavola abbondante di Vinchef
1 aglio schiacciato - sale, pepe, noce moscata, pangrattato qb
Mettiamoci all'opera:
Per il riso.
Tritare finemente lo scalogno e i peperoni, soffriggere con un filo d'olio. Aggiungere il riso, tostare e sfumare con il vinchef. Aggiungere poco brodo vegetale e portare il riso a cottura come un normale risotto, ma al dente. Mantecare con burro e grana e lasciare da parte.
Imburrare e passare di pangrattato un piccolo stampo da ciambella, versare metà del riso e livellare, stendere il formaggio a fette e aggiungere il restante riso.
Al momento di servire passare in forno a 190° per una ventina di minuti.
Per le polpette.
Lessare il tacchino in padella con due dita di brodo vegetale e il coperchio, 20 minuti. Scolare, tagliare in mezzi e mettere nel mixer tritatutto. Aggiungere il resto degli ingredienti: ricotta, uovo, crackers, grana, aglio e sapori, metà delle olive. Tenere da parte i peperoni e le restanti olive.
Azionare in modo da tritare e impastare il tutto. Riporre in frigor.
Nel frattempo affettare i peperoni e le olive. Sciogliere in padella il burro con un filo d'olio, formare le polpettine (piccole, circa 2 cm, di diametro), passare velocemente nella farina e poi in padella con il burro. Meglio preparare prima tutte le polpettine, appoggiarle su un tagliere o piatto, e poi passare alla cottura.
Fa rosolare bene le polpette e poi aggiungere Vinchef, i peperoni e le olive, coprire e cuocere per un 15 minuti, poi scoprire e far acsiugare i liquidi di cottura.
lunedì 21 maggio 2012
Cupcake al mix di agrumi e cioccolato fondente
Prima di tutto mi scuso per la latitanza degli ultimi due giorni, giorni di lavoro intenso, ma nel frattempo spero di aver programmato per voi un rientro super!
Oggi è il mio giorno libero ... mi sono svegliata in comunità, ho preparato i ragazzi per la scuola, ho spedito tutti al pulmino piena di allegria e sono corsa a casa e a fare spese, alimentari certo!
Giorno libero vuol dire: cenetta speciale con dolce insieme alla mia metà e serata sul divano davanti ad un bel film, con il nostro peloso che ogni tanto ruba le ciabatte ed importuna. Per me sono serate perfette e non mi cerco mai attività diverse, in genere la sera mi faccio "trascinare fuori di casa da chi ha pensato al programma"... Giorno libero vuol dire anche passeggiate belle lunghe con il mio cane, lancia-palline e riporto ... ma il tempo è davvero malefico oggi!!!
Comunque, il mio post mi riempe di allegria, bastano queste tortine anche in assenza del mio amato sole (sole traditore che quando ho foto importanti non ci sei mai!).
Allora, due parole di presentazione. Le tortine sono all'arancia e limone, con polpa di arancia frullata, succo di limone e scorza di entrambi con aggiunta di cioccolato fondente a pezzettini. La decorazione è un classico frosting con burro e zucchero al velo, con aggiunta di scorze di agrumi, succo di arancia e cioccolato fondente.
Non ho seguito una ricetta precisa, ho improvvisato dopo aver pensato e ripensato alla veste che volevo dare alla seconda cupcake della mia vita e il risultato mi ha riempito di soddisfazione!
Ingredienti:
Per le cupcake
110 g. di burro - 220 g. di zucchero di canna
scorza di 1 arancia - polpa di 1 arancia e mezzo
scorza di 1 limone - succo di mezzo limone
2 uova - 340 g. di farina 00
100 g. di cioccolato fondente tritato
1 bustina di lievito vanigliato - pizzico di sale
nb: dosi sufficienti 12 cupcake e una tortina di 18 cm di diamentro
Per il frosting (dosi per decorare 6 cupcake)
50 g. di burro - 130 g. di zucchero al velo - scorze miste
2 cucchiai di succo di arancia - 40 g. di cioccolato fondente
1 cucchiaio di succo di limone
qualche fettina di arancia e poco fondente tritato per decorare
Mettiamoci all'opera:
Per le tortine.
Sbattere bene il burro ammorbidito con pizzico di sale abbondante, scorza di agrumi e zucchero fino da ottenere una crema.
Aggiungere le uova, una alla volta, mescolando bene e vigorosamente.
Frullare la polpa di un arancia e mezzo (due se sono molto piccole) pelate a vivo (senza la parte bianca che sta sotto alla buccia e che porta l'amaro; con succo di limone.
aggiungere al composto la farina e gli agrumi frullati intervallando gli ingredienti e mescolando con cura (a seconda del peso della polpa flullata può darsi che siano sufficienti due cucchiai in meno di farina, o che serva tutta).
A questo punto aggiungere il lievito, mescolare, aggiungere il fondente tritato grossolanamente con il coltello.
Riempire i pirottini e infornare a 180° per 25 minuti.
Per il frosting, in un secondo tempo quando le tortine non sono più calde.
Sbattere il burro morbido insieme al cioccolato fuso a bagno maria e al succo di agrumi, otetnere una crema liscia. Aggiungere lo zucchero la velo, poco alla volta, sbattendo con decisione.
Il frosting è pronto per la sac a poche! Decorare a piacere: scelta della punta ecc...
Con questa ricetta partecipo al contest di "Miei dolci da sogno"
Con questa ricetta, visti gli agrumi che riportano al sud italia e il cioccolato che fa pensare al nord del nostro paese, desidero partecipare al contest della Molino Chiavazza sweet cupcake
Oggi è il mio giorno libero ... mi sono svegliata in comunità, ho preparato i ragazzi per la scuola, ho spedito tutti al pulmino piena di allegria e sono corsa a casa e a fare spese, alimentari certo!
Giorno libero vuol dire: cenetta speciale con dolce insieme alla mia metà e serata sul divano davanti ad un bel film, con il nostro peloso che ogni tanto ruba le ciabatte ed importuna. Per me sono serate perfette e non mi cerco mai attività diverse, in genere la sera mi faccio "trascinare fuori di casa da chi ha pensato al programma"... Giorno libero vuol dire anche passeggiate belle lunghe con il mio cane, lancia-palline e riporto ... ma il tempo è davvero malefico oggi!!!
Comunque, il mio post mi riempe di allegria, bastano queste tortine anche in assenza del mio amato sole (sole traditore che quando ho foto importanti non ci sei mai!).
Allora, due parole di presentazione. Le tortine sono all'arancia e limone, con polpa di arancia frullata, succo di limone e scorza di entrambi con aggiunta di cioccolato fondente a pezzettini. La decorazione è un classico frosting con burro e zucchero al velo, con aggiunta di scorze di agrumi, succo di arancia e cioccolato fondente.
Non ho seguito una ricetta precisa, ho improvvisato dopo aver pensato e ripensato alla veste che volevo dare alla seconda cupcake della mia vita e il risultato mi ha riempito di soddisfazione!
Ingredienti:
Per le cupcake
110 g. di burro - 220 g. di zucchero di canna
scorza di 1 arancia - polpa di 1 arancia e mezzo
scorza di 1 limone - succo di mezzo limone
2 uova - 340 g. di farina 00
100 g. di cioccolato fondente tritato
1 bustina di lievito vanigliato - pizzico di sale
nb: dosi sufficienti 12 cupcake e una tortina di 18 cm di diamentro
Per il frosting (dosi per decorare 6 cupcake)
50 g. di burro - 130 g. di zucchero al velo - scorze miste
2 cucchiai di succo di arancia - 40 g. di cioccolato fondente
1 cucchiaio di succo di limone
qualche fettina di arancia e poco fondente tritato per decorare
Mettiamoci all'opera:
Per le tortine.
Sbattere bene il burro ammorbidito con pizzico di sale abbondante, scorza di agrumi e zucchero fino da ottenere una crema.
Aggiungere le uova, una alla volta, mescolando bene e vigorosamente.
Frullare la polpa di un arancia e mezzo (due se sono molto piccole) pelate a vivo (senza la parte bianca che sta sotto alla buccia e che porta l'amaro; con succo di limone.
aggiungere al composto la farina e gli agrumi frullati intervallando gli ingredienti e mescolando con cura (a seconda del peso della polpa flullata può darsi che siano sufficienti due cucchiai in meno di farina, o che serva tutta).
A questo punto aggiungere il lievito, mescolare, aggiungere il fondente tritato grossolanamente con il coltello.
Riempire i pirottini e infornare a 180° per 25 minuti.
Per il frosting, in un secondo tempo quando le tortine non sono più calde.
Sbattere il burro morbido insieme al cioccolato fuso a bagno maria e al succo di agrumi, otetnere una crema liscia. Aggiungere lo zucchero la velo, poco alla volta, sbattendo con decisione.
Il frosting è pronto per la sac a poche! Decorare a piacere: scelta della punta ecc...
Con questa ricetta partecipo al contest di "Miei dolci da sogno"
Con questa ricetta, visti gli agrumi che riportano al sud italia e il cioccolato che fa pensare al nord del nostro paese, desidero partecipare al contest della Molino Chiavazza sweet cupcake
e data la presenza di "arance, uova e sale" negli ingredienti, desidero partecipare anche al contest di Pecorella di marzapane, in collaborazione con il giornale Scelte di gusto:
venerdì 18 maggio 2012
Pasta alla pancetta e crema di piselli
Piselli di stagione e pancetta si accostano benissimo, ero partita convintissima per fare un pesto di piselli ma mi sono accorta che gli ingredienti a disposizione non erano quelli giusti, almeno una manciatina di pinoli ci voleva proprio per chiamarlo pesto.
Allora, avendo voglia comunque di qualcosa di cremoso e volendo usare i piselli ho dirottato su una crema con prezzemolo e una nota di aglio e limone.
In pratica avevo meno ingredienti del previsto e allora ho cercato di sfruttarli al meglio, con uno stesso ingrediente in diversi modi (piselli interi e in crema).
Un ottimo primo, sicuramente da riprovare con altri legumi e aromi. La pancettina qua e là è la morte sua, ma il limone alleggerisce il risultato.
Ingredienti:
200 g. di piselli sgranati - 100 g. di pancetta - mezzo limone
190 g. di pasta a scelta - 1 spicchio d'aglio
prezzemolo, olio d'oliva, sale, pepe qb
Per due persone
Mettiamoci all'opera:
Far rosolare lo spicchio d'aglio tagliato a metà, aggiungere i piselli con un cucchiaio d'acqua e far cuocere 10 minuti con coperchio.
Buttare la pasta, i minuti di cottura della pasta sono sufficienti per preparare il condimento!
Trasferire 2/3 dei piselli in un recipiente altro e stretto, adatto per frullare. Aggiungere succo di mezzo limone, solo una metà dello spicchio d'aglio, prezzemolo abbondante, sale, pepe e olio d'oliva (regolarsi a seconda di quanto ne serve per riuscire a frullare bene, aiutarsi con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta).
Nella padella in cui avete cotto i piselli, far saltare la pancetta che si abbrustolisce nel suo grasso (un paio di minuti) e aggiungere i restanti piselli interi, coprire e far cuocere per 6-8 minuti.
Scolare la pasta e aggiungere i condimenti appena preparati.
Con questa ricetta partecipo al contest di Una pasticciona in cucina Riscopriamo la primavera in tavola
Allora, avendo voglia comunque di qualcosa di cremoso e volendo usare i piselli ho dirottato su una crema con prezzemolo e una nota di aglio e limone.
In pratica avevo meno ingredienti del previsto e allora ho cercato di sfruttarli al meglio, con uno stesso ingrediente in diversi modi (piselli interi e in crema).
Un ottimo primo, sicuramente da riprovare con altri legumi e aromi. La pancettina qua e là è la morte sua, ma il limone alleggerisce il risultato.
Ingredienti:
200 g. di piselli sgranati - 100 g. di pancetta - mezzo limone
190 g. di pasta a scelta - 1 spicchio d'aglio
prezzemolo, olio d'oliva, sale, pepe qb
Per due persone
Mettiamoci all'opera:
Far rosolare lo spicchio d'aglio tagliato a metà, aggiungere i piselli con un cucchiaio d'acqua e far cuocere 10 minuti con coperchio.
Buttare la pasta, i minuti di cottura della pasta sono sufficienti per preparare il condimento!
Trasferire 2/3 dei piselli in un recipiente altro e stretto, adatto per frullare. Aggiungere succo di mezzo limone, solo una metà dello spicchio d'aglio, prezzemolo abbondante, sale, pepe e olio d'oliva (regolarsi a seconda di quanto ne serve per riuscire a frullare bene, aiutarsi con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta).
Nella padella in cui avete cotto i piselli, far saltare la pancetta che si abbrustolisce nel suo grasso (un paio di minuti) e aggiungere i restanti piselli interi, coprire e far cuocere per 6-8 minuti.
Scolare la pasta e aggiungere i condimenti appena preparati.
Con questa ricetta partecipo al contest di Una pasticciona in cucina Riscopriamo la primavera in tavola
giovedì 17 maggio 2012
Piccoli clafouti alle ciliegie
Eh si ... avevo tempo fa sentenziato che li avrei provati, quelli classici alle ciliegie, gli orginali
La ricetta della pastella è praticamente la stessa del clafoutis di pere e zenzero, che avevo fatto un pò di tempo fà (e che per me rimane il migliore) con qualche modifica di poco conto! Forse le ciliegie che si trovano al supermercato, pur essendo di stagione, non sono così piene di gusto.
Oggi ho proprio voglia voglia di un dolce, peccato che non ho il tempo di mettermi a farlo, mi consolo rileggendo e postando questa ricetta di qualche giorno fa ...
Ingredienti:
250 ml di latte intero (va bene anche la panna, o metà e metà) - 2 uova grandi
75 g. di farina - 55 g. di zucchero - 1 cucchiaio di miele - pizzico di sale - vanillina
Burro qb per gli stampini, quelli da crostatina 6 (le cocotte o pirofiline singole sarebbero perfette, e saranno un mio prossimo acquisto)
Mettiamoci all'opera:
Accendere il forno a 200°. Aprire le ciliegie quanto basta per eliminare il nocciolino, e metter da parte. Imburrare abbondantemente 6 stampini, io ho sciolto il burro e ho spennellato per abbreviare l'operazione!
(ho spolverato con un velo di farina perchè volevo essere sicura di poterli capovolgere nel piatto, ma non è necessario, anzi non si dovrebbe, le cocotte che sono prefette per servire in tavola).
Appoggiare sul fondo le ciliegie.
Sbattere le uova insieme allo zucchero e il sale con una frusta elettrica per pochi minuti (fino ad ottenere un composto chiaro e gonfio). Aggiungere il miele e il brandy e sbattere di nuovo.
Aggiungere la farina setacciata e sbattere velocemente stando attenti a non formare grumi.
Aggiungere il latte mescolando.
Versare la pastella negli stampini e infornate a 200° per 30 minuti, lo stecchino deve uscire umido ma pulito (senza impasto appiccicato).
Una volta tiepido, spolverare di zucchero al velo e servire.
Con questa ricetta, che contiene ciligie e miele, partecipo al contest di Maggio di un cuoco personale
La ricetta della pastella è praticamente la stessa del clafoutis di pere e zenzero, che avevo fatto un pò di tempo fà (e che per me rimane il migliore) con qualche modifica di poco conto! Forse le ciliegie che si trovano al supermercato, pur essendo di stagione, non sono così piene di gusto.
Oggi ho proprio voglia voglia di un dolce, peccato che non ho il tempo di mettermi a farlo, mi consolo rileggendo e postando questa ricetta di qualche giorno fa ...
Ingredienti:
250 ml di latte intero (va bene anche la panna, o metà e metà) - 2 uova grandi
75 g. di farina - 55 g. di zucchero - 1 cucchiaio di miele - pizzico di sale - vanillina
Burro qb per gli stampini, quelli da crostatina 6 (le cocotte o pirofiline singole sarebbero perfette, e saranno un mio prossimo acquisto)
Mettiamoci all'opera:
Accendere il forno a 200°. Aprire le ciliegie quanto basta per eliminare il nocciolino, e metter da parte. Imburrare abbondantemente 6 stampini, io ho sciolto il burro e ho spennellato per abbreviare l'operazione!
(ho spolverato con un velo di farina perchè volevo essere sicura di poterli capovolgere nel piatto, ma non è necessario, anzi non si dovrebbe, le cocotte che sono prefette per servire in tavola).
Appoggiare sul fondo le ciliegie.
Sbattere le uova insieme allo zucchero e il sale con una frusta elettrica per pochi minuti (fino ad ottenere un composto chiaro e gonfio). Aggiungere il miele e il brandy e sbattere di nuovo.
Aggiungere la farina setacciata e sbattere velocemente stando attenti a non formare grumi.
Aggiungere il latte mescolando.
Versare la pastella negli stampini e infornate a 200° per 30 minuti, lo stecchino deve uscire umido ma pulito (senza impasto appiccicato).
Una volta tiepido, spolverare di zucchero al velo e servire.
Con questa ricetta, che contiene ciligie e miele, partecipo al contest di Maggio di un cuoco personale
mercoledì 16 maggio 2012
Nachos al formaggio e altre cose...
Non sto narrando di una cena in tema tex-mex ma solo di questo stuzzichino che è stato un semplice aperitivo. Oggi pubblico questa non-ricetta super caricata perchè sono di umore nero e me ne starei nascosta sul divano a mangiare schifezze e disconnettermi dal modo reale ... ma non lo farò!
Anche perchè le schifezze in questo momento dovrei andare a comprarle e prima ho altre cose da fare, poi se mi metto a fare mi passa il malumore!
L'idea l'ho presa da Cotto e sgolardato, un idea super consolatoria! Sto seguendo il contest di Pasitcciando tra i fornelli, perchè tra le ricette proposte dagli altri ci sono delle idee suepr-golose, infatti così ho scovato questi nachos!
Ingredienti:
200 g. di tortilla chips - 300 g. di edamer - 2 peperoncini verdi
15 olive nere - 80 g. di mais (scatola piccola)
Mettiamoci all'opera:
Ovvero, stendere le patatine su un piatto che vada in forno e vada anche bene per servire in tavola, coprire con metà del formaggio in piccoli cubetti (magari anche grattuggiato non sarebbe male), metà delle olie a fettine, metà dei peperoni tagliati in minuscoli cubetti e metà del mais a disposizione. Corpire con un altro strato di patatine e poi di nuovo con tutti i condimenti.
Passare al forno, 190° per 8 minuti circa.
Semplice semplice, buono buono!
martedì 15 maggio 2012
Insalata verde ai kiwi
Oggi, senza troppe parole perchè non ho nulla da raccontarvi, lascio la ricetta per un insalata un pò diversa che risulta fresca e lievemente agrodolce. In realtà i kiwi non sono dolcissimi e con i peperoni si accostano una meraviglia, l'avreste detto, io no, ho dovuto provare per credere!
E così mi sono mangiata verdura e frutta in un colpo solo e l'ho trovato un piatto che riempe e soddisfa, davvero piacevole.
Ingredienti:
200 g. di rucola - 80 g. di mais - 2 peperoncini verdi dolci
3 kiwi - 1 spicchio d'aglio - 2 cucchiai d'olio d'olia
2 cucchiai scarsi di aceto di mele - sale, pepe qb
Mettiamoci all'opera:
Semplicemente tagliare peperoni e kiwi in piccoli pezzi,
schiacciare l'aglio con apposito schiaccia aglio con i fori,
unire ai restanti ingredienti e condire.
Nuovo premio...
Un grazie speciale a VaNe di Pasticciando tra i fornelli, perchè ha pensato a me!
Come sempre va rigirato ad un certo numero di blog, 10 per la precisione.
Potrei dire che lo lascio a tutti i blog che seguo, se non fossero great non li seguirei!
Anche questa volta mi sono impegnata nella ricerca di 10 blog nuovi, almeno per me, o che conosco da poco e che ai primi click mi hanno colpito piacevolmente meritandosi il titolo di great
(infatti il premio l'ho conservo da un pò per poterlo rigirare a blog scelti con cura, un pretesto per ampliare le mie conoscenze del web).
Ecco i blog che ho scovato per voi!
Al cuoco!
Il gatto goloso
Verde cardamomo
Una streghetta in cucina
Zampette in pasta
Tigella e crespella
Una gatta in cucina
Lo spilucchino
E così mi sono mangiata verdura e frutta in un colpo solo e l'ho trovato un piatto che riempe e soddisfa, davvero piacevole.
Ingredienti:
200 g. di rucola - 80 g. di mais - 2 peperoncini verdi dolci
3 kiwi - 1 spicchio d'aglio - 2 cucchiai d'olio d'olia
2 cucchiai scarsi di aceto di mele - sale, pepe qb
Mettiamoci all'opera:
Semplicemente tagliare peperoni e kiwi in piccoli pezzi,
schiacciare l'aglio con apposito schiaccia aglio con i fori,
unire ai restanti ingredienti e condire.
Nuovo premio...
Un grazie speciale a VaNe di Pasticciando tra i fornelli, perchè ha pensato a me!
Come sempre va rigirato ad un certo numero di blog, 10 per la precisione.
Potrei dire che lo lascio a tutti i blog che seguo, se non fossero great non li seguirei!
Anche questa volta mi sono impegnata nella ricerca di 10 blog nuovi, almeno per me, o che conosco da poco e che ai primi click mi hanno colpito piacevolmente meritandosi il titolo di great
(infatti il premio l'ho conservo da un pò per poterlo rigirare a blog scelti con cura, un pretesto per ampliare le mie conoscenze del web).
Ecco i blog che ho scovato per voi!
Al cuoco!
Il gatto goloso
Verde cardamomo
Una streghetta in cucina
Zampette in pasta
Tigella e crespella
Una gatta in cucina
Lo spilucchino
lunedì 14 maggio 2012
Syllabub al baileys e scaglie di doppio cioccolato
Il syllabub è un dolce di tradizione inglese a base di panna montata con l'aggiunta di vino dolce (marsala, moscato, sherry, passito, ecc... vanno tutti bene a seconda dei gusti). Si tratta di un doce con una lunga sotria, infatti se ne trova traccia già al tempo della dinastia Tudor nel quindicesimo, sedicesimo secolo più o meno.
L'idea mi è venuta perchè volevo un dolce per Domenica, ma voglia di mettermi in cucina in lunghe preparazioni proprio no! e poi tutto quel tempo avrei dovuto sottrarlo a tutte il resto delle cose da fare ...
Questa soluzione è velocissima, si tratta solo di montare la panna, aggiungere qualcosa che dia un pò di consistenza al bicchiere (le scagliette di doppio cioccolato) ed ecco fatto! Ogni tanto ci vuole il dolce da due mosse e via!
Il Baileys perchè ne avevo una gran voglia e mi sembrava una tentazione irresistibile!
Ma per il prossimo finesettimana libero aspettatevi una torta super! mi impegnerò! cucinerò solo quella!!
Ingredienti:
400 ml di panna fresca - 5 cucchiai di zucchero al velo
120 ml di Baileys
1 Novipiù ciocco-duo (50 g. di cioccolato al latte e 50g. bianco)
Tutto qua! Per due coppe belle grandi.
Solo due mosse:
Montare la panna con lo zucchero al velo, bella compatta perchè aggiungendo i liquidi perderà parte della compattezza.
Amalgamare il Baileys delicatamente (se lo amalgamate velocemente, esempio con le fruste che avete usato per montare, la panna di separa e diventa grumosa, rimane sempre cremosa ma perde l'aspetto vellutato ... dai vecchi pasticci si impara!)
Comporre i bicchieri. L'ideale è così, riempire mezzo bicchiere, strato di scaglie di cioccolato, riempire il resto del bicchiere, concludere con le scaglie di cioccolato.
Frigor per almeno 5 ore.
Attenzione, è un dolce alcolico!!!
Rapido conto degli ingredienti: 2 cioccolati, il Baileys, panna, zucchero, fa 5! E allora partecipo anche con un dolcetto al contest di Leivinvita 5 solo 5
L'idea mi è venuta perchè volevo un dolce per Domenica, ma voglia di mettermi in cucina in lunghe preparazioni proprio no! e poi tutto quel tempo avrei dovuto sottrarlo a tutte il resto delle cose da fare ...
Questa soluzione è velocissima, si tratta solo di montare la panna, aggiungere qualcosa che dia un pò di consistenza al bicchiere (le scagliette di doppio cioccolato) ed ecco fatto! Ogni tanto ci vuole il dolce da due mosse e via!
Il Baileys perchè ne avevo una gran voglia e mi sembrava una tentazione irresistibile!
Ma per il prossimo finesettimana libero aspettatevi una torta super! mi impegnerò! cucinerò solo quella!!
Ingredienti:
400 ml di panna fresca - 5 cucchiai di zucchero al velo
120 ml di Baileys
1 Novipiù ciocco-duo (50 g. di cioccolato al latte e 50g. bianco)
Tutto qua! Per due coppe belle grandi.
Solo due mosse:
Montare la panna con lo zucchero al velo, bella compatta perchè aggiungendo i liquidi perderà parte della compattezza.
Amalgamare il Baileys delicatamente (se lo amalgamate velocemente, esempio con le fruste che avete usato per montare, la panna di separa e diventa grumosa, rimane sempre cremosa ma perde l'aspetto vellutato ... dai vecchi pasticci si impara!)
Comporre i bicchieri. L'ideale è così, riempire mezzo bicchiere, strato di scaglie di cioccolato, riempire il resto del bicchiere, concludere con le scaglie di cioccolato.
Frigor per almeno 5 ore.
Attenzione, è un dolce alcolico!!!
Rapido conto degli ingredienti: 2 cioccolati, il Baileys, panna, zucchero, fa 5! E allora partecipo anche con un dolcetto al contest di Leivinvita 5 solo 5
domenica 13 maggio 2012
Prima collaborazione e pollo al forno!
Ciao a tutti e buona domenica!
Da questo post non aspettatevi una ricetta speciale e folgorante ...
scrivo per ringraziare l'azienda Tosi per avermi inviato una campionatura dei loro prodotti, così che nasce la mia prima collaborazione.
Non collaborerei mai con una azienda di cui giudico negativamente i prodotti perchè sarebbe come suggeririvi cose di scarsa qualità, non è così nel caso del prodotto di cui parlo.
Si tratta di un vino bianco fermentato insieme agli aromi più utilizzati nella cucina italiana e già pronto per sfumare i piatti (soprattutto per carni e risotti, ideale per la cottura in padella) donando aroma.
Lo trovo pratico e molto gradevole dal punto di vista aromatico appunto.
Io l'ho provato subito con la prima cosa che avevo in frigorifero, qualche fuso di pollo, salsiccia e verdure miste.
Questa cosa la faccio spesso: prendo una teglia capiente, ci metto pollo o tacchino (fusi, cosce, sovracosce), ci aggiungo quello che trovo, come pancetta o pezzetti di salsiccia, e verdure miste: un paio di carote, 1 cipolla in quarti, un peperone a pezzettoni, aggiungo sale e pepe e inforno a 190° per 1 ora e 30 circa. In genere aggiungo già nella teglia rosmarino e aromi vari.
In questo caso a metà cottura ho sfumato con due tazzine di caffè di Vinchef, l'aroma era ottimo e delicato.
Da questo post non aspettatevi una ricetta speciale e folgorante ...
scrivo per ringraziare l'azienda Tosi per avermi inviato una campionatura dei loro prodotti, così che nasce la mia prima collaborazione.
Non collaborerei mai con una azienda di cui giudico negativamente i prodotti perchè sarebbe come suggeririvi cose di scarsa qualità, non è così nel caso del prodotto di cui parlo.
Si tratta di un vino bianco fermentato insieme agli aromi più utilizzati nella cucina italiana e già pronto per sfumare i piatti (soprattutto per carni e risotti, ideale per la cottura in padella) donando aroma.
Lo trovo pratico e molto gradevole dal punto di vista aromatico appunto.
Io l'ho provato subito con la prima cosa che avevo in frigorifero, qualche fuso di pollo, salsiccia e verdure miste.
Questa cosa la faccio spesso: prendo una teglia capiente, ci metto pollo o tacchino (fusi, cosce, sovracosce), ci aggiungo quello che trovo, come pancetta o pezzetti di salsiccia, e verdure miste: un paio di carote, 1 cipolla in quarti, un peperone a pezzettoni, aggiungo sale e pepe e inforno a 190° per 1 ora e 30 circa. In genere aggiungo già nella teglia rosmarino e aromi vari.
In questo caso a metà cottura ho sfumato con due tazzine di caffè di Vinchef, l'aroma era ottimo e delicato.
Ingredienti:
8 fusi di pollo - 100 g. di salsiccia a pezzi - 2 carote tagliate in tre
1 cipolla grossa tagliata in quarti - 3 peperoni verdi a metà
sale e pepe qb
2 tazzine di Vinchef
Mettiamoci all'opera:
Tutto in teglia con carta forno, salare, pepare e dare una mescolata con le mani.
Infornare a 190° per 40 minuti. Aggiungere il condimento vinchef e proseguire la cottura per altri 30-40 minuti.
Ogni tanto tirare fuori dal forno e con un cucchiaio raccogliere i liquidi e irrorare pollo e verdure, rimettere subito in forno.
sabato 12 maggio 2012
Crostata di ricotta e cipollotti ai pomodori secchi
Ho salvato la domenica! e mi sto già pregustando il giorno libero di domani!
Adesso, sono a casa per qualche ora di pausa, ragazzo e cane sono via a fare addestramento e io ho infornato una bella torta salata per pranzo, molto simile a quella che sto postando, anche se quella che segue è un "precedente" di quella in forno.
La trovo particolare perchè ci sono i pomodori secchi tritati nell'impasto della frolla, donano un gusto deciso, mi sono piaciuti proprio! Senza tante parole vi lascio la ricetta...
Ingredienti:
1 ricotta 250g. - 1 uovo grande - 6 cipollotti rossi
20 g. di grana - olio evo, sale, pepe e origano qb
poco pangrattato
Per la pasta:
5 pomodori secchi - 240 g. di farina - 1 uovo
2 cucchiai di latte - 80 g. di burro - sale e pepe qb
mezzo cucchiaino di lievito per salato
Mettiamoci all'opera:
Affettare sottilmente i cipollotti (eliminare la parte verde) e passare due minuti in padella con un filo d'olio, mettere da parte.
Impastare la farina con il burro freddo a pezzettini, ottenere un composto sbricioloso, aggiungere un pizzico di sale e pepe, i pomodori secchi tritati grossolanamente al coltello o al mixer, il lievito, mescolare.
Aggiungere l'uovo e due cucchiai di latte freddo di frigor e impastare fino ad ottenere una palla di impasto omogeneo da riporre con pellicola in frigor per mezz'ora o un'oretta.
Intanto amalgamare la ricotta, con l'uovo, il sale, il grana, il pepe, l'origano a piacere e aggiungere i cipollotti.
Stendere la pasta direttamente sulla carta forno, formando un disco con cui rivestire lo stampo (diamentro di 24 cm più o meno), spolverare con pochissimo pan grattato e versare il ripieno.
Spolverare ancora di grana e origano al superficie della torta e infornare a 180° per 35 minuti circa.
Con questa ricetta, perfetta per una gita fuori porta, partecipo al contest di Giovanni di Giovanni
Adesso, sono a casa per qualche ora di pausa, ragazzo e cane sono via a fare addestramento e io ho infornato una bella torta salata per pranzo, molto simile a quella che sto postando, anche se quella che segue è un "precedente" di quella in forno.
La trovo particolare perchè ci sono i pomodori secchi tritati nell'impasto della frolla, donano un gusto deciso, mi sono piaciuti proprio! Senza tante parole vi lascio la ricetta...
1 ricotta 250g. - 1 uovo grande - 6 cipollotti rossi
20 g. di grana - olio evo, sale, pepe e origano qb
poco pangrattato
Per la pasta:
5 pomodori secchi - 240 g. di farina - 1 uovo
2 cucchiai di latte - 80 g. di burro - sale e pepe qb
mezzo cucchiaino di lievito per salato
Mettiamoci all'opera:
Affettare sottilmente i cipollotti (eliminare la parte verde) e passare due minuti in padella con un filo d'olio, mettere da parte.
Impastare la farina con il burro freddo a pezzettini, ottenere un composto sbricioloso, aggiungere un pizzico di sale e pepe, i pomodori secchi tritati grossolanamente al coltello o al mixer, il lievito, mescolare.
Aggiungere l'uovo e due cucchiai di latte freddo di frigor e impastare fino ad ottenere una palla di impasto omogeneo da riporre con pellicola in frigor per mezz'ora o un'oretta.
Intanto amalgamare la ricotta, con l'uovo, il sale, il grana, il pepe, l'origano a piacere e aggiungere i cipollotti.
Stendere la pasta direttamente sulla carta forno, formando un disco con cui rivestire lo stampo (diamentro di 24 cm più o meno), spolverare con pochissimo pan grattato e versare il ripieno.
Spolverare ancora di grana e origano al superficie della torta e infornare a 180° per 35 minuti circa.
Con questa ricetta, perfetta per una gita fuori porta, partecipo al contest di Giovanni di Giovanni
Premio: I love ...
Comunicazione importante, ma senza ricetta ... ringrazio di cuore l'autrice del carinissimo blog limone e caffè, che mi ha lasciato un premio davvero adorabile.
Il premio richiede di rispondere ad alcune curiosità ...
- Quale'è la tua rivista di moda preferità? non leggo riviste di moda sorry
- Chi è il tuo cantante/band preferito? Led zeppelin, Deep purple, Luo Reed e molti altri dato che adoro la musica
- Quel'è la tua you-tube guru prefrita? emh ... la domanda successiva?!
- Quel'è il tuo prodotto make-up preferito? mascara che con due gesti cambia lo sguardo
- Dove ti piacerebbe vivere? in una campagna da favola con alberi da frutto, orti e tanti cani fedeli
- Quel'è il tuo film preferito? il più recente tra i preferiti, che ho amato al primo sguardo, è "mangia prega ama" da vedere...
- Quente paia di scarpe possiedi? io sono tra quelle donne che sono in grado di rispondere, tre scarpe da tennis, due ciabatte/sandalo estive ... è quasi imbarazzante la mia scarpiera
- Qual'è il tuo colore preferito? verde, marrone, di preciso non saprei
e di rigirarlo ad altri 15 blogger ...
1- Menta e cioccolato 2 - Scatti golosi
3 - Coccincucina
4 - Scaccia e strudel
5 - Profumo di cose buone
6 - Le dolci creazioni di maria
7 - La casa di artu
8 - Quinto peccato capitale
allora devo confessare che mi sono impegnata a cercare questi 8 blog nuovi, molto carini ma che non conoscevo, e che quindi (approfittando del premio) vi faccio notare ... ma che, sono troppo lunghi da ricambiare questo premi!!! 15?!! ma non sono un pò tanti!
quindi accontentatevi di 8 scelti con impegno che 15 scelti a caso in tutta fretta!!
- Quale'è la tua rivista di moda preferità? non leggo riviste di moda sorry
- Chi è il tuo cantante/band preferito? Led zeppelin, Deep purple, Luo Reed e molti altri dato che adoro la musica
- Quel'è la tua you-tube guru prefrita? emh ... la domanda successiva?!
- Quel'è il tuo prodotto make-up preferito? mascara che con due gesti cambia lo sguardo
- Dove ti piacerebbe vivere? in una campagna da favola con alberi da frutto, orti e tanti cani fedeli
- Quel'è il tuo film preferito? il più recente tra i preferiti, che ho amato al primo sguardo, è "mangia prega ama" da vedere...
- Quente paia di scarpe possiedi? io sono tra quelle donne che sono in grado di rispondere, tre scarpe da tennis, due ciabatte/sandalo estive ... è quasi imbarazzante la mia scarpiera
- Qual'è il tuo colore preferito? verde, marrone, di preciso non saprei
e di rigirarlo ad altri 15 blogger ...
1- Menta e cioccolato 2 - Scatti golosi
3 - Coccincucina
4 - Scaccia e strudel
5 - Profumo di cose buone
6 - Le dolci creazioni di maria
7 - La casa di artu
8 - Quinto peccato capitale
allora devo confessare che mi sono impegnata a cercare questi 8 blog nuovi, molto carini ma che non conoscevo, e che quindi (approfittando del premio) vi faccio notare ... ma che, sono troppo lunghi da ricambiare questo premi!!! 15?!! ma non sono un pò tanti!
quindi accontentatevi di 8 scelti con impegno che 15 scelti a caso in tutta fretta!!
venerdì 11 maggio 2012
La bruschetta preferita
Oggi è venerdì, dovrebbe essere una giornata speciale in cui si va al lavoro con una marcia in più, in cui si pregusta la pausa di due interi giorni che ti permette di riposare e fare un sacco di cose ... a volte il venerdì mi alzo con quella sensazione di finesettimana.
In realtà sabato e domenica lavoro, nel mio lavoro di comunità non esistono i "giorni festivi", da due bambini dipendono i miei turni dei prossimi giorni, se raranno umani o di 14 ore! Ovviamente sono in cerca di un altro tipo di lavoro ma non è facile ... e comunque amo questi ragazzi in difficoltà per cui tu sei un supporto importante, anche se non sempre te lo dimostrano.
Oggi post per la serie le "non ricette", una bruschetta ispirata da un dubbio programma tv sulla cucina, chi indovina? beh è la mia preferita, se stasera non lavorassi mi farei questa bruschetta insieme ad una biretta, perfetta in queste giornate estive in cui a sera tardi ci sono ancora quei pallidi e dorati raggi di sole che entrano dalla finestra...
E con questo, per tutti vui buon venerdi!
e buon finesettimana se non ci sentiamo!!
Ingredienti:
2 coste di sedano (il cuore) - 240 g. di fagioli cannellini cotti
300 g. di pomodorini o pomodoro a scelta - 2 cipollotti rossi
2 spicchi d'aglio - sale, pepe, basilico e olio extravergine d'oliva qb
Non vi dico come si fa una bruschetta vero??!!
Per amore della precisione specifico comunque che ... mescolare in una ciotola pomodoro a dadini, sedano a dadini più piccoli del pomodoro, fagioli scolati, 1 aglio schiacciato o finemente tritato, cipollotto tritato fine, basilico spezzettato con le mani, 2 cucchiai d'olio evo, sape e pepe, mescolare e mettere in frigor almeno un oretta.
Il pane a nel forno (io faccio così, voi fate a modo vostro) poi passo le fette con il secondo aglio, non metto olio ma solo il condimento preparato in precedenza.
Mi sembra un ottima ricetta da spuntino di mezzanotte, infatti io faccio il condimento per due o tre giorni e lo lascio in frigor coperto con pellicola, così è sempre pronto per attacchi da bruschetta.
Lascio la ricetta a Vane di pasticciando tra i fornelli per il suo contest spuntino di mezanotte
In realtà sabato e domenica lavoro, nel mio lavoro di comunità non esistono i "giorni festivi", da due bambini dipendono i miei turni dei prossimi giorni, se raranno umani o di 14 ore! Ovviamente sono in cerca di un altro tipo di lavoro ma non è facile ... e comunque amo questi ragazzi in difficoltà per cui tu sei un supporto importante, anche se non sempre te lo dimostrano.
Oggi post per la serie le "non ricette", una bruschetta ispirata da un dubbio programma tv sulla cucina, chi indovina? beh è la mia preferita, se stasera non lavorassi mi farei questa bruschetta insieme ad una biretta, perfetta in queste giornate estive in cui a sera tardi ci sono ancora quei pallidi e dorati raggi di sole che entrano dalla finestra...
E con questo, per tutti vui buon venerdi!
e buon finesettimana se non ci sentiamo!!
Ingredienti:
2 coste di sedano (il cuore) - 240 g. di fagioli cannellini cotti
300 g. di pomodorini o pomodoro a scelta - 2 cipollotti rossi
2 spicchi d'aglio - sale, pepe, basilico e olio extravergine d'oliva qb
Non vi dico come si fa una bruschetta vero??!!
Per amore della precisione specifico comunque che ... mescolare in una ciotola pomodoro a dadini, sedano a dadini più piccoli del pomodoro, fagioli scolati, 1 aglio schiacciato o finemente tritato, cipollotto tritato fine, basilico spezzettato con le mani, 2 cucchiai d'olio evo, sape e pepe, mescolare e mettere in frigor almeno un oretta.
Il pane a nel forno (io faccio così, voi fate a modo vostro) poi passo le fette con il secondo aglio, non metto olio ma solo il condimento preparato in precedenza.
Mi sembra un ottima ricetta da spuntino di mezzanotte, infatti io faccio il condimento per due o tre giorni e lo lascio in frigor coperto con pellicola, così è sempre pronto per attacchi da bruschetta.
Lascio la ricetta a Vane di pasticciando tra i fornelli per il suo contest spuntino di mezanotte
giovedì 10 maggio 2012
Girello al limone con patate
La scorsa domenica mi sono ritrovata a fare la classico arrosto della domenica come è abitudine in molte famiglie italiane, io, che in genere provo un pò di rifiuto per le cose troppo tradizionali, faccio l'arrosto in altri giorni della settimana, così, perchè la mia mente bacata sente una sorta di equilibrio interno preservato. Però avevo voglia del mio arrosto al limone, l'unico pranzo della settimana che potevo fare insieme alla mia metà era Domenica ... ho deciso di accantonare le mie paturnie e alle 8.45 ero già in cerca del mio magatello! Causa post arretrati lo posto oggi, un pò come se l'avessi fatto di giovedì! (non a caso si dice che chi studia psicologia non ha tutte le rotelle al posto giusto, ho sempre creduto con convinzione di non rientrare nella casisitica).
Un altra cosa che devo dire è che cerco di consumare il vitello molto raramente e più spesso bovino o suino adulti, e che non amo andare sempre in cerca di parti scelte, non solo per una questione di economia casalinga ma sempre per quella storia del mio equilibrio interno. Io sono una vegetariana mancata! perchè quanto mi capita di informarmi sulle ingiustizie che subiscono gli animali per prestarsi al nostro consumo folle di carne o prodotti animali, non mi sento per niente bene! Però è la golosità e il mio essere mangiona che mi hanno sempre fregato, non potrò mai vivere senza il mio secondo di carne, ma una volta ogni tanto!
Condivido con voi un arrosto semplice semplice, ma il preferito per la salsina pungente e agrumata, e perchè il sapore della carne è molto naturale e leggero.
Ingredienti:
500/600 g. di girello (magatello, fesa sceltissima di vitello, quello insomma)
2/3 limoni - olio d'oliva, sale e pepe nero qb
300 g. di patate novelle (io surgelate precotte)
2 spicchi d'aglio - aromi per arrosto
Per due/tre persone
Mettiamoci all'opera:
Massaggiare la carne con sale e pepe nero su tutti i lati, magari lasciarla riposare così per un oretta.
Molto semplicemente fa rosolare e "sigillare" su tutti i lati il pezzo di carne in abbondante olio d'oliva, poi aggiungere i limoni spremuti con due cucchiai d'acqua, coprire e far andare a fuoco medio-basso per un ora e mezza circa. Se il succo di limone si asciuga troppo presto (dipende dalla pentola, dall'altezza del fondo, se antiaderente o no, ecc) aggiungere un altro limone spremuto insieme ad un cucchiaio d'acqua.
Al termine della cottura il limone, che si caramella lievemente, diventa una salsina addensata.
Per le patate (io ho usato molto semlicemente delle patate novelle surgelate precotte) mettere le patate in teglia con la carta da forno, aggiungere 2 spicchi d'aglio tagliati a metà (poi si tolgono), aromi per arrosto, sale, un paio di cucchiai d'oilio, mescolare con le mani. Infornare a 200° per 25 minuti.
anche con questa ricetta, in cui pochissimi ingredieti danno esito ad un risultato finale eccellente, partecipo al bellissimo contets di Leivinvita
Un altra cosa che devo dire è che cerco di consumare il vitello molto raramente e più spesso bovino o suino adulti, e che non amo andare sempre in cerca di parti scelte, non solo per una questione di economia casalinga ma sempre per quella storia del mio equilibrio interno. Io sono una vegetariana mancata! perchè quanto mi capita di informarmi sulle ingiustizie che subiscono gli animali per prestarsi al nostro consumo folle di carne o prodotti animali, non mi sento per niente bene! Però è la golosità e il mio essere mangiona che mi hanno sempre fregato, non potrò mai vivere senza il mio secondo di carne, ma una volta ogni tanto!
Condivido con voi un arrosto semplice semplice, ma il preferito per la salsina pungente e agrumata, e perchè il sapore della carne è molto naturale e leggero.
Ingredienti:
500/600 g. di girello (magatello, fesa sceltissima di vitello, quello insomma)
2/3 limoni - olio d'oliva, sale e pepe nero qb
300 g. di patate novelle (io surgelate precotte)
2 spicchi d'aglio - aromi per arrosto
Per due/tre persone
Mettiamoci all'opera:
Massaggiare la carne con sale e pepe nero su tutti i lati, magari lasciarla riposare così per un oretta.
Molto semplicemente fa rosolare e "sigillare" su tutti i lati il pezzo di carne in abbondante olio d'oliva, poi aggiungere i limoni spremuti con due cucchiai d'acqua, coprire e far andare a fuoco medio-basso per un ora e mezza circa. Se il succo di limone si asciuga troppo presto (dipende dalla pentola, dall'altezza del fondo, se antiaderente o no, ecc) aggiungere un altro limone spremuto insieme ad un cucchiaio d'acqua.
Al termine della cottura il limone, che si caramella lievemente, diventa una salsina addensata.
Per le patate (io ho usato molto semlicemente delle patate novelle surgelate precotte) mettere le patate in teglia con la carta da forno, aggiungere 2 spicchi d'aglio tagliati a metà (poi si tolgono), aromi per arrosto, sale, un paio di cucchiai d'oilio, mescolare con le mani. Infornare a 200° per 25 minuti.
anche con questa ricetta, in cui pochissimi ingredieti danno esito ad un risultato finale eccellente, partecipo al bellissimo contets di Leivinvita
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