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sabato 27 aprile 2013

Eccoci alla fine, i vincitori del contest...

Mi scuso per l'attesa, ma eccomi, qui a ringraziarvi per la bella partecipazione di tutti e a comunicarvi i vincitori. Sono contentissima di tutte le ricette partecipanti, mi hanno permesso di conoscere tante appassionate di pasta madre e tanti modi diversi per gestirla e usarla nella panificazione. Questo contest ha permesso a tutte noi di affacciarci su un piccolo mondo di lievitati, osservare una realtà dinamica e intuire attraverso le ricette le diverse personalità che vi si celano...
Chi per rilassarsi si mette da impastare e sfornare anche a notte fonda...
Chi è sempre di corsa, vorrebbe la giornata di 48 ore e ci ha regalato fragranti pani veloci...
Chi a interpretato le ricette di grandi maestri mettendoci un'impronta personale...
Chi ci ha raccontati di esperimenti falliti, chi di pasta madre ricevuta in dono e chi la coccola e la cura come fosse un figlio chiamandola per nome!
Avremmo voluto premiare ognuna di queste categorie, ogni emozione regalata, ogni storia personale condivisa! Ma purtroppo abbiamo a disposizione solo tre premi.
Tutte ricette bellissime, post interessanti, pani dall'aspetto sia semplice che buono, da quelli più rustici e quelli più raffinati, ma tutti eccellenti. Selezionare tre vincitori non è stato facile, ma eccoli...

Per la categoria ricette salate il vincitore è:
Ondina del blog 'Ondina in cucina' con il suo favoloso pane alla zucca


Per la categoria ricette dolci il vincitore è:
Francesca della Tana del riccio con una bellissima (da lasciare a bocca aperta) torta di rose sfogliata ai frutti di bosco



Per la categoria miglior foto il vincitore è:
Silvia del blog Mela's Kitchen con fette biscottate homemade


In accordo con Antonietta vi lascio alcune menzioni speciali, delle categorie tutte particolari, ricette che si sono distinte e ci hanno reso difficilissimo decretare i vincitori.

Quelli del LiCoLi...
Indovina chi viene a cena con pane dolce alle mele
Mama's kitchen con pagnotta di grano duro

Quelli per cui è stata la prima volta...
Fabrizio, che ha condiviso la sua avventura dalla creazione del lievito fino alla sua prima pagnotta
Burro e Zucchero con panbrioche con lievito madre
Profumo di zenzero e cannella con freselle

Quelli le cui fantastiche foto 'parlano da sole'....
Sosi Dolce Salato con cornetti di pane all'olio
Pane Dolce la Cioccolato con  panini al farro con pistacchi
Beuf a la mode con pane alle carote

Quelli dei passaggi super dettagliati...
I pasticci di Terry con biove con lievito naturale
Batuffolando con focaccia genovese

E per concludere, come dice la nostra nuova amica di Sapori in concerto...
'Capita che curiosando tra i vari blog ne scopri di fantastici, di normali, di semplici, di nostrani e scopri simpatici contest e giochini ai quali partecipi con curiosità ed allegria perchè sei stimolata a provare nuove ricette e giocare con la fantasia. E in queste occasioni scopri un lato di te che non avevi mai pensato di avere'

BUONA PASTA MADRE!!!

ps: i vincitori mi possono inviare il loro recapito così da provvedere alla spedizione del premio
claudia85recca@gmail.com

lunedì 22 aprile 2013

Sedani di segale con crema di broccoli e frutta secca

L'ultimo broccolo della stagione e poi spero di buttarmi sulle verdure primaverili acompagnata da un bel sole, che tenga per più di due giorni...in questo finesettimana tempo degno delle ricette più invernali, ma quanto ci prende per il naso la primavera quest'anno?!
La pasta con i broccoli la faccio spesso, questa volta ho provato a rendere il broccolo cremoso con un pò di panna vegetale e ho aggiunto il croccante delle nocciole e delle noci grossolanamente tritate e dei semi, ho usato una pasta integrale particolare, alla segale, e posso sottoscriverlo, la pasta con i broccoli più buona in assoluto.
Peccato che siano due mesi che consumo i semi aggiungendoli interi alle varie ricette per poi leggere che andrebbero sempre pestati leggermente appena prima di usarli per fare in modo che il corpo possa assorbire gli oli e quindi tutto ciò che apportano...meglio tardi che mai.
Comunicazione di servizio. Vi rassicuro sul fatto che stiamo lavoranto per voi, le ricette che mi avete inviato per il contest sulla pasta madre sono favolose e arrivare a soli tre vincitori è un'ardua impresa, ma ci stiamo lavorando e tra pochissimo vi comunicherò i vincitori.



Ingredienti:
220 g. di sedani di segale integrale
1 broccolo
1 scalogno o un pezzetto di cipolla
1/2 peperoncino intero secco
20 g. di gherigli di noce
20 g. di nocciole
2 cucchiai rasi di semi di lino
5 cucchiai di panna di soia, ricetta qui
olio evo, sale, pepe nero qb
per due

Cuocere il broccolo tagliato a cimette al vapore per una decina di minuti. Nel frattempo occuparsi della panna vegetale se non l'avete già pronta. Buttare la pasta in acqua salata e bollente.
Tritare lo scalogno e soffriggere con un filo d'olio insieme al peperoncino, aggiungere il broccolo tolto dal vapore e insaporire insieme al soffritto, intanto schiacciare un pò con la forchetta per spezzettarlo, Appena prima di scolare la pasta mescolare il broccolo con la panna di soia e un apio di cucchiai di acqua di cottura della pasta, aggiunstare di sale e pepe.
Scolare la pasta e mescolarla al condimento. Aggiungere all'ultimo frutta secca grosolanamente tritata e semi.

Con questa ricetta partecipo al Vegetal Monday organizzato dalla Cucina ella Capra




venerdì 19 aprile 2013

Arrosto di seitan con pomodori e funghi

Questa domenica appena trascorsa avevo voglia di un pranzo 'classico', magari una pasta fresca, un arrosto con le patate, un dolce...diciamo che di classico non c'era molto, ma l'idea portante voleva essere quella! Il menu ha previsto bastoncini di amido di seitan per primo (post prossimamente), questo saporitissimo arrosto di seitan con patate e per finire crostata integrale all'arancia (già condivisa).
Tutto buonissimo e inoltre senza traccia di colesterolo, zucchero bianco o margarina...quindi di 'veleni' non ne ho usati molti, il glutine è stato il peccato 'più grave'!
L'arrosto di seitan arrotolato è stato divertente da preparare ed è riuscito niente male, ma devo confessare un grave errore: non aver comprato il preparato istantaneo per il seitan, perchè un'aspetto importante erano i funghi secchi dell'impasto del seitan ma come vedete i lavaggi hanno lavato anche quelli! E con il senno del poi era facilmente prevedibile! Almeno li ho in parte recuperati aggiungendoli alla ciotola in cui ho raccolto l'amido creando dei gnocchetti ai funghi davvero saporitissimi. In sinetesi, se provate un impasto per il seitan arricchito con qualche ingrediente procuratevi l'istant seitan.
Il procedimento che ho seguito per fare il seitan è sempre quello che avevo postato qui, ho solo aggiunto i fughi secchi, mentre sul finale, prima di fare la salsiccia e legare il seitan ho steso l'impasto e farcito con il ripieno, arrotolato e legato.



Ingredienti:
1 kg di farina Manitoba
600 ml di acqua
aglio in polpevere, funghi secchi, paprika
 (dosi per 450-550 g. di seitan)
carota, cipolla, sedano, aglio, alloro e rosmarino
1 tazzina scarsa di salsa di soia
 (per il brodo)
100 g. di funghi campignon freschi
4-5 pomodori secchi
1 piccola cipolla rossa
1/3 bicchiere di vino bianco
3 patate novelle
olio evo

Per il seitan procedere come descritto qui: impastare farina, spezie e funghi con l'acqua fino ad ottenere una palla compatta, iniziare a lavare delicatamente in ciotola capiente con acqua a filo dell'impasto. Per facilitare l'operazione di recupero dell'amido munirsi di grossa pentola o ciotola gigante a parte per raccogliere tutta l'acqua dei primi 3 lavaggi almeno, durante i lavaggi continuare a lavorare delicatamente la palla di pasta fino a quando l'acqua in cui si trova immersa non sia bianchissima e quasi un pò densa (in modo che l'amido si concentri il più possibile). Fatto questo, quest'acqua recuperata, la lasciate riposare parecchie ore, anche una notte intera come nel mio caso, e vedrete a vista d'occhio l'amido che si deposita sul fondo.
Quando l'acqua dei lavaggi è quasi trasparente e la palla di impasto compatta ed elastica il vostro seitan è pronto.
Nel frattemo mettere a bollire il brodo: carota, cipolla e sedano a pezzettini, aromi, aglio intero e salsa di soia. Il brodo deve essere molto saporito e abbondante per coprire completamente il seitan nel corso della cottura.
In una padella soffriggere la cipolla in poco olio evo, dopo un paio di minuti aggiungere i funghi e i podori secchi a pezzettini, sfumare con il vino e portare a cottura aggiungendo poco brodo di seitan alla volta, se necessario.
Stendere un pochino la palla di pasta (io l'ho fatto direttamente con il tovagliolo con cui avrei avvolto e si è appiccicato tutto, meglio carta forno o pellicola), premere il condimento di funghi e pomodori ben distribuito, arrotolare e chiudere bene, avvolgere in fazzoletto bianco di cotone ben stretto e fissare legando con lo spago esattamente come fosse un arrosto.
Buttare nel brodo bollente e cuocere per un ora circa, far raffreddare nel suo brodo, aprire e tolgliere dal tovagliolo.
Tagliare le patate a tocchetti. In una tegame far rosolare con l'olio uno spicchio di aglio schiacciato o un pezzettino di cipolla tritata con un rametto di rosmarino, rosolarci le patate e l'arrosto di seitan, unire il brodo di seitan poco a poco (aggiungere qualche pizzico di aromi per arrosto, facoltativo), portare a cottura le patate.


Nota. Non buttate via nemmeno il brodo in cui cuocete il seitan, io l'ho filtrato e recuperato fino all'ultima goccia. L'ho congelato in comode vaschettine da circa 150 ml in modo da poterle scongelare quando volevo, per insaporire qualche altra ricetta senza aggiungere sale: delle verdure cotte in padella per esempio o un'altra ricetta con il seitan...Inoltre con questo bordo e un pò di veg parmigiano per mantecare alla fine ci potete fare un simil risotto alla parmigiana buonissimo!


giovedì 18 aprile 2013

CONTEST CHIUSO!

Brevissimo post per dirvi, il contest è ufficialmente chiuso e ora io e Antoniatta iniziamo a valutare le ricette, deteci un pò di tempo per guardarle bene!
Condivido con voi anche la ricetta di Fabrizio, che mi è arrivata nella posta elettronica ieri.

Un giorno, era fine febbraio 2013 girando nei sit vari cercavo una ricetta per creare la pasta madre e alla fine ho seguito i consigli di Antonietta che mi hanno aiutato molto.
La ricetta del pane che ho fatto e' la seguente:
Primo impasto fatto con g200 g di pasta madre rinfrescata la sera prima, 400 g di farina manitoba e 200g d'acqua circa.
Ho sciolto il lievito con un po d'acqua tiepida, ho messo l'altra farina e l'acqua e ho impastato tutto a mano fino a quando l'impasto e' diventato abbastanza liscio,poi l'ho fatto lievitare a temperatura ambiente per 5 ore circa.
Secondo impasto fatto con 500 g di farina manitoba 250 g d'acqua 2 cucchiaini di miele e un cucchiaio di sale.
Preso il primo impasto ho aggiunto la farina con un po d'acqua tiepida con  il sale sciolto all'interno e dopo un po ho messo il miele ho impastato tutto fino a rendere l'impasto liscio.
Ho fatto lievitare l'impasto per 2 ore circa (comunque fino al raddoppio dello stesso).
Poi dopo la lievitazione per 2 volte  l'ho schiacciato un po e ho fatto 3 pieghe sovrapposte in parti uguali e l'ho messo a lievitare a temperatura ambiente coperto con un canavaccio per 8-9 ore.
La mattina seguente ho acceso il forno ( a gas) a 240 gradi con una teglia con acqua,ho aspettato 15 minuti e ho infornato.
Trascorsi 20 minuti ho tolto l'acqua e ho abbassato la temperatura a 200 per 30 minuti.
Spento il forno l'ho lasciato dentro per 10 minuti poi l'ho tolto e messo dentro un canavaccio asciutto.   

mercoledì 17 aprile 2013

Sformato di ceci spinaci e cipollotto

Un tempo, non molto tempo fa a dirla tutta, facevo spesso come secondo piatto uno sformato di ricotta e verdure (a volte spinaci e volte verdurine a cubetti) che mi piaceva tanto, uno dei miei secondi piatti preferiti. Ero convintissima di rimanere vegetariana per un pò, un annetto per esempio e piano piano abituarmi ad abbandonare certi ingredienti per me critici, come la ricotta, il mio pensiero era 'non posso immaginare una cucina senza ricotta', invece poi qualcosa, o il mio cuore o una parte più all'ombra della mia mente razionale ha deciso diversamente. La ricotta per ora è scomparsa dalla mia visuale di opportunità culinarie.
Questo finesettimana però ho avuto la bella idea di prendere in offerta un'intera cassettina di spinaci, tutti da lavare della terra e cuocere...dopo più di un'ora di gambi eliminati e risciaqui dalla terra mi ero già pentita di non aver preso il solito saccone surgelato, ma il sapore devo dire che era differente. Una volta ottenuta una zuppierona di spinaci cotti, davanti a questa piccola montagna di spinaci ho pensato allo sformato, certo quello di ricotta, quello a me più familiare (eh queste abitudini!) ma di improvvisazione ne ho pensata una versione vegan ok. Quando l'ho assaggiata mi sono illuminata, sapore molto simile e anche meglio!
L'ingrediente più importante di una cucina vegan è la mente aperta, uno spirito di problem solving creativo, la voglia di sperimentare, una visione positiva delle proprie possibilità e poi...la farina di ceci!



Ingredienti:
200 g. di farina di ceci 
3 bicchieri scarsi di acqua
300-400 g. di spinaci già scottati
2 cipollotti rossi
1/2 cucchiaino di aglio in polvere
1/2 cucchiaino di curcuma
1 cucchiaino di paparika dolce
sale, pepe nero, olio evo qb
veg parmigiano facoltativo
(in alternativa poco pangrattato)
per 2-3 persone

Mescolare la farina di ceci con l'acqua, regolatevi per ottenere una pastella un pò più densa di quella per le crespelle. Lasciar riposare coperto per quanto riuscite, anche molte ore, io l'ho preparata la mattina presto per il pranzo (il procedimento è quello per una farinata di ceci, ma la pastella è meno liquida, esattamente quella per la farifrittata).
Nel frattempo affettare due cipllotti, stufare brevemente con un filo d'olio e un goccio di acqua, aggiungere gli spinaci ben scolati e grossolanamente tritati, far asciugare qualche minuti a fuoco vivace. Spegnere e aggiungere una manciatina di veg parmigiano, o poco pangrattato, sempre per assorbire un pò di liquidi.
Ungere una teglia di medie dimensioni, distribuire uniformemente gli spianci. Aggiungere alla pastella le spezie e il sale, mescolare e versare sopra agli spinaci. Terminare con una leggera spolverata di veg parmigiano e l'ultimo cipollotto affettato a velo e distibuito sullo sformato.
Infornare a 200° per una ventina di minuti, e altri 20 a 170-150°. Far intiepidire fuori dal forno e tagliare.

martedì 16 aprile 2013

Crostata integrale all'arancia e zenzero

Finalmente mi è riuscita una frolla vegan ottima, sbriciolosa e dolce al punto giusto, non sapete come ne ero soddisfatta dato che si tratta della terza prova. La farina integrale è quella che mi ha dato più soddisfazione, mentre con la farina bianca trovo che il gusto sia un pò 'piatto', anche perchè io cerco di limitare molto lo zucchero. Volevo seguire le dosi della ricetta di Montersino (ovvero 250 g. di farina bianca di farro) io invece ho usato l'integrale di grano tenero e ho pensato che un pò di fecola per aiutare a legare il composto non ci stesse male, poi ho scoperto che la farina integrale (almeno quella che stavo usando io) non assorbiva adeguatamente la dose di liquidi prevista e quindi pesandola a poco a poco ho aggiunto un pò di farina bianca. Ho riportato gli ingredienti con precisione, la mancanza di latticini e uova non è un errore! Finalmente una frolla buonissima che non mi fa mancare quella che abbiamo sempre fatto in casa con burro e uova, si questa è un pò meno grassa e zuccherina ma lo trovo un valore aggiunto che esalta la farcitura, che sia marmellata o altro.
Questa torta la dedico la giornale 'Scelte di gusto', dato che sono tra gli 'cher eletti' in gara per l'ultima sfida. Cosa rappresenta una scelta di gusto meglio di una decisione etica e responsabile di eliminare qualsiasi ingrediente di origine animale senza rinunciare a tanto gusto e senza rinunciare alla bellezza che di una fetta di torta.


Ingredienti:
200 g. di farina integrale grano tenero bio
45 g. di farina tipo 0 bio
40 g. di fecola di patate
125 g. di zucchero integrale di canna
60 ml di acqua calda
70 ml di olio di oliva delicato o olio di semi
1/2 bustina scarsa di lievito per dolci
pizzico di sale
pezzettino di zenzero gratuggiato
(altrimenti della scorza di agrumi bio)
marmallata di arancia qb
tortiera da 24 cm di diametro

Scaldare l'acqua e versarla sullo zucchero che, se è davvero integrale di canna, sarà molto irregolare e granuloso (la prima volta non l'ho sciolto a parte con acqua calda e si vedevano i cristallini di zucchero nella frolla). Unire l'olio e lo zenzero tritato.
A parte mescolare le farine, il sale e il lievito. Versare i liquidi sulla farina e impastare quanto basta per ottenere un morbido panetto omogeneo da far riposare in frigor.
Dopo almeno un oretta prendere la pasta, immargarinare o rivestire di carta forno la tortiera (io carta forno) usare poco più di metà pasta per stendere il cerchio della base, farcire con marmellata a piacere e procedere con le decorazioni e il bordo.
Infornare a 180° per 35-40 minuti.

Con questa ricetta partecipo alla sfida finale del contest di Pecorella di Marzapane con Scelte di gusto


lunedì 15 aprile 2013

Spaghetti al ragù bianco con zafferano e mandorle

Per questo post avevo in mente una bella pagnotta di pane bianco, il pane cafone con la pasta madre che ho fatto questo finesettimana, una pagnotta bellissima, ma mi sono resa conto ora (quando ne è rimasto solo un ultimo pezzettino) che non ho fatto le foto! La rifarò con piacere la prossima domenica...quando il contest sarà concluso, mancano solo due giorni per le ultime ricette!!!
Per oggi un bel primo piatto/piatto unico, ultimamente faccio pochi dolci, un ragù bianco a base di fiocchi di soia, insaporiti con scalogno, zafferano, uvetta passa e mandorle...ha superato a pieni voti l'assaggio del compagno di vita onnivoro che l'ha reputato saporitissimo e particolare. Mi sono ispirata a questa ricetta di Dani, che ho replicato quasi in tutto e per tutto, salvo il fatto di veganizzarla con la soia e di aggiungere il tocco lievemente agrodolce dell'uvetta passa.
Questo genere di piatti con la soia non sono certo miei alimenti abituali, il ritmo con cui posto ricette è rallentato visto che spesso mangio in modo molto semplice: legumi conditi, piatti di riso integrale con verdure, pasti di sola frutta e ortaggi. E spesso sento la necessità di semplificare ancora di più, ingredienti il più possibile crudi, integri e poco trattati, controllo dei grassi...non faccio ricette 'da blog' molto spesso perchè mi concentro maggiormente sul bilanciare la dieta pittosto che sul elaborare le ricette.
Inoltre la soia non è qualcosa che un vegano dovrebbe considerare ingrediente di cui non si può fare a meno, più che altro si tratta di uno sfizio, per farsi ogni tanto qualcosa un pò diverso dal solito, variare un pò i sapori...ma un prodotto così elaborato e 'lontano dalla fonte' fatto appositamente per imitare la carne fa pensare che i vegani siano persone sempre alle prese con la mancanza della carne e alla ricerca dei suoi surrogati, ma lo giuro, la mancanza della carne non l'ho mai sentita e non ho la nostalgia di un ragù di carne, mi faccio un sugo alle verdure, classicamente parte della dieta mediterranea...ultimamente ho letto una frase che mi ha colpito molto sulla dieta vegana, che è fatta dalla conquista dell'indipendenza da cibi e cotture che non fanno bene...una conquista di un'alimentazione migliore, una crescita, non una mancanza...

   
Ingredienti:
200g. di spaghetti
100 g. di fiocchi di soia secchi
2 scalogni
1 manciatina di uvetta
1 manciatina di mandorle spellate
1 cucchiaio scarso di farina di ceci
1/3 di bicchiere di vino bianco
1 bustina di zafferano
olio evo, pepe e veg parmigiano
brodo vegetale
per due

Buttare la soia in brodo bollente per farla reidratare (10 minuti più 10 a fuoco spento) passati i 20 minuti scolare bene.
In una padella capiente soffriggere gli scalogno con poco olio, aggiungere le uvette e la soia, sfumare con il vino e aggiungere il cucchiaio di farina vendo cura di scioglierlo bene insieme ai liquidi, far asciugare lentamente il ragù in modo che la soia assorba i sapori. 
Nel frattempo cuocere gli spaghetti, scolare e far saltare in padella con il condimento aggiungendo una lieve spolverata di pepe e veg parmigiano (facoltativo). Inpiattare con aggiunta di mandorle grossolanamente tritate la coltello, precedentemente tostate qualche istante.

Con questa ricetta partecipo al Vegetal Monday organizzato dalla Cucina ella Capra




lunedì 8 aprile 2013

Kamut al pesto di lattuga e noci brasiliane con sale rosa

Il dolce l'ho già postato ieri, non vedevo l'ora di postare quelle belle treccine dolci che stamattina mi sono mangiata con dentro un velo di marmellata di arancia, il modo migliore per iniziare la settimana (la dieta da domani!).
Adesso vi lascio una ricettina salata, un pesto fresco e particolare per condire i cereali (o quello che si preferisce, forse con la pasta perde un pò), così posso partecipare al Vegetal Monday organizzato dalla Cucina ella Capra, anche se ormai è diventato vegetale ogni mio pasto, non mi ero ancora imposta di non comprare più uova o latticini, avevo deciso solo di diventare vegetariana, di fare il primo passo anche se incompleto e cambiare a piccoli passi le mie abitudini, ma alla fine uova e latticini nel carrello mi è passata la voglia di metterli (per ora sto bene così), una volta presa una certa consapevolezza delle ragioni per divetare vegan è difficile ignorare.
Mi sono sognata di notte un pesto un pò insolito per condire i cereali e poi l'ho fatto davvero, provare non mi costava nulla e commestibile sarebbe stato e devo dire che ci è piaciuto! Un sapore molto estivo anche se qui è di nuovo tutto grigio, sigh...comunque vi lascio questa idea e il sole prima o poi arriverà per restare un pò di più :(




Ingredienti:
200 g. di lattuga iceberg pulita (la parte più verde)
65 g. di noci brasiliane equo solidali
2 piccoli spicchi di aglio
1 cucchiaio colmo di thaina
1 cucchiaio di olio di semi di mais
tofu a piacere
grano kamut o altro cereale

Mentre i cereali cuociono in acqua salata e bollente preparare il pesto. Molto semplicemente pulire l'insalata, la parte più verde e non le coste bianche, spezzettare e  mettere in un recipiente alto e aggiungere il resto degli ingredienti, frullare con minipimer aggiungendo un filo d'olio per aiutarsi se serve (anche se l'insalata è già molto ricca di acque e non dovrebbe servire). In un padellino rosolare il tofu a cubetti con un filo d'olio, sale e pepe.
Mescolare i cereali scolati con il pesto fresco, aggiungere il tofu caldo e servire.

Con questa ricetta partecipo al Vegetal Monday organizzato dalla Cucina ella Capra


domenica 7 aprile 2013

Treccine soffici alla pera e zenzero

Che bello questo finesettimana, finalmente mi sono goduta una bellissima aria di primavera: lunghe passeggiate al sole con i miei cani, le finestre aperte e l'aria fresca in casa, il sole fino a sera tardi...piccole cose che mi rendono felice. Ho 'sfornato' tante cose e inizio a postarvi quella che mi ha dato più soddisfazione. La pasta madre è ogni volta qualcosa di simile a una magia, ogni settimana più forte, piccoli particolari nell'odore e nella consistenza che cambiano e la lievitazione sempre più perfetta. Almeno una volta a settimana, tassativamente, me ne prendo cura: tolgo dal frigor, rinfresco e penso a cosa fare con un pezzettino di questo lievito speciale.
Questa volta mi sono lasciata ispirare da queste magnifiche treccine super soffici: le ho viste da Cristina e da Giovanni. Ma io avevo due necessità: veganizzare la ricetta e usare la mia pasta madre (mica che se mi vede usare un altro lievito si offende e poi il rapporto si incrina!). Così le uova sono diventate pera frullata e ho affiancato l'aroma particolare dello zenzero che con la pera sta benissimo. Sofficissime e buonissime, d'altronde Lei non mi delude mai! Conferma definitiva che la mia madre ora è bella matura e pronta a supportarmi in ogni lievitato anche i più morbidi, soffici, delicati e leggeri come sono queste belle treccine.
Domenica pomeriggio mi sono dedicata anche ai miei primi vasi di orto sul balcone, ho iniziato con cose semplici perchè è noto ai più il mio pollice tutt'altro che verde, ma quest'anno mi sento più vicina alla natura e ci riprovo. Ho preso piantine a prova di principiante, tra le aromatiche alloro e rosmarino, noti per essere i più resistenti, e poi qualche piantina di pomodorini ciliegini, mi ricordavo che nel mio orto d'infanzia sono sempre cresciuti con facilità.


Ingredienti:
250 g. di farina Manitoba
40 g. di fecola di patate
115 ml di latte di soia alla vaniglia
 2 cucchiai colmi di zucchero semolato bianco
80 g. di pera matura (peso da pulita)
50 g. di margarina
90 g. di pasta madre rinfrescata da poche ore
un pezzettino di zenzero grattuggiato
poco latte di soia e zucchero di canna per la finitura

Sciogliere la pasta madre nel latte tiepido insieme allo zucchero aiutandosi con una forchetta. Quando il lievito è completamente diluito nell'acqua aggiungere lo zenzero grattuggiato (non ho pesato ma più o meno il volume della scorza di un limone abbondante), aggiungere anche la pera frullata insieme alla margarina fusa e subito dopo le farine. Iniziare ad impastare e continuare per una decina di minuti in modo che la manitoba assorba i liquidi, l'impasto rimane molto morbido e leggermente appiccicoso (ma solo leggermente). Infarinare la pasta e riporre a lievitare, coperta con canovaccio nel forno spento.
Quando la palla ha raddoppiato il suo volume (la mia ha impiegato più di quattro ore ma dipende dalla forza della vostra madre) dividere in quattro parti e poi dividere ognuna di queste in tre pezzetti. Formare tre salsicciotti/bastoncini lunghi e intrecciare tra loro, si ottengono quattro treccine.
Riporre in teglia con carta forno ben distanziate (io ho usato un grossa teglia più uno stampo da plumcake). Riporre di nuovo in forno spento a lievitare, quando hanno quasi raddoppiato il volume spennelare con poco latte  e spolverare con qualche pizzico di zucchero di canna o granella.
Infornare a 180° per 25 minuti.


giovedì 4 aprile 2013

Penne zucchine e zenzero con veg parmigiano

Anche in questo post condivido un'alternativa vegana ad un'alimento che si potrebbe ritenere una di quelle cose che ci sono sempre in frigor, con mille usi in cucina, simbolo di italianità e difficile da eliminare dalla lista della spesa: il formaggio grattuggiato. Anche per questo ho sperimentato una simil preparazione che secondo me, che non amo particolarmente il grana, è persino più buona.
Ho trovato questa ricetta in giro per il web con i nomi di 'finto parmigiano' o 'parmigiano vegan', non è parmigiano, non si può dire che i nomi siano adeguati...ma il bello di questo composto sbricioloso e leggermente umido è che assolve alla perfezione la stessa funzionalità di un grana, dona salinità e molto gusto, è leggermente umido per via degli olii rilasciati dai semi e dalle mandorle tritate, è decisamente più salutare e si può usare per tutte le ricette in cui in passato avrei messo del formaggio grattuggiato. Non aspettatevi proprio il grana padano, non è di magia che stiamo parlando, è ovvio che il sapore non è identico.
Questo simil parmigiano è composto per il 50% di lievito alimentare in scaglie (si tratta di lievito di birra essicato che non è più in grado di fermentare), è un ottimo integratore alimentare perchè fonte ricchissima di proteine, vitamine del gruppo B, fibre e minerali. Anche se non è una fonte affidabile per la problematica B12. Già da solo è un condimento saporito alternativo ai latticini, tritato con mandorle, erbe, sali o altri aromi diventa il massimo. Io l'ho metto anche nell'insalata, in questo caso l'ho usato per una pasta con zucchine e zenzero.
Oggi ho vissuto attimi di terrore perchè il mio cane purtroppo ha addentato un piccolo riccio, mentre la piccola rispetta i no ed è facilissimo farle mollare la presa, con lui è un disastro, serra di più i denti e non c'è verso (ho provato in mille modi e con mille distrazioni diverse, ma lui lo sa e tiene duro!) solo che questa volta invece che spazzatura o un animale già morto c'era un riccino vivo e spaventato e io per la paura di vedere sangue stavo impazzendo. Non so bene come sono riuscita a farglielo sputare. E lui ciccino è rotolato sul maciapiede ed è rimasto immobile, lì dove si è fermato. Prima e dopo le ore di lavoro sono andata a controllare, si è spostato nell'erba li vicino, sembra che non sia ferito ma cammina poco e lentamente, gli ho lasciato pezzettini di verdura e frutta...e mi sento tremendamente in colpa! Non so nemmeno capire se è grave o meno. Quando sono tornata con la mela si è fatto accarezzare il musetto e l'ha annusata dalla mia mano, è proprio vero che gli animali sono sorprendenti (non solo i cani sono speciali).


Ingredienti:
200 g. di penne integrali
3 o 4 zucchine
1 pezzettino di zenzero fresco
1 scalogno
1 tazzina di vino bianco

per il veg parmigiano
50 g. di lievito alimentare in scaglie
50 g. di mandorle spellate
2 cucchiai colmi di semi di lino
2 cucchiai colmi di semi di sesamo
1/2 cucchiaino di sale

Per il finto parmigiano unire tutti gli ingredienti e tritare il tutto quanto basta per ottenere un composto omogeneo e granuloso.
Tagliare le zucchine a metà per il lungo e poi a mezze rondelle sottilissime. Soffriggere lo scalgono tritato per un paio di minuti con un goccio di acqua. Aggiungere le zucchine, sfumare con il vino e cuocere per una decina di minuti. Dopo cinque minuti aggiungere lo zenzero grattuggiato.  Intanto buttare le penne in acqua bollente e salata. Scolare, saltare con il condimento e un cucchiaio di veg parmigiano.




mercoledì 3 aprile 2013

Chili con 'carne'

No, non sono impazzita, mi piaceva solo dare questo titolo al post. Ovviamente la sostanza pricipale di questo chili sono i fiocchi di soia e i fagioli rossi. Tanto pomodoro, cipolla e peperoncino. In fin dei conti il titolo ci sta, è inutile far finta di nulla, la soia disidrata in fiocchi ha come una delle sue funzioni quella di imitare la carne macinata e permettere di cucinare le solite ricette che la prevedevano. Si, la soia è anche un utile fonte proteica e il fatto di variarne le forme consente maggiore creatività in cucina.
Quello che può causare una sensazione di mancanza non è tanto il fatto di non poter usare la carne (vi giuro che dopo un paio di mesi che non la mangio la mia mente le ha assegnato una categoria tutta a parte, differente dalla categoria 'cibo' e l'idea di cucinare qualcosa intriso di sangue e un tempo stato vivo mi disgusta) a mancare è solo l'abitudine di cucinare una certa pietanza, quello che si cerca realmente è il senso di sicurezza che da un'abitudine, non ci si aspetta realmente un sapore che a questo punto non so nemmeno quanto mi piacerebbe riassaggiare.
Trovo la soia disidratata, in fiocchi o bocconcini utilissima da tenere in dispensa, così se mi capita la voglia di fare qualcosa di molto simile ad un ragù, ad una polpetta di carne, ad uno spezzatino o simili basta reidratarla e insaporirla a dovere e in poche mosse mi ritrovo a cucinare le mie ricette abituali. Il chili con la macinata e i fagioli era tra le ricette che qualche volta mi facevo nel finesettimana, la sera davanti alla tv, con le tortilla e una birretta. E la filosofia 'non rinunciare a nulla ma trova la tua alternativa' funziona sempre alla grande senza sofferenze, basta aver voglia di sperimentare tutto! Anche il seitan tritato è l'ideale (perfetto per gli spezzatini), ma essendo ricco di glutine bisogna limitarne il consumo, l'ideale è un'unica volta a settimana, e qui entra in soccorso la soia. Non è una necessità, questo piatto è buonissimo anche di soli fagioli (un mix di fagioli piccoli e più grossi, che in parte si sfaldano in parte rimangono compatti). Si tratta solo di un capriccio, per usare una metafora come quando si smette di fumare ma si tengono in tasca le cicche o la sigaretta finta, è solo la tendenza a non abbandonare le abitudini...


Ingredienti:
1 grossa cipolla dorata ( o 2 piccole)
1 peperoncino rosso (anche due a seconda della sopportazione del piccante)
1 cucchiaino di paprika dolce
1 cucchiaino raso di aglio in polvere
1/2 peperone rosso
2 bicchieri di passata di pomodoro
60 g. di fiocchi di soia disidratati
200 g. di fagioli rossi già cotti
1 cucchiaio di salsa di soia
sale, olio evo e acqua qb
tortilla per servire

Per reidratare la soia portare a bollore acqua abbondante con aggiunta di poca salsa di soia, versare i fiocchi e far bollire per 10 minuti. Spegnere il fuoco e far riposare nell'acqua calda fino a intiepidirsi (almeno una mezz'ora durante la quale la soia continua ad assorbire acqua arrivando a triplicare il suo volume iniziale).
Nel frattempo tritare finemente cipolla e peperoncino, soffirggere in olio evo con un goccio di acqua fino a quando la cipolla diventa trasparente. Aggiungere il peperone tagliato a cubetti. Dopo qualche minuto aggiungere la soia e far insaporire qualche istante. Aggiungere la passata e il resto degli aromi, salare quanto basta e far cuocere a fuoco dolce una ventina di minuti. Gli ultimi 5 minuti aggiungere i fagioli.

Piccola nota sulla soia secca...non fatevi intimorire dal suo odore da secca (non vi dico a cosa assomiglia ma non è esattamente piacevole) perchè durante la cottura perde completamente il suo odore e prende sapore e profumo dalle cose con cui la cucinate.

martedì 2 aprile 2013

Muffin doppio cioccolato, mela e latte di mandorla

Ormai era  più di una settimana che una inspiegabile sveglia biologica mi faceva aprire gli occhi alle 5:20 precise, a volte 5:17, a volte un minuto di più...una disdetta perchè poi io mi sento già attiva e non chiudo più occhio, mi obbligo a stare stesa almeno fino alle 6, ma poi non resito e mi alzo. Fortuna che non mi sento sola perchè i miei cagnolini, con qualche sbadiglio (amoriii) mi vengono a salutare e mi fanno compagnia, anche se non mi seguono per tutta la casa come al solito, mi guardano comodi dai loro cuscini dove tornano subito dopo avermi dato il buongiorno. In questi casi, dopo aver coccolato i cani a turno per un pò, mi metto sempre a fare cose utili: rinfrescare la madre e impastare il pane, dedicarmi ai muffin per la colazione. Negli ultimi giorni mi sono riposata un pò meglio per fortuna!
Ormai i miei muffin non prevedono uova o latte animale, non pensate che li abbia dimenticati negli ingredienti. Ho sfruttato di nuovo la ricetta di questa fantastica torta e con qualche modifica ne ho fatto del muffin al doppio cioccolato da colazione dei campioni! Non hanno un bellissimo aspetto di classici muffin al cioccolato americani?!
Anche questi muffin li dedico a simona, per il suo contest.
Per pasquetta ho fatto una crostata con ganache la cioccolato fondente (perfettamente vegana) e vi dico che può venire buonissima, la mia era da perfezionare in qualche aspetto e quindi non la posso postare: ripieno golosissimo ma frolla da aromatizzare meglio. Ma che soddisfazione vedere che piano piano riescio a veganizzare ogni cosa con successo! Non vedo l'ora del prossimo sabato per simentarmi in una nuova crostata! Baci e buona settimana!



Ingredienti:
200 g. di farina 00
100 g. di zucchero
25 g. di cacao amaro
  1/2 bustina di lievito chimico
1 cucchiaino raso di bicarbonato
200 ml di latte di mandorle (dolce)
1/2 bicchiere di olio di semi di mais
1 mela golden di medie dimensioni
80 g. di cioccolato fondente tritato
stampo da 12 muffin

Mescolare i primi 5 ingredienti secchi.Versare sopra agli ingredienti secchi latte e olio, e mescolare brevemente, quanto basta per amalgamare. Aggiungere il cioccolato tagliato a piccoli cubetti (un pò più grossi delle classiche gocce di cioccolato) e la mela a cubetti.
Dividere nei pirottini e infornare a 190° per 25 minuti.

Con questa ricetta partecipo al contest della carissima Simona di Love Cooking ...