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domenica 29 aprile 2012

Scones alla mortadella e veg al farro pomodoro basilico

Questi tipici paninetti scozzezi non si usano solo dolci, sono molto diffusi anche quelli salati.
Ho già scritto di come mi abbiano fatto impazzire quelli alle uvette, non potevo non fare qualche esperimento salato!
Questi paninetti sono una scoperta, sia perchè li trovo divertenti da fare e veloci, nella categoria minimo sforzo massimo rendimento; inoltre io adoro quelle ricette in cui ti ritrovi un impasto che si può variare con tutto quello che desideri, che si può improvvisare con quello che si trova in casa al momento o cercando ingredienti sfiziosi, le possibilità sono illimitate ...
Appena ho assaggiato i sultan scones (ricetta qui) ho pensato all'istante che il sapore era un pò dolce e un pò salato, bastava togliere lo zucchero e sarebbe stato un perfetto stuzzucchino per aperitivo, finger food, picnic e simili; ho promesso quindi al mio ragazzo che li avrebbe visti presto arricchiti con uno dei suoi salumi e uno dei suoi formaggi preferiti.
Poi sono stata invitata a pranzo dai miei e mio fratello da poco è vegetariano convinto (fra parentesi la trovo una cosa giusta e lo ammiro molto, io non ho ancora rinuciato a cheese burger e pollo arrosto), quindi ho pensato subito ad una variante senza salumi: i pomodori secchi, il basilico fresco e la farina di farro mi sembravano degli accostamenti azzeccati. Ecco i risultati!

SCONES CON MORTADELLA E FORMAGGIO


Ingredienti:
250 g. di farina - 55 g. di burro - 100 ml di latte - 2 cucchiai di grana
60 g. di mortadella (o altro salume) - 30 g. di caciotta (o altro formaggio)
1 cucchiaino raso di sale - 1/2 bustina di lievito per il salato - pepe qb
mezzo uovo sbattutto per spennellare
Per circa 20 scones piccoli

Mettiamoci all'opera:
Mescolare la farina con lievito, sale, grana e pepe; incorporare il burro ammorbidito a fiocchetti con la punta delle dita fino ad ottenere un composto granuloso.
A questo punto aggiungere la mortadella a pezzettini e il fomaggio grattuggiato, mescolare alla farina.
Aggiungere il latte mescolando con una forchetta, terminare impastando brevemente a mano, il composto rimane leggermente appiccicoso ma va benissimo così.
Spostare su un piano infarinato, stendere con il mattarello ad altezza 1,5 cm circa e tagliare i cerchietti (io ho usato un ring molto piccolo, circa 5 cm di diametro ma sipossono fare ache più grossi).
Spostare sulla carta forno, non è necessario distanziarli molto.
Spennellare con l'uovo sbattutto, decorare con qualche semino di sesamo e infornare a 200° per 12/13 minuti.


SCONES VEGETARIANI AL FARRO, POMODORI SECCHI E BASILICO


Ingredienti:
100 g. di farina bianca - 150 g. farina di farro - 55 g. di burro - 100 ml di latte
40 g. di pomodori secchi - 45 g. di caciotta (o altro formaggio) - 1 pizzico di sale
1 ciuffetto di basilico fresco - 1/2 bustina di lievito per il salato - pepe qb
mezzo uovo sbattutto per spennellare
Per circa 20 scones piccoli

Mettiamoci all'opera:
Tritare i pomodori e il basilico e riporre in una ciotola, coprire con il latte e far riposare una mezz'ora per far rinvenire i pomodori e aromatizzare il latte (che poi userete per l'impasto).
Mescolare la farina con lievito, sale e pepe; incorporare il burro per ottenere un composto granuloso.
Aggiungere i pomodori e il basilico strizzati e il fomaggio grattuggiato, mescolare alla farina.
Aggiungere il latte e impastare. Spostare sul piano infarinato, stendere e tagliare i cerchietti.
Spennellare con l'uovo sbattutto, e infornare a 200° per 12/13 minuti.

Con queste due ricette desidero partecipare al contest di Giovanni di Peccato di gola (tra parentesi blog che segnalo perchè merita), il contest è in tema picnic...


 e di nuovo al contest di contest di VaNe di pasticciando tra i fornelli.


sabato 28 aprile 2012

Cous cous saporito alla Ramsay, più o meno

Poco da dire, ma vi lascio una ricetta di cous cous veramente saporito, adatta per far amare il cous cous anche a chi arriccia un pò il naso (il mio convivente per dirne giusto uno!).
Sono certa di aver visto da qualche parte una ricetta molto simile ed era stata attribuita a Gordon Ramsay, prevedeva degli ingredienti più particolari: aggiunta di cumino, coriandolo in sostituzione del prezzemolo, della menta tritata. Vedete voi!



Ingredienti:
300 g. di cous cous - 180 g. di salsiccia piccate e speziata -1 cipollotto
2 scalogni piccoli - 200 g. di fave - 100 g. di piselli
1 manciatina di prezzemolo tritato - 1 cucchiaio di paprika
sale e olio d'oliva qb
Dosi per tre o quattro persone.

Mettiamoci all'opera:
Affettare sottilmente scalogni e cipollotto, rosolare in un filo d'olio, aggiungere salsiccia sbriciolata, fave e piselli, mescolare il tutto con la paprika e il prezzemolo, coprire e far cuocere per una decina di minuti, aggiungere qualche cucchiaio di acqua o brodo se serve, aggiustare di sale.
Scaldare 480 ml d'acqua, salare leggermente a aspettare che sfiori il bollore. Versare il cous cous in una ciotola e aggiungere 2 cucchiai d'olio, mescolare bene, aggiungere l'aqua calda, coprire e aspettare 8 minuti.
Sgranare con una forchetta e mescolare insieme al condimento.


venerdì 27 aprile 2012

Scones alle uvette, my first time

Sera tardissimo, quasi mezzanotte, appena finito il turno di lavoro ma non sono stanca perchè mi sto pregustando la giornata libera di domani, stranamente sento che ho energie da vendere, quindi, cosa mai posso mettermi a fare ... infornare! é da tanto che mi girano per la testa gli scones, la  ricetta è sileziosa (nulla da tritare, montare con le fruste e simili) è rilassante: l'impasto soffice e vellutato, perfetto da maneggiare, distensivo affondare il cerchietto nella pasta, reimpastare e affondare di nuovo. Una volta infornati il profumo che aleggia nell'aria sa di pane e di latte, appena dolce ma non troppo, dormirei con quel profumo.
Un esempio di ricetta i cui pochi semplici ingredienti si trasformano in qualcosa di davvero unico, non fatevi inganare dalla loro apparente semplicità, sono speciali.


Ingredienti:
250 g. di farina - 55 g. di burro - 1 cucchiaio di zucchero
140 ml di latte - 70 g. di uva passa - 1 piccolo uovo 
1 cucchiaino di lievito - mezzo cucchiaino di sale
per circa 20 scones piccoli

Mettiamoci all'opera:
Mescolare farina, lievito, zucchero e sale. Aggiugere il burro ammorbidito a fiocchetti, con la punta delle dita incorporare bene alla farina. Unire anche le uvette.
Versare il latte al centro e con una forchetta iniziare ad amalgamare alla farina. Impastare velocemete con le mani per ottenere un impasto maneggiabile.
Stendere, altezza di circa 2-3 cm, tagliare dei cerchietti del diamentro di 3-4 cm circa. Spostare sulla carta forno, poco distati tra loro, e spennellare con l'uovo sbattutto.
Infornare a 200° per 12-13 minuti.



La ricetta è una garanzia, l'ho presa dal cavoletto di bruxelles, che a sua volta attinge dal ricettario di Rose Bakery.

giovedì 26 aprile 2012

Piadipizza ai 4 formaggi

La pizza in questo modo la faccio spesso, spero vivamente che per alcune/i di voi sia una novità perchè così vi passo una bella idea, cosa che comunque ho visto in diversi pub e quindi abbastanza diffusa.
Ho pensato di farne un post in vista del contest di VaNe di pasticciando tra i fornelli.
Il tema è davvero simpatico: lo spuntino di mezzanotte! quindi si tratta di quelle ricette veloci, che si possono ache improvvisare su due piedi con quello che c'è in casa, che non siano "rumorose da preparare" ... insomma che ti puoi mettere a fare in pochi minuti nel cuore della notte! La mia mente golosa è stranamente salpata per orizzonti salati, non so perchè ma per me lo spuntino di mezza notte non può essere dolce! Forse perchè se mangi a mezzanotte hai proprio una fame che non ci vedi più?! io se sono affamata devo iniziare per forza dal salato e i dolci mi piacciono da gustare quando non si sta proprio morendo di fame.
Fortunatamente la mia pizza preferita è molto incline all'improvvisazione: i quattro formaggi, ma nel senso che mi piace mischiare i formaggi che capitano in frigo, tutti quelli che riesco a trovare, aggiungo un velo di pomodoro, qualche fiocchetto di pesto e sono felice!
Le piadine sono quelle piccole, un pò troppo alte e compatte (che in genere non guardo di striscio se è una piadina la cosa che devo preparare), quelle col diamentro di 10 o poco più se ci siamo intesi...



Ingredienti:

4 piadine formato piccolo - 4 cucchiai di passata di pomodoro
1 mozzarella - 40 g. di scamorza - 30 g. di ricotta - grana qb
2 cucchiaini di pesto - sale, origano, olio d'oliva qb
Per due. Gli ingredienti sono improvvisati, le dosi solo indicative.

Mettiamoci all'opera:
Molto semplicemente posizionare le piadine sulla leccarda del forno e sporcare appena la superficie di pomodoro. Aggiungere i formaggi a dadini, la ricotta a fiocchetti e una spolverata di grana.
Condire con pizzico di sale, poco origano (che per me deve esserci sempre, io e l'origano siamo una cosa sola) e magari giusto un filo d'olio.
Infornare a 200° per poco più di 5 minuti. I formaggi si sciolgono e iniziano appena a dorare.

Con questa ricetta partecipo al contest di VaNe di pasticciando tra i fornelli.

martedì 24 aprile 2012

Risotto con asparagi e salsiccia alla birra

Prima il diluvio e poi il sole, meglio così! certo è un sole pallido e abbastanza incerto, e quindi è incerto anche il mio umore ... ovviamente quando il tempo non è bello mi tiro su infornando qualcosa (ho notato conoscendo tante/i di voi che è una pratica molto comune da blogger! quindi la mia non è una patologia grave), ora nel mio forno c'è una torta di ricotta e cioccolato che dev'essere super, ma di questa vi parlerò prossimamente, soprattutto dopo l'assaggio.
Oggi segno su questo mio diario la ricetta di un risotto, un semplice risotto agli asparagi e salsiccia sfumato con la birra, io l'ho adorato, buonissimo e da rifare!
Mi è successo, maledetta la mia distrazione, che ho dimenticato le punte delgi asparagi sul tagliere (volevo metterle nel riso 5 minuti prima di terminare la cottura). Mancano due minuti, sto per spegnere il riso e mannaggia, eccole li! ancora sul tagliere! Ma è accettabile una dimenticanza del genere?!
Alla fine le ho messe subito in un padellino con una noce di burro e due spicchi d'aglio, le ho fatte saltare per poco e le ho lasciate croccanti. Ho fatto una scoperta! Stavano benissimo sul riso, perchè contrastavano come consistenza e come sapore con il riso e il resto degli altri asparagi, gli asparagi cotti con il riso diventano più "dolci", gli altri lievemente amarognoli e croccanti. Ho concluso che devo variare di più le cotture degli ingredienti quando faccio un risotto, tutto dentro e basta è limitativo!
Bando alle chiacchere!


Ingredienti:
350 g. circa di asparagi - 90 g. di salsiccia dolce - 190 g. di riso arborio
2 cipollotti bianchi - 1 bicchiere scarso di birra bionda
20 g. di burro- 20 g. di grana padano - 2 spicchi d'aglio interi
brodo vegetale, sale e pepe qb

Mettiamoci all'opera:
Preparare gli aspragi: dividere le punte dal gambo, eliminare la parte terminale più legnosa del gambo, tagliare i gambi in piccole rondelle.
Affettare i cipollotti e passare qualche istante in un filo d'olio. Aggiungere la salsiccia ben sbriciolata e le rondelle di asparagi, cuocere per un paio di minuti, aggiungere il riso a tostare insieme agli ingredienti.
Sfumare con la birra e aspettare che venga assorbità dal riso prima di aggiungere il brodo.
Aggiungere un emstolo di brodo per volta, fino a cottura ultimata.
Saltare le punte tenute da parte con 5g. di burro e 2 spicchi d'aglio, lievemente schiacciati con il palmo della mano sul tagliere. Dopo 4 minuti spegnere.
Quanto il riso è cotto spostare dal fuoco e mantecare con il restante burro e un paio di cucchiai di grana.
Impiattare insieme alle punte.

Anche con questo risotto desidero partecipare al contest di Ely chi non risotta in compagnia...

lunedì 23 aprile 2012

Antipasto di sushi all'occidentale

La presentazione non è quella che avevo in mente: primo non ho trovato il piatto che volevo, secondo la luce scarsa non è soccorsa in aiuto alle mie doti fotografiche. Ma bando alle imperfezioni!
L'idea che sta dietro a questo piatto mi sembra davvero giocosa e originale ... è anche buono ovviamente, altrimenti lungi da me farne un post!
Trattasi di un antipasto o finger food che imita il sushi. Protagonista è il riso.
La tecnica di preparazione è esattamente la stessa di uramaki e futomaki giapponesi, ma gli igredienti sono molto tradizionali ... niente pesce crudo o alga nori per intenderci!
Al posto dell'alga ho usato salumi, va bene qualsiasi salume a fette sottili e che sia saporito: bresaola, arrosto di tacchino, ma anche crudo o salame. Del salmone affumicato?! proverò...
Dentro l'involtino, al posto del pesce, ho farcito con formaggi cremosi, verdura a dadini, olive e simili. Ovviamente l'idea si presta a innumerevoli varianti e accostamenti.
In realtà chi mangia spesso al giapponese avrà notato, come me, che anche il sushi tradizionale può contenere philadelphia, cetriolo o frittata, e non c'è nulla di poco giapponese in questo! il sushi è più un modo tradizionale asiatico di fare polpettine di riso, colorate, precise, dalle forme armoniche e con la grande cura estetica per il cibo tipica del Giappone.
Io trovo che sia un modo grazioso e sfizioso per una specie di cena/aperitivo, accompagnato con un vino bianco. Anche per il lunedi sera no?! il lunedi è pesante per tutti e ci si può concedere un momento di rilassattezza con qualche vizio (io purtroppo molto di rado la sera mi ritrovo a casa con il mio ragazzo, ed escludo anche che chi ha bambini si possa concedere di questi vizi molto spesso, vale per chi può e quando può!!!)



































 Ingredienti:
100 g. di bresaola a fette sottili - 100 g. di arrosto di tacchino a fette
120. g. di philadelphia - 150 g. di zola cremoso-
2 coste di sedano - 12 olive nere denocciolate - 2 cipollotti rossi
300 g. di riso roma - 1 tazzina di aceto di mele - 1 cucchiaio di zucchero
sale e semi di sesamo qb
stuoietta di bambu e pellicola alimentare
Dosi per 3 persone più o meno.



































Mettiamoci all'opera:
Per la preparazione del riso.
Lavare il riso per due o tre volte, finoa  quando l'acqua risulta quasi traspoarente e non più bianca di amido, lasciare il riso a bagno in acqua fredda per 30 minuti. Spostare il riso nel pentolino.
Versare sul riso dell'acqua tiepida (il 120% circa del peso del riso) 360 ml e leggermente salata.
Coprire e far cuocere 10 minuti da quando si sente che bolle, spegnere e lasciare coperto per altri 10 minuti, così proseguo la cottura nel vapore. Nel frattempo scaldare lievemente l'aceto e aggiungere lo zucchero, mescolare per scioglierlo bene.
Scoprire il riso, irrorarlo con l'aceto e mescolare; fare in modo di tagliarre il riso con il cucchiaio di legno separando i chicchi senza schiacciarli. Mettere da parte e lasciare intiepidire coperto da un panno.

Per i ripieni.
Ho semplicemente amalgamato lo zola con le coste di sedano, pilite e tagliate in piccolissimi cubetti.
Il philadelphia con i cipollotti tritati e le olive tagliuzzate. Ottenendo due composti saporiti e cremosi.
Per la composizione delgi involtini.
Involtini con il salume all'esterno. Corpire la stuoietta con un rettangolo di pellicola (circa 5 cm per 10), stendere le fette di bresaola o tacchino leggermente sovrapposte. Prendere il riso (quasi freddo) e stenderlo sopra le fette formando un rettangolo alto meno di un centimetro. Al centro posizionare il ripieno, spalmare per tutta la lunghezza del rettangolo e iniziare ad avvolgere aiutandosi con la stuoietta. Bisogna prendere un pò di manualità (se del riso fuoriesce dalle estremità non fa nulla, l'importante è che il rotolo sia ben premuto).
Involtini son il riso allesterno. Stessa cosa, ma coprire prima il  rettangolo di pellicola con abbondante sesamo, coprire con lo strato di riso, poi appoggiare le fette di salume e infine il ripieno; avvolgere premendo con la stuoietta.

Con questa ricetta intendo partecipale al contest dedicato al riso della carissima Ely di Nella cucina di ely!

 Consiglio:
Io ho gradito consumare questo antipasto usando le bacchette e intingendo in un goccio da salsa di soia con punta di wasabi, ma non è una cosa necessaria per dare valore al piatto.
Ho accompagnato con un Pinot nero  e mi sembrava ci stesse benissimo, chi è più esperto mi consigli un vino nei commenti!!!


domenica 22 aprile 2012

Peanut butter cookies

Superdolcetto della domenica! Un pò tardi volendo farli per oggi, dico della domenica nel senso che in genere faccio un dolce ogni fine settimana e scrivo il post per la domenica, a seconda dei turni di lavoro lo preparo il venerdì o il sabato e cerco di non fare nessun'altro dolce in settimana. Poi spesso ne scappa un secondo perchè la settimana è lunga, soprattutto in quelle settimane che sembrano lunghissime ed inteminabili, eppure sono sempre fatte dallo stesso numero di giorni, mistero...
Vi lascio la ricetta per dei biscottini, secondo me, fantastici. Mentre scrivo mi rendo conto che sono finiti e mi viene già voglia di rifarli. I tre giorni successivi a quello in cui vengono sfornati il sapore migliora, diventa più deciso e si sentono di più le arachidi, mi sa che nella scatola di latta si possono conservare davvero molto a lungo. Io non sono stata in grado di sperimentarlo, sono troppo golosa ... poi in questo periodo non viene mai nessuno a trovarmi a cui offrire qualcosa, quindi per chi li tengo da parte?! alla fine uno qua, uno là, sono spariti in tre giorni ... adesso basta dolci per un pò! un pochino ...
Ovviamente bisogna avere un pò di passione per il burro d'arachidi, un alimento non so quanto consigliabile dal punto di vista della slaute! Io mi impongo di acquistarlo solo una volta all'anno, giuro che mi segno mentalmente il mese e l'anno successivo lo prendo poco prima o poco dopo quel mese lì. Lo stesso cerco di fare con la nutella, l'ho comprata durante le vacanze natalizie (confesso, due volte e non una) ho fatto rotolo, brownies, muffin e l'ho mangiata a colazione. Adesso mi sono imposta basta fino a novembre o dicembre prossimi. Bisogna darsi dei limiti per lasciare spazio a cose più sane ...

 














































 


Ingredienti:
100 g. di burro - 130 g. di burro d'arachidi - 200 g. zucchero di canna
1 uovo - 160 g. di farina - mezzo cucchiaino di bicarbonato
mezzi cucchiaino di lievito per dolci - pizzico di sale
75 g. di arachidi salate tostate

Mettiamoci all'opera:
Ttritare le arachidi nel mixer. Io ho preso le arachidi normali e le ho tostate in un padellino con due pizzichi di sale, altrimenti comprate quelle già salate.
Lavorare insieme il burro ammorbidito e il burro d'arachidi, mescolare con lo zucchero e aggiungere anche le arachidi.  Unire poi l'uovo.
Separatamente mescolare farina, lievito, bicarbonato e pizzico di sale. Incorporare al resto dell'impasto.
Riporre in frigor per almeno un'ora, anche un paio così è più facile da maneggiare.
Formare con l'impasto delle palline (3 cm circa) appoggiare sulla carta forno ben distanziate e infornare a 175° per 10 minuti. Far raffreddare completamente prima di spostare dalla carta forno.

La ricetta non l'ho sognata di notte per illuminazione culinaria, l'ho presa dal libro "Buon appettito america" di Laurel Evans, non ho ancora finito di provare tuttte le ricette ma non mi farò scappare nemmeno una pagina! tutte le ricette che ho provato fino ad ora sono perfette, favolose, precise ...

Nelle puntate precedenti avevo postato delle ricette che mi sembravani tutte da provare subito, nessuna mi ha deluso:
- dei fantastici brownies
- un buonissimo banana bread
- i suoi chocolate chips cookies
- e i classici della colazione, blueberry muffins


sabato 21 aprile 2012

Un nuovo premio portafortuna!

Inizio con una parentesi fuori tema (per amore della coerenza!): mi scuso per la recente istrionicità del mio blog che ha spesso cambiato sfondo, intestazione, poi di nuovo sfondo e poi ancora intestazione; è che io, nel segno del cancro, sono lunatica e non sonoa ancora convinta della mia veste grafica, le cose le cambio sempre mille volte prima di essere contenta e dopo mille volte vedo sempre quella imperfezione lì che non mi fa stare tranquilla...
Tornando al post, è dedicato a Cinzia del blog Pazza per il dolce che ha gentilmente pensato a me per questo premio così carino, grazieee!! L'ho già ringraziata, ma lo rifaccio ancora di cuore, è bello sapere di essere nei pensieri di altre food-blogger e essere stata considerata per un premio.
Scrivo con la speranza che questa coccinella mi porti vera fortuna e non mi faccia passare la passione per il mio angolino culinario. E che mi faccia, al contrario, crescere!

PREMIO BLOG PORTAFORUTNA
Le regole del premio sono:
-inserire il banner in bacheca
-citare tre cibi preferiti
- girare il premio ad altri 10 blog, augurando così buona fortuna!

Io sono una vera mangiona e identificare tre cipi preferiti è un pò irrealistico, lo devo ammettere, comunque direi: 
1 pane e dolci lievitati come la torta allo yogurt (si sono due, ho barato appositamente, concedetemelo!)
2 la ricotta in mille ricette
3 la zucca (quando è buona)

I 10 blog a cui giro il premio sono:


Sono tutti blog che ho scoperto da poco, alcuni da pochissimo, e che seguo con piacere. Oltre alle ricette sempre buone, originali, semplici o elaborate che siano, i  motivi sono diversi per ognuno: perchè i post raccontano sempre aneddoti divertenti, perchè i post fanno scoprire e imparare cose nuove, perchè vengono aggiornati spesso e perchè gli autori sono gentili e meritano un grande augurio! Vorrei continuare a sentirli e leggerli spesso!!!

venerdì 20 aprile 2012

Straccetti di tacchino alle mandorle e noccioline

Venerdì libero! Non mi capita tanto spesso e anche il mio compagno è a casa.
Per me è come un sabato o una domenica, dato che poi il finesettimana lavoro. Erano un paio di settimane che non pranzavo con il mio ragazzo, i nostri orari di lavoro sono terribili, io vado quando lui torna!
Questa ricetta la faccio da anni a noi piace molto, e la condivido con voi con immenso piacere!!!
Se vi capita la voglia di un secondo un pò particolare, in stile orientale ...
Poi è più versatile di quanto sembri. Primo si può fare con diverse carni, io ho sperimentato di persona pollo, tacchino e maiale. Secondo si può variare la frutta secca: solo mandorle, anacardi, un mix come questo ...






























Ingredienti:
400 g. di fesa di tacchino - 40 g. di arachidi - 20 g. di mandorle
1 cipolla dorata - 1 cucchiaino di zenzero - 3 cucchiai di salsa di soia
mezza tazzina di vino bianco, farina, olio d'arachidi qb
Dosi per due persone.

Mettiamoci all'opera:
Tagliare la cipolla in quattro e poi affettare a velo, soffriggere con un paio di cucchiai d'olio e lo zenzero in polvere (quello fresco è meglio, ma ha tutto un altro sapore, magari ridurre la dose).
Dopo qualche minuto aggiungere il tacchino: tagliare le fette di tacchino a striscette e infarinare leggermente. Far rosolare bene su tutti i lati.
Sfumare con pochissimo vino. Aggiungere 1 tazzina da caffè d'acqua e coprire.
Cuocere, abbassando il fuoco, per 15 minuti.
A parte tostare le mandorle e le arachidi, un paio di minuti.
Passati i 15 minuti aggiungere al tacchino 3 cucchiai di salsa di solia (niente sale) e la frutta secca.
Cuocere per un 5 minuti, finché i liquidi si sono ridotti.

giovedì 19 aprile 2012

Risotto alle fragole e erbette provenzali

Non so cosa mi sia successo ultimamente. Non ho mai nascosto la mia passione per i sapori nuovi, speziati, di altri paesi; in genere mi butto su qualunque novità piena di curiosità e senza particolari titubanze. Con il cibo si può viaggiare per il mondo, in un certo senso.
Però ci sono alcune cose che ho sempre dichiarato non avrei mai provato, perchè "non ci vedevo il senso" ... un esempio è proprio il risotto con le fragole, perchè usare le fragole con tutte le verdure che ci sono! Le fragole stanno bene nella macedonia, nei dolci, sulla crostata. Oppure il cacao e la frutta nei secondi, altra cosa che ho sempre dato per scontato non mi sarebbe mai venuta in mente di fare, perchè avrei dovuto: il cioccolato nella torta e il curry sul pollo, come se fosse l'ordine naturale delle cose.
Ultimamente ho superato qualunque remora in fatto di sperimentare sapori innovati, si vede che cucinando sempre io, ho spesso voglia di variare.
Così ho notato che avevo dele fragole mentalmente categorizzate già nel "dopopasto",  e che però senza uscire in cerca di ingredienti il mio risotto poteva assumere nuova forma, bastava poca elasticita mentale. Le fragole sono finite nel risotto. Una ricetta che penso di aver già provato a casa di mia zia (una bravissima cuoca) tanti anni fa. Non me lo ricordavo perchè ero piccola, comunque un sapore delicato, fresco ed equilibrato; non stonano per niente!
Consiglio di sfumare con un vino dolce.
Ma non è bellissimo a livello estetico un risotto rosa?!!

































Ingredienti:
200 g. di riso arborio superfino - 250 g. di fragole pulite - 1 scalogno
10 g. di burro - 20 g. di grana padano - mezzo bicchiere di vino bianco
1 cucchiaino raso erbe di provenza - olio, brodo vegetale, sale e pepe qb
Dosi per due persone.

Mettiamoci all'opera:
Tirtare lo scalogno e soffriggere in dua cucchiai d'olio. Aggiungere il riso e farlo tostare qualche istante.
Sfumare con il vino, appena evapora aggiungere un pò di brodo.
Aggiungere un mestolo di brodo alla volta fino a protare a cottura, 15 minuti circa.
Tagliare le fragole in piccoli dadini, aggiungere al riso quando arriva a metà cottura.
Due minuti prima di spegnere ho aggiunto qualche pizzico di pepe, e un mix di erbette secche che provengono dalla provenza: rosamrino, timo, lavanda ... me le porta sepsso mia zia dalla Francia, sono molto aromatiche, quasi come quelle fresche.
Gli aromi sono facoltativi, si possono variare.
Una volta cotto, spegnere, aggiungere burro e grana, mesolare bene  e lasciar riposare un paio di minuti prima di servire.

Consiglio:
In giro per il web quesro risotto tipicamente primacerilke imperversa in tutti i blog, ho trovato tante  varianti tutte da provare:
- con punte di asparagi, asparagi e fragole dovrebbero teoricamente accostarsi benissimo
- agrumato con scorza di limone
- sfumato con lo champagne, ecc...
Proverò una di queste varianti per una cenetta romantica, questo risotto è dolce e delicato, perfetto!

mercoledì 18 aprile 2012

Pomodori ripieni di cous cous


ADORO il cuscus, non so dire se sia la consistenza, se l’aspetto così grazioso, se sia il sapore, se il punto è come si mescola con gli ingredienti … ma in sintesi, mi piace un sacco!
L’ho provato in tutti i modi: insalate, con verdure in umido, coni legumi, con la carne, nei ripieni …
Anche il ripieno di questi pomodori merita!
Il cous cous mi riporta inevitabilmente all'estate, infatti quando l'ho acquistato c'era un sole da piena primavera e un caldo quasi estivo, dopo pochi giorni è arrivato questo grigio che ci lascia solo per poco. Credo di essere gravemente metereopatica, stavo vegetando sul divano un pò depressa e appena ho visto due raggi di sole mi sono rianimata, e data l'ora propizia mi sono fatta questi pomodori ..
E devo dire, i pomodori non erano molto saporiti, ma non c'entra la ricetta, erano i pomodori i colpevoli! Bellissimi e rossi fuori, ma dentro chiari e poco stimolanti. Ogni anno che passa, ho l'impressione che i prodotti freschi, frutta e verdura, presi al supermercato perdano sapore inesorabilmente ... ma cosa mangiamo in realtà? Ho un conto in sospeso, che mi brucia molto, con le zucche ... mai che ne beccassi una con quel sapore di castagna che adoro, e vi giuro, questa cosa mi deturpa l'autunno (io adoro le stagioni che si susseguono, l'odore che cambia nell'aria, i prodotti diversi) ... Questa cosa del pomodoro sarà dovuta al fatto che non è ancora piena stagione, mi consolo così.


































Il ripieno di cous cous con frutta secca, uvette, zafferano e mozzarella era fantastico; e mi sembrava ottimo anche da mangiare così, come insalata tiepida ...

































Ingredienti:
100 g. di cous cous – ½  bustina di zafferano – 30 g. di uvette
30 g.di  mandorle tritate – 100 g.di mozzarella – 50 g.di caciotta
6  pomodori ramati medi – 1 grosso scalogno
sale, pepe e olio d'oliva qb

Mettiamoci all'opera:
Tritare lo scalogno e soffrigerlo in un filo d'olio, aggiungere nella padella le mandorle tritate grossolanamente e le uvette, far saltare il tutto per qualche istante e spegnere.
In una ciotola mescolare il cous cous con due o tre cucchiai d'olio (in questo modo rimane perfettamente sgranato).
Scaldare 150 ml di acqua con due pizzichi di sale, quando sfiora il bollore aggiungere lo zafferano e versare nella ciotola con il cous cous, coprire  e far riposare per 10 minuti in modo che tutta l'acuqa venga assorbita.
Tagliare il cappello ai pomodori, eliminare i semi e la parte centrale , salare l'interno e capovolgerli a scolare.
Tagliare i formaggi a cubetti (scolare molto bene la mozzarella o usare quella per pizza di una buona marca, come ho fatto io), mescolare con il cous cous e il resto degli ingredienti: madorle, scalogno e uvette. aggiustare di sale e pepe.
Riempire i pomodori e passare in forno a 190° per una ventina di minuti.

martedì 17 aprile 2012

Pollo in salsa di cioccolato


Sono stata originale o non sono stata originale … questo è il problema…
 Il dilemma sulla originalità e la creatività mi perseguita, da quando ho lasciato l’accademia di belle arti a quando mi sono auto-somministrata i test di personalità in università, è la mia croce … ma in cucina non mi interessa, mi sento libera da qualsiasi dovere o aspettativa, è originale quello che è nuovo per il mio palato, una sperimentazione inedita per la mia pentola, punto e a capo.
Quindi, di carne e cioccolato si parla già da decenni? In altri paesi l’accostamento è scontato? Bene, per me è stato rivoluzionario e ho incrociato le dita (si fa per dire) fino all’assaggio dell’esito finale.
Intanto c’è una spiegazione molto oggettiva del perché il cioccolato (amaro), e il cacao soprattutto, si accostano così bene con centinaia di alimenti: 
 
“il cioccolato, quanto più cacao contiene tanto più è amaro e forte, con una struttura chimica e aromatica estremamente complessa, contiene infatti 600 molecole identificate, di cui 50 hanno un impatto aromatico. Quindi, alla fine, si sposa perfettamente con il piccante, lo speziato e con il salato”

 Siamo pieni del cioccolato di pasqua e non ci sembra il caso di mangiarcelo tutto così nature, vogliamo delle alternative per gustarlo sotto una diversa forma,  e non vogliamo scadere nello scontato … allora ho deciso di eliminate i dolci dall’orizzonte e di mettere qualche pezzettino di cioccolato qua e là nei primi e nei secondi piatti, nel salato insomma. Questa è la prima sperimentazione. 

































 Ingredienti:
400 g. di petto di pollo - 1 scalogno - 30 g. cioccolato fondente
 ½ tazzina da caffè di brandy – 50 ml di vino rosso dolce
Sale,  granella di mandorle,  pepe nero e olio d’oliva qb

Mettiamoci all’opera:
Affettare a velo lo e rosolare per qualche minuto in un tegame con un paio di cucchiai d’olio.
Tagliare il pollo in bocconcini piuttosto grandi, passare leggermente nella farina e aggiungere al tegame,  irosolare i pezzi su tutti i lati e aggiustare di pepe e sale.
Quando il pollo è ben rosolato aggiungere il brandy e far fiammeggiare inclinando la padella verso il fuoco, se è la prima volta vi farà paura (nel senso che a me è successo!)
In un pentolino a parte sciogliere il cioccolato insieme alle due dita di vino dolce, aggiungere al pollo e far cuocere a fuoco basso con il coperchio per circa 15 minuti.
Appena prima di servire cospargere con qualche mandorla tritata. 

Consiglio:
per provare la ricetta in versione più soft, scegliere i pezzi di pollo intero con pelle, così la carne verrà meno contaminata dalla salsa
una variante è il peeproncino, da aggiungere a pezzettini al soffritto



































 C’è giusto un contest che fa per questa ricetta da Scamorze ai fornelli


ho appena scoperto un blog carinissimo con un contest dedicato al cioccolato, e quindi partecipo anche al contest di Dolcizie


lunedì 16 aprile 2012

Peanut butter muffin (con marmellata)


Era stata la ricetta di un fantastico plumcake, postata da Chiara di Soffici sogni. Poi tra estro del momento e alcune necessità l’ho resa irriconoscibile, mi sembra comunque giusto dire da dove arriva l’idea e precisare che il prima possibile mi farò anche il suddetto plumcake per smaltire il buonissimo burro d’arachidi 
(che deve sparire in fretta altrimenti lo mangio a cucchiaiate esattamente come fosse Nutella, disgraziata me!).
Io adoro le arachidi, ma la prima volta che ho provato il burro ricavato dalle mie noccioline preferite sono rimasta estremamente delusa: mi sembrava che stufasse al primo cucchiaino, che fosse pastoso e il retrogusto che lasciava in bocca era tutt’altro che poesia. Mangiabile si, ma non ne valeva proprio la pena, probabilmente avrei rimandato ulteriori assaggi alla fantomatica vacanza Usa che alla fine non faccio mai ( per il tempo, per il costo, perché non ho esercitato l’inglese, perché il mio compagno non condivide con me questo desiderio…). Eppure ero sicura di aver assaggiato da qualche parte del burro d’arachidi buonissimo ..
Poi mio fratello mi ha consigliato quello della Calvè, e aveva ragione, sa davvero da arachidi (ksi sentono i grumini)  e il gusto è perfetto. Mi sento di consigliare questa marca come la più valida in circolazione!!! Dico tra i prodotti dell’industria Italy.
































 
Ingredienti:
80 g. di burro d’arachidi – 30 ml d’olio di semi d’arachidi
½ vasetto di yogurt bianco – 2 uova – 5 ml essenza di vaniglia
140 g. di farina – 100 g. di zucchero di canna – ½ lievito
30 g. di arachidi non salate tritate grossolanamente
5 cucchiaini di marmellata di mirtilli
Dosi per 10 muffin

Mettiamoci all’opera:
Sbattere per qualche minuto le uova insieme a yogurt, olio e burro d’arachidi.
Setacciare la farina,  unire arachidi tritate, zucchero e lievito.
Unire i due composti mescolando brevemente.
Versare nei pirottini un cucchiaio di composto, distribuire al centro di ogni pirottino mezzo cucchiaino di marmellata, coprire con un secondo cucchiaio scarso di impasto
(la marmellata si può anche mettere dopo aver diviso tutto l’impasto nei pirottini avendo cura di schiacciarla verso il mezzo aiutandosi con il cucchiaino o semplicemente con un dito, anche i grandi chef usano le mani!!!)
Infornare a 190° per 25-30 minuti.

domenica 15 aprile 2012

Carbonara con punte di asparagi e speck

Si, ultimamente mi sto cibando spesso con primi agli asparagi, ma anche questo è proprio buono buono ... La carbonara classica, quella semplice e fatta nel modo tradizionale, non l'ho mai fatta! Sembra strano ma non mi hai mai attirato. Mi ricordo di averla mangiata a casa di qualcuno di non ben identificato, e mi era piaciuta molto .. però io, mai fatta. Mi hanno sempre attirato le varianti con le verdure: zucchine, peperoni ...
I puristi della carbonara avrebbero da che criticare, ma mi sembra sia lecito rivisitare praticamente tutto, anche le cose più classiche.
Accetto consigli in merito alla carbonara!!!

































Ingredienti:
300g. di asparagi surgelati – 1 scalogno piccolo
30 g. di speck – 30 g. di pancetta
250 g. di pasta formato corto (gemelli, penne rigate, ecc)
2 tuorli – 2 cucchiai di panna – 2 di grana e due di pecorino
vino bianco secco, olio d'oliva, sale e pepe nero qb

Mettiamoci all'opera:
Tagliare le punte agli asparagi (anche se non sono del tutto scongelati va bene), tritare sottilmente lo scalogno, tagliate speck e pancetta a striscioline e dadini.
Rosolare lo scalogno per un minuto con un filo d'olio, aggiungere pancetta e speck, dopo pochi istanti e punte degli asparagi. Saltare in padella fino a che non sono cotti gli asparagi, 10 minuti, se serve aggiungere un goccino di vino bianco.
Buttare la pasta.
Sbattere i tuorli insieme alla panna, aggiungere pepe, formaggio e un pizzico di sale.
Appena scolata la pasta versarla nel piatto di portata con il condimento caldo, aggiungere le uova e mescolare il tutto.

venerdì 13 aprile 2012

Farfalle risottate con aparagi e pomodoro

Che emozione, con questa ricetta ho provato due cotture nuove, una per la pasta e una per gli asparagi ... eh si, mi emoziono con poco io! Quella degli arparagi è una banalità: ho scoperto che vengono benissimo anche se si saltano subito in padella senza passare dalla lessatura in acqua bollente, basta tagliare i gambi a striscioline o rondelle e aggiungere le punte in un secondo tempo, dopo qualche minuto di cottura.
Ho scoperto l'acqua calda?! va bene, ve lo concedo, passo avanti ...
Quella della pasta risottata è una scoperta di maggior sostanza, che credo meriti qualche riga!
Il termine risottare dice tutto: cuocerla come un risotto, tostandola insieme al condimento e aggiungendo il brodo poco alla volta.
Temevo in qualcosa di scotto e immangiabile, per questo ho scelto la pasta integrale che tiene un pò di più la cottura, invece il risultato, con la dovuta attenzione, è perfetto. Rimane persino un pò più al dente rispetto alla bollitura ma allo stesso tempo perfettamente cotta ... no, non volevo contraddirmi!
In realtà sarebbe la via più semlice, la scorciatoia diciamo, è una cottura tipica dei pescatori in barca perchè più comoda ripetto alla bollitura, che in barca non dev'essere il massimo della vita.
Girando per il web ho visto che il metodo è adottato anche da tanti chef, ognuno con le sue tecniche: usare il coperchio o non usarlo, lessare per i primi minuti o non lessare ...



































































Ingredienti:
350g. di asparagi freschi - 1 grosso pomodoro ramato - 2 scalogni
40 g. di pancetta affumicata - 220 g. di farfalle integrali
1 bicchiere di brodo vegetale leggero e poco più se sreve
grana padano a piacere, sale e pepe qb
Per due persone

Mettiamoci all'opera:
Lavare gli asparagi, eliminare la parte terminale più chiara e legnosa del gambo, separare le punte dal gambo e metterle da parte. Tagliare i gambi a striscioline (per il senso della lunghezza, magari non vengono tutte intere intere).
Affettare sottilmente i due scalogni, rosolare con un filo d'olio qualche istante in una padella capiente, meglio un wok, aggiungere la pancetta e poco dopo i gambi di asparago. Aggiungere un pizzico di sale (non troppo per via del brodo che si aggiungerà dopo) e pepe. Coprire e far cuocere per 5 minuti.
A questo punto aggiungere il pomodoro tagliato a piccoli cubetti e le farfalle ancora secche, mescolare per far insaporire e unire il bicchiere di brodo. Cuocere per 10 minuti con il coperchio.
Scoprire, aggiungere le punte degli asparagi e continuare la cottura fino a completo assorbimento del brodo, circa 8 minuti. Se la pasta è troppo al dente, ma il brodo si asciuga troppo presto, aggiungerne qualche cucchiaio, poco alla volta, come per il risotto.

Con questa ricetta partecipo al contest, dedicato ai colori della primavera, di Lucy del blog  Ti i cucino cosi




ps: diamo a cesare quel che è di cesare!
L'idea di sperimentare questa cottura mi è venuta in mente sbirciando nel blog Sapori di Elisa, un blog in cui sono molto contenta di essemi imbattuta ... lo seguirò con elevate aspettative e consiglio una doverosa sbirciatina a tutti!
Poi mi va di consigliare quest'altra ricetta, la trovate da My taste for food, l'accostamento asparago e ciliegini è da provare! anche questo blog mi sembra una piccola perla del web!!

giovedì 12 aprile 2012

Risotto primavera verde e un ringraziamennto "fuori tema"

Il post che sto scrivendo prevede una ricetta, che seguirà  a breve, brevissimo! Ho giusto un primo piatto pronto da ieri ...

Una dovuta parentesi, scrivo per irngraziare  Elena di graphicsphoenix,  come si può ben vedere l'aspetto del mio blog è cambiato giusto un pò, ne è lei l'artefice! Bello no??
La sua gentilezza  e disponibilità sono state grandissime, sto inziando ad affezionarmi molto alle relazioni  che si creano in questo spazio virtuale, che non saranno caratterizzate da vicinanza fisica, ma sicuramente da passione per quello che si fa, gratuità e apertura emotiva verso "tutti" (perchè il web è un oceano di persone), relazioni fatte di incorntri casuali che possono rivelarsi così significative .. e magari è proprio una nuova conoscenza "virtuale" che ti fa sorridere e ti cambia la giornata!
Grazie Elena!


Poi passo a postare uno dei miei risotti preferiti (se la gioca con il risotto alla zucca), niente di originale, ma un'idea carina per variare un pò senza ricette ricercate, in genere gli ingredienti ci sono sempre in casa, arraggiandosi un pò tra frezeer e frigor si recupera tutto il necessario ...

































Ingredienti:
200 g. di riso arborio - 2 cipollotti - 1 spicchio d’aglio
400 g. circa di verdure di stagione verdi : 1 zucchina
taccole - fagiolini - pisellini - fave - punte di asparagi
brodo vegetale - 20 g. di burro - 30 g. di grana
1/2 bicchiere di vino bianco - prezzemolo qb.
Per due persone.

Mettiamoci all’opera:
Pulire le verdure, tagliare la zucchina a cubetti, le taccole e i fagiolini a pezzettini.
Affettare il cipollotto, tritare l’aglio e rosolare il tutto con un filo d’olio. Aggiungere tutte le verdure, coprire e far cuocere per 5 minuti.
Aggiungere il riso, farlo insaporire mescolandolo insieme alle verdure, sfumare con il vino e aspettare che si assorba. 
Aggiungere poco brodo alla volta aspettando che si assorba prima di aggiungerne altro, mescolare di tanto in tanto. Ci vorranno 15 minuti, gli ultimi due non aggiungere brodo ma far assorbire i liquidi.
Spegnere, aggiungere una piccola noce di burro e il grana, mantecare e far riposare due minuti prima di impiattare.