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venerdì 31 agosto 2012

Mini parmigiane con melanzane impanate e speck

Prima di parlarvi della ricetta devo con piacere occuparmi di un breve ringraziamento...
ringrazio l'amica del blog Squisito (http://squisitocooking.blogspot.it/) per avermi dedicato il premio "amica mia...". Andate a fare un giretto da lei, perchè trovo che il suo blog sia davvero carino e pieno di idee, altrimenti non lo seguirei! Alla fine del post rigiro il premio, che per fortuna è molto breve da ricambiare. Grazie! Sono sempre felice quando vengo pensata da altre food blogger!

Adesso passo alla ricetta!
Inizio con un avvertimento, non è una ricetta leggera. Ma se piace il genere, è una trovata gustosissima e molto soddisfacente, il mio ragazzo l'ha amata. Le verdure impanate e fritte io le apprezzo molto, in tutta l'estate le ho fatte due volte (il mio fisico mi ha comunicato che per due volte era daccordo e che la salute non ne avrebbe risentito troppo e io ho deciso di ascoltarlo) e ho optato per le melanzane, fritte era davvero tanto che non le mangiavo, con una bella panatura croccante.
Alla seconda frittura, sempre di melanzane, non ho resistito e le ho arricchite con tanti ingredienti, ne ho fatte delle belle torrette e le ho passate al forno come se fossero delle piccole parmigiane.
Se scegliete delle melanzane lunghe e piccole ne esce un eccezionale finger food...io avevo delle melanzanone e quindi ne è uscito un secondo piatto o piatto unico...
E ho fatto una scoperta, quanto sono buone le melanzane con lo speck, sono due ingredienti che in genere non si vedono spesso accostati, io ho voluto tentare e si accostano benissimo...a breve li proverò in altre ricette...

Ingredienti:
1 melanzana formato a piacere  -  1 mozzarella
50 g. di grana padano grattuggiato - 8 fette sottili di speck
1 bicchiere di passata di pomodoro - 1 spicchio d'aglio
1 uovo big, farina e  pangrattato per la panatura
sale, pepe, origano e olio evo qb
olio di semi per friggere
dosi per 4 torrette grandi...

Mettiamoci all'opera:
Prima di tutto insaporire la passata. Soffriggere l'aglio tritato (se non piace mettetelo intero e eliminatelo dopo un paio di minuti), versare la passata, aggiungere sale, pepe e origano far andare a fuoco basso per una ventina di minuti.
Affettare la melanzana, fette di circa mezzo cm. Passare in farina, poi uovo e pangrattato e friggere. Io provo l'olio affondando uno stecchino, se si formano delle bollicine intorno l'olio è pronto. Quando le melanzane sono belle dorate da entrambi i lati passarle nella carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
Per comporre le torrette: alla base una melanzana impanata, un cucchiaio di passata, una fetina sottile di mozzarella, un cucchiaino di grana e la fetta di speck; continuare in modo identico per il secondo strato e terminare con melazana, passata e pezzettino di morrarella. Spolverare di origano e grana e infornare a 200° per qualche minuto, appena la mozzarella è fusa tirare fuori e servire.

Con questa ricetta salata partecipo al contest "quello che mi viene super bene contest" del blog In cucina


e ora...
ricambio il premio come promesso! Tre regole.
Ringraziare, come ho fatto io all'inizio del post.
Citare chi a creato il premio, ovvero Monalandiabeauty.blogspot.it, e pubblicare l'immagine...


Rigirare a altri 5 blog amici, eccoli:
 Dafne's corner il gusto
 La cuisine de tantocaruccia
 Acqua e farina sississima
 Love cooking
 Lara and the kitchen

Ragazze non sentitevi in dovere di ricamiare, so che rigirare questi premi richiede del tempo e capisco benissimo chi non ne ha! Sono dei modi carini per conoscersi, per stringere relazioni...ma spesso sono davvero noiosi da rigirare. Quindi senza impegno!


giovedì 30 agosto 2012

Insalata con pesche, datterini e pollo grigliato

Io l'estate la saluto con una semplice insalata, questo è il mio piatto saluta estate.
Devo dire che quest'anno non ci piango molto sopra perchè è stata una stagione divisa tra lavoro e momenti di tranquillità, ma non certo da segnarsi e ricordare, la dimentico anche volentieri, non c'è problema!
Mi guardo indietro le uniche cose che mi è sono venute in mente sono quelle che non ho fatto. Non intendo un viaggio, aspetto quando lo posso organizzare in un momento di serenità, con calma, io non ho quasi mai fretta purchè una cosa non la viva con forte necessità...la bella vacanza la farò l'estate prossima. Intando le cose che amo sono tutte qui in casa...
Sento che mi sono mancate tante ricette estive, sui vostri blog ho visto cheese cake alla fruta eccezionali, crostate con pomodorini caramellati, freschissime cheese cake salate, il gelato e i semifreddi fatti in casa...adesso prendo il mio diario e mi segno tutto. Poi mi sono accorta di una colpa...ho pensato ad un sacco di dolci e non ho mai pensato alle torte di compelanno dei miei, la prossima estate le faccio!
Perchè sono così dannatamente propensa ai rimpianti, quando so benissimo che la filosofia giusta e vivere profondamente e con positività ogni giornata?!
Però vi confesso che adoro l'autunno e ogni volta che sento il fresco a l'aria che cambia a fine agosto sono contenta e mi riempio di aspettative. Se dovessi rappresentare l'autunno con una verdura penso alla zucca, ho una vera ossessione per quella!
Adesso passo alla ricetta, il mio secondo esperimento di pesche nell'insalata...visto che foto estiva e colorata?


Ingredienti:
200 g. di insalatina verde (tipo valeriana, songino)
2 pesche nettarine mediamente mature
150 g. di pomodori tipo datterino (che sono molto dolci)
200 g. di petto di pollo (3 o 4 fettine sottili)
Per la marinatura del pollo: 1 limone
1 cucchiaino di miele - sale, pepe, olio evo
aceto di mele qb

Procedimento:
Mescolare il succo di limone con miele, sale e pepe; aggiungere il pollo e mescolarlo con la marinatura; riporre in frigor coperto per un'oretta prima di grigliare.
Tragliare pesche e pomodori a cubetti di dimensioni simili, aggiungere all'insalata e condire.
Grigiare il pollo; tagliare a fettine e aggiungere all'insalata.
Ecco fatto!


mercoledì 29 agosto 2012

Strascinati di Grazia, con sugo di verdure

Trovate questa ricetta sul mio blog, diciamo un primo esperimento mezzo riuscito, per via del simpatico "gioco" a cui ho pensato bene di partecipare. Si tratta dell'iniziativa di Cinzia, del blog Il ricettariodicinzia.blogspot.it


Dai ci scambiamo una ricetta? In poche parole chi partecipa viene assegnato casualmente ad un altro blog partecipante, i due bloggers così si conoscono, si commentano, diventano lettori l'uno dell'altro e, cosa fondamentale, ognuno sceglie una ricetta dal blog accoppiato che vuole ricreare. Io ho scoperto tutto ciò poco prima del quarto sorteggio, quindi chi di voi è interessato può passare da Cinzia e farsi inserire per il quinto giro...spero proprio che ci sia perchè ho trovato tutto molto divertente!
Io ho potuto così conoscere Grazia e le ricette del suo blog: "Grazie in cucina". Qui trovate il link della ricetta originale degli strascinati.
La ricetta mi ha colpito tra le tante per il semplice motivo che non avevo mai provato a fare la pasta in casa, se non un paio di esperimenti della pasta all'uovo per lasagne e tagliatelle, anche ben riusciti, quindi perchè non cimentarsi in un tipo diverso di pasta fresca? Tra l'altro con un sughetto leggero e estivo di verdurine!


 Gli Strascinati sono una sorta di orecchiette pugliesi, ma molto più grandi e aperte. Diffusi in Puglia ma soprattutto tipici della Basilicata. Si tratta di pasta fresca, senza uovo, come si usa in tutto il meridione. Il nome deriva dal metodo con cui la pasta è modellata, appunto 'trascinata' su un largo piano di legno con le dita della mano. Generalmente gli strascinati si preparano utilizzando tre dita, ma  esistono usi locali che impongono varianti a quattro e, addirittura, a otto dita, che di conseguenza prevedono strascinati molto grandi (fino a oltre 12 centimetri di diametro).
La particolare tecnica manuale consente di avere un lato liscio (quello che è stato a contatto con la tavola di legno, che viene spolverata di farina) e uno profondamente irregolare (quello che è stato a contatto con le dita, che si scollano letteralmente dalla pasta fresca durante la strascinata lasciandone la superficie rugosa e irregolare), che raccoglierà meglio il sugo. Fonte Wikipedia.

La mia "strascinatura" è sicuramente da perfezionare, vi dico che al primo colpo mi sono venuti di dimensioni non proprio omogenee e non abbastanza sottili, forse dovevo strascinarli con più vigore...ma così si rompevano...penso che la prossima saranno orecchiette! ma si sa che le cose si devono rifare e rifare se si vogliono perfette.


Ingredienti:
La regola sarebbe 100 ml d'acqua per 100 g. di farina 0, io per ottenere un impasto omogeneo e della giusta consistenza mi sono trovata ad usare 260 g, di farina 0 e 100 ml d'acqua.
Dosi per due/tre persone.
Per il sugo:
500 g. di passata do pomodoro - 1 zucchina
1 piccola melanzana - 1 cipolla piccola rossa
olio evo, sale, pepe e origano
Alla ricetta originale ho aggiunto: mezzo peperone
1 pugnetto di capperi e olive nere a rondelle

Mettiamoci all'opera:
Per il sugo soffriggere la cipolla in olio evo, aggiungere le verdure a piccoli cubetti, far saltare pochi minuti e aggiungere la passata. Aggiungere sale, pepe e aromi. Far sobbollire per una trentina di minuti e spegnere.
Per la pasta impastare acqua e farina fino ad ottenere una palla liscia, non aggiungere l'acqua tutta in una volta. Formare dei bastoncini, coprire con un canovaccio e far riposare un oretta. Tagliare i bastoncini in piccoli pezzettini e trascinare velocemente con le dita sul piano infarinato.
Buttare in acqua bollente salta e scolare appena vengono tutti a galla, buttare nella padella con il sugo per insaporire (meglio perchè nel piatto è più difficile mescolare bene il sugo).

martedì 28 agosto 2012

Crostata cioccolato e pere, la solita di agosto...

Pe il compleanno del mio compagno faccio sempre la crostata con il ripieno di pere e cioccolato, è la prima torta con cui sono riuscita a rendere davvero speciale quel momento e quindi lui la richiede ogni compleanno. Anche se poi non riesce mai di ricreare un momento perfetto come lo è stato, e la torta è ogni volta sempre "un pò più la stessa", buona ma meno speciale. Alla fine ho deciso che nella vita si cambia, che i ricordi non si possono riportare in vita e che anche la torta poteva cambiare con noi. La diversità sta solo nella frolla che è al cacao, in genere uso la frolla classica...e poi ho fato una seconda torta più piccola a trabocchetto, dentro stavano le pesche, anche con loro è buonissima...
Usare solo un albume e poi tutti tuorli è perfetto, un pò di albume tiene insieme più del tuorlo, ma i tuorli danno alla pasta una morbidezza e una friabilità adorabili.



Ingredienti:
Per la frolla al cacao...
625 g. di farina 00 - 1 bustina di vanillina
1 uovo e 5 tuorli - 1 cucchiaio raso di lievito vanigliato
250 g. di zucchero semolato - 250 g. di burro freddo
40 g. di cacao amaro - pizzico di sale 
Dosi per due crostate da 24 cm circa (io una da 28 e una da 22)


Per il ripieno con le pere...
3 pere medie poco mature  10 amaretti
60 g. di cioccolato fondente ridotto a scaglie
2 cucchaini di zucchero di canna 
Per il ripieno con le pesche...
3 pesche nettarine poco mature  10 amaretti
60 g. di cioccolato fondente ridotto a scaglie
2 cucchaini di zucchero di canna


Mettiamoci all'opera:
Per la frolla impastare prima burro, zucchero e farina, fino ad ottenere un composto granuloso, aggiungere il resto degli ingredienti e impastare il tutto quanto basta per ottenere una palla di impasto omogeneo. Riporre in frigor nella pellicola per almeno un ora.
Per comporre la torta, rivestoire tortiera e bordi (tortiera imburrata e infarinata o protetta da carta forno) con un disco di pasta, altezza di circa 1 cm.
Sbriciolare finemente gli amaretti e spolverare la base della torta. Disporre uno strato di frutta a fettine sottili, metà del cioccolato a scaglie, un secondo strato di frutta, il restante cioccolato e la frutta che vi rimane. Spolverare il ripieno con lo zucchero.
Creare un secondio disco di pasta (più piccolo dato che non ci sono i bordi, del diametro della tortiera) e coprire la crostata, schiacciare i bordi e bucherellare la superficie con una forchetta perchè non si gonfi in cottura.
Forno a 170° per 50 minuti, controllare la consistenza della frolla (con il cioccolato è difficile controllare il livello di doratura, io ho tolto dal forno quando ha cambiato colore e al tocco la frolla appariva be cotta). Non preoccupatevi di lasciarla in forno un pò di più perchè il ripieno ammorbidisce molto.


domenica 26 agosto 2012

Spianata al caprino e pomodori secchi

Buona domenica! Il dolce ve lo lascio domani, oggi vi posto una spianata (focaccia o torta salata, qual dir si voglia) che avevo fatto all'inizio dell'estate, una delle prime ape-cene sul balcone con birra fredda. Inutile dirvi che è saporitissima e niente male.
Se diffidate dallo strutto potete sostituirlo con il burro, l'impasto viene ugualmente bene anche se con lo strutto la consistenza è più morbida e il sapore differente (diciamo la verità, il burro rende la spianata meno saporita). Io colgo l'occasione per esprimere di nuovo il mio disprezzo per chi, nel mio ultimo post in cui veniva elencato lo strutto tra gli ingredienti, mi ha commentato con fare di superiorità e denigratorio, augurandomi di scoppiare (le arterie o non so cosa, non mi ricordo) per il mio strutto ed etichettandomi come un'ignorante. Tu, se mi devi commentare, è per dialogare con me e mi troverai ben disposta la confronto, sempre...se è per insultare evita. Cambia blog, leggi un blog di cucina vegetariana e salutista, e fai i complimenti all'autore del blog che ti piace! O scrivi un tuo blog, in cui esponi il tuo pensiero con i toni che più preferisci...
Io ho acquistato lo strutto una sola volta nella mia vita per fare le piadine romagnole seguento la ricetta tradizionale, e ho specificato nei miei post che sono quei prodotti di certo non all'insegna della salute, che si usano eccezionalmente, ma che per certe ricette si devono sdoganare....inoltre rispetto gli animali, essendo lo strutto grasso animale, lo considero meno "etico" di un burro o di un grasso vegetale, ma ritorno sempre al solito punto, non lo compro tutti i giorni e non sono di certo quella persona che consuma solo carne di qualità, che ne compra a chili, che se ne frega...cerco di essere un consumatore equilibrato che non contribuisce all'industria selvaggia.
Detto questo, non sono vegetariana, non sono così nobile, mi piace la carne, sono egoista e non rinuncio...al pollo arrosto, alle ricette etniche con il petto di pollo e le spezie, alla pancetta nella pasta, alle ricette con la salsiccia, all'hamburger o al kebab, a un trancio di salmone....
Scusate il papiro! Passo alla ricetta, i pomodori secchi e le olive in questa spianata stanno benissimo!



Ingredienti:
320 g. di farina - 160 ml d'acqua
60 g. di strutto - 2 cucchiaini di sale
1 bustina di lievito di birra secco
Per farcire...
2 caprini leggeri Mauri (160g.)
2 uova - 3 cipollotti rossi
6 pomodori secchi morbidi - origano qb
1 cucchiaio abbondante di olive verdi a rondelle
sale e pepe qb.

Mettiamoci all'opera:
Per l'impasto serve semplicemente impastare tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere un impasto omogeneo, senza impastare più del necessario. Fa fatto riposare una mezz'ora a temperatura ambiente, coperto.
Stendere la pasta all'altezza di poco più di 1 cm, spostatare in una teglia o pirofila di dimensioni adeguate.
Affettare a velo i cipollotti e far ammorbidire in padella con un filo d'olio, aggiungere poi i pomodori tagliati a striscette e le olive a rondelle, saltare qualche istante  e spegnere. Distribuire gli ingredienti sulla pasta.
Sbattere il caprino con l'uovo, sale e pepe, e versare sopra alla spianata.
Infirnare a 200° per 25 minuti.


 Se lo tagliate a piccoli cubetti, invece che a tranci come si vede nella mia foto, è un ottimo finger food. Soprattutto se serivito tiepido, non caldo ma tiepido...

Con questa ricetta partecipo la contest "Un pic-nic in riva al mare" di Lucia del blog Sapori di casa mia

sabato 25 agosto 2012

Riso fritto alla salvia e cipolloti con bontazola

Oggi vi lascio un bel primo piatto che a noi è piaciuto molto, tutta farina del mio sacco, cosa dite, funzionano gli accostamenti?! E così ho usato l'ultimo pezzo di zola della campionatura che gentilmente Mauri mi ha inviato per la collaborazione...devo dire che questi formaggi li ho adorati tutti, il Maurino (robiolino) è favoloso, io l'avevo usato in questa ricetta...
Non so perchè ma d'estate preferisco il riso saltato al risotto, con questo caldo di fare il risotto mi passa un pò la voglia, perchè si deve stare troppo con la faccia sui fornelli a rimestare...insopportabile. Il risotto è una cosa da fresco...
Vi lascio subito perchè ho tante cose da fare oggi: dei dolci per una cena da amici, sistemare la casa, usicre a fare corsa e riporto con il cane, pensare al pranzo...corro!



Ingredienti:
200 g. di riso integrale - 6 foglie di salvia
2 o 3 cipollotti rossi - 100 g. di Bontazola Mauri
sale e pepe qb - olio evo 4 cucchiai
per due persone

Mettiamoci all'opera:
Lessare il riso in abbondante acqua salata.
Pochi minuti prima di scolarlo, affettare sottilmente il cipollotti, spezzettare finemente la salvia e far sofrigere il tutto in 4 cucchiai di olio (per saltare il riso bene è il caso di abbondare un pò).
Aggiungere alla padella il riso scolato e farlo saltare nell'olio a fiamma vivace per un paio di minuti.
Metterene nei piatti e aggiungere lo zola in piccoli cubetti, sparso nel piatto, inizierà subito a fondere.
Guarnire con una fogliolina di salvia ed ecco fatto!



Buon finesettimana a  tutti voi!!!

giovedì 23 agosto 2012

Crostata con frutti di bosco e pere

Nel numero di Sale&Pepe di luglio ci sono delle torte regionali a base di frutta estiva che sono una favola, mentre giravo le pagine, appena arrivata a casa la rivista, avrei avuto voglia di cucinarle subito tutte, colgo l'occasione in questi giorni di ferie per provarne un pò...
Mentre giravo le pagine, questa volta, evevo già in frigor dei frutti di bosco misti che ho trovato in opfferta al supermercato, 0.79 al cestino con un aspetto fresco e bello.
Alla fine mi sono tolta lo sfizio rubando l'impasto di base dalla ricetta della crostata di prugne (che prevedeva ovviamente le prugne) e l'idea per il ripieno da quello che mi offirva il frigor. Dato che avevo mirtilli, lamponi e ribes, in tutto 375 g. di frutta, ho pensato di aggiungere una pera matura e zuccherina così da addolcire il ripieno...
La frolla è particolarmente leggera, non troppo dolce, friabile ma non burrosa, è prorpio l'ideale per il ripieno che l'accompagna. Provate la torta con questa frolla e il ripieno di frutti di bosco perchè è una favola!



 Ingredienti:
Per la pasta...
300 g. di farina 00  -  100 g. di zucchero
100 g. di burro  -  1 cucchiaino di lievito vanigliato
100 ml di acqua fredda  - scorza di limone se si vuole
Per il ripieno...
5 biscotti al cacao tipo pan di stelle
1 pera matura  -  2 cucchiaini di zucchero
350 g. di frutti di bosco misti (lamponi, mirtilli, ribes)
zucchero al velo per la decorazione

Mettiamoci all'opera:
Frullare nel mixer del robot da cucina la farina, il lievito, lo zucchero, il burro a pezzettini, fino ad ottenere un composto granuloso, Aggiungere l'acqua fredda e la scorza di limone e azionare fino ad ottenere una palla di impasto omogeneo. Riporre in frigor con pellicola per almeno un ora.
Stendere 2/3 dell'impasto con il mattarello e rivestire la tortiera (22 cm di diametro, imburrata e infarinata o rivestita di carta forno) bordi compresi. Mettere il restante impasto di nuovo in frigor (d'estate diventa morbido molto in fretta).
Sulla base della torta cospargere i frollini finemente sbriciolati, poi la pera a fettine sottili, i frutti di bosco e cospargere con i due cucchiaini di zucchero.
Riprendere l'impasto e stendere il disco di copertura, io lo stendo sulla carta forno per poi aiutarmi a rigirarlo suella torta. Schiacciarlo, soprattutto ai bordi.
Bucherellare la torta con una forchetta in modo che non si gonfi in cottura: 180° per 40 minuti circa, deve apparire dorata ma non scura.


mercoledì 22 agosto 2012

Insalata di riso con melone e speck

Già già già...riso anche oggi, ma ieri era un piatto caldo, oggi è un'insalata.
Mi è piaciuta così tanto che l'ho voluta postare subito e non mi interessa se c'è stato riso per due giorni, domani vi lascio un dolce.
Queste sono quelle che considero le sperimentazioni ardite che vanno a buon fine, perchè per me mettere il melone in un'insalata di riso era sembrato indedito e inusuale, mi metteva dei seri dubbi e quindi l'ho dovuto provare, ovvio! Con i dubbi ci si confronta e si devono dissipare...
Anche perchè una delle mie filosofie di vita è che, qualsiasi cibo, fino a quando non l'hai assaggiato, non puoi dire se ti piace o meno. Non amo molto le persone che di fronte alle novità, alle cose che escono un attimo dagli schemi, arricciano il naso e decidono subito a priori che non può essere una cosa buona...perchè la trovo una chiusura mentale, e se c'è qualcosa che non sopporto è proprio quella: una mente non aperta alle novità, tendente al preconcetto e al pregiudizio.
Io sono per l'apertura mentale, la curiosità, la sperimentazione, la diponibilità a buttarsi sempre nelle cose nuove...e in cucina mi riesce meglio che nella vita, questa è la mia croce al momento, sono in bilico tra un percorso definito e scontato e il buttarmi in qualcosa di nuovo, ma al nuovo non so dare una forma definita. A causa dei lavori sempre poco soddisfacenti non riesco a realizzarmi e vivo sempre in un equilibio che sento precario, non ho un vero obiettivo che mi motivi e questa è la mia rovina...
Ma tornando alla ricetta, vi dico solo...viva l'estate! Il melone che da un tocco fresco e vagamente dolcino al riso, ma ben bilanciato dallo speck che ha un gusto bello deciso. Io l'ho preferito al prosciutto cotto, ma anche a quello crudo, con lo speck il piatto è perfetto!




Ingredienti:
200 g. di melone pulito (arancione, retato)
180 g. di riso integrale  - 100 g. di speck a fette
1 mozzarella (125 g.) - 1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di succo di limone - 2 cucchiai di olio evo
sale e pepe nero qb.
Dosi per 2 o 3 persone

Mettiamoci all'opera:
Lessare il riso in acqua salata, l'integrale vuole 20 minuti circa.
Ridurre il melone in piccoli cubetti, fare altrettanto con la mozzarella. Tagliare lo speck in striscette sottili. Unire il riso scolato e fatto raffreddare sotto l'acqia fredda.
Condire con limone, olio, sale e pepe. Unire lo spicchio d'aglio tagliato in due, mescolare e riporre in frigor, da eliminare prima di servire.
L'ideale è lasciare l'insalata in frigor, coperta, per almeno un ora così che si mischino bene i sapori.

Il bilancio costo/fatica e risultato è molto positivo! Due minuti per farla, ingredienti con un costo basso e un risultato gustoso e originale.


Con questa ricetta partecipo la contest "Un pic-nic in riva al mare" di Lucia del blog Sapori di casa mia


martedì 21 agosto 2012

Riso integrale con ceci, uvette e pinoli alla soia

In genere sono una  a cui piace fare la spesa di casa, girare per le corsie e scegliere i vari prodotti non mi annoia mai, spesso vado a fare rifornimento di frutta, verdura, cose fresche più volte la settimana e capita anche che parta alla ricerca di solo uno o due ingredienti che mi mancano per una ricetta (se ne ho il tempo!).
In genere ho le mie piccole dispense: il mobile in sala con scatole e cose varie, il pensile delle farine, la scatola con gli ingredienti per i dolci...
Ma con questo caldo mi è capitato anche di avere la casa e il frigor praticamente deserti e di posticipare la spesa il più possibile perchè proprio di voglia zero: il caldo quando esci e abbandoni l'aria condizionata, le borse pesanti, la macchina...e una pigrizia immensa!
Questa ricetta è nata dal fatto che mi rimanevano una scatola di ceci, qualche cosa di frutta secca nella scatola dei dolci, in frigor praticamente solo la salsa di soia e qualche pomodoro...e io che pensavo, no, no, la spesa posso farla domani mattina presto presto, quando c'è un pò di fresco.
In questi casi estremi metto nel motore di ricerca i nomi delle uniche due robe che ho in casa, questa volta "ceci pinoli" e vedo cosa trovo. Stavo già per mettere pomodori e ceci in insalata e via (la cena della disperazione), invece ho trovato questa ricettina gradevolissima, un pò agrodolce e vagamente orientale data la slasa di soia, tutta da provare!
L'idea l'ho presa qui da questo blog davvero grazioso Saltando in padella!


Avrei tranquillamente seguito la ricetta alla lettera, ma come sapete dalle premesse di partenza dovevo un pò adattarmi a quello che mi rimaneva in casa, non credo che le mie piccole variazioni abbiamo modificato più di tanto il risultato. Il riso integrale invece che thai, cipolla e aglio al posto dello scalogno, per il resto è tutto come nell'originale!
Non aveveo in casa il peeproncino, ma ci sarebbe stato benissimo, la prossima volta, perchè ci sarà una prossima volta tanto mi è piaciuta, avrà una nota piccante!

Ingredienti:
150 g. di riso integrale (o basmati)
30 g. di pinoli
40 g. di uvette
1 scatola di ceci precotti (240 g.)
1 spicchio di aglio - 1/3 di cipolla rossa
olio di semi - salsa di soia qb
peperoncino (facoltativo)

Lessare i ceci se non avete quelli già cotti. Lessare il riso in acqua solo leggermente salata (la salsa di soia è già salata e quindi, se ne userete qualche cucchiaio, da sola è sufficiente per salare la preparazione).
Seguire le indicazioni sulla confezione, in genere il riso integrale deve cuocere una ventina di minuti.
Titare finemente cipolla e aglio, farli soffriggere due minuti con un paio di cucchiai di olio, aggiungere ceci, pinoli e uvette, far tostare il tutto e poi aggiungere la salsa di soia: 2 cucchiai, ma se siete molto amanti anche 3! Scolare bene il riso e saltarle un paio di secondi con il condimento.

Ciau :)

lunedì 20 agosto 2012

Torta morbida di pesche bianche, amaretti e mandorle

Ecco una ricetta tratta dal numero di luglio di Sale e Pepe, la volevo seguire alla lettera per vari motivi: adoro le torte che prevedono gli amaretti tra gli ingredienti, è una ricetta tipicamente lombarda (così dice la rivista, mia nonna non me l'ha mai fatta), la foto originale era davvero invitante e dava l'aria di una torta perfetta.
Purtroppo le pesche nettarine che pensavo di usare erano ancora troppo dure e un'oretta prima avevo trovato in offerta una cassettina di succosissime pesche bianche, ho ridotto un pò le dosi (da 1 kg a 750 g. che sono 5 pesche circa) perchè mi sembrava proprio che la torta risultasse eccessivamente umida. Ho ridotto anche lo zucchero perchè le pesche erano già belle dolci e non è necessario esagerare, non è vero che più dolce è meglio è...per il resto ho seguito tutto alla lettera, colpa delle pesche insomma!
Che bella l'estate, per la frutta è il massimo!



Ingredienti:
5 pesche bianche grosse e appena mature
100 g. di farina 00  -  100 g. di amaretti
150 g. di zucchero (invece che 200 g.)
40 g. di mandorle (più 40 g. a lamelle per decorare se si vuole)
 3 uova  -  1/2 bustina di lievito vanigliato  -  sale

Mettiamoci all'opera:
Lavare a tagliare le pesche, con buccia, a fettine spesse tipo spicchetti.
Separare tuorli e albumi, montare turorli e zucchero fino ad ottenere un composto chiaro  e spumoso.
Aggiungere la farina setacciata con il lievito e gli amaretti ridotti in polvere. Amalgamare.
Montare a neve gli albumi con il pizzico di sale, amalgamarli all'impasto delicatamente, unire le pesche e le mandorle finemenete tritate.
Versare (stampo 16x22, io tortiera 24 di diametro) e infornare a 180° per 45 minti circa, a seconda dell'altezza della torta possono volerci alcuni minuti in più, infilare lo stecchino e controllare che non esca sporco di impasto.

domenica 19 agosto 2012

Pita Gyros e Tzatziki

Un paio di sere fa mi sono data per la prima volta alla cucina greca, ho iniziato con cose molto semplici come provare a fare la pita greca e il tzatziki, ingredienti fondamentali del gyros: un panino simile al kebab ma a a base di carne di maiale e salse greche, solitamente insieme a carne e verdura si aggiungono le patatine fritte, è il food street più comune in grecia.
Amo molto cercare di creare a casa i sapori delle altre cucine del mondo, anche se poi mi viene voglia, quasi sento il bisogno, di partire all'esplorazione, andarci veramente in un paese mai visitato prima (infatti non sono mai stata in Grecia, ho provato una volta un pita gyros in un take away a Praga). Per colpa delle mie sfortune, i lavori che trovo e il momento in cui li trovo, io e il mio ragazzo non abbiamo mai almeno un paio di settimane di ferie attaccate e insieme. Inoltre, devo informarmi bene su come fare con il cane, perchè lo devo per forza portare con me (nessuno me lo guarda e io non riesco a pensare di lasciarlo in una pensione, proprio no, lui morirebbe per venire con noi). Ma la prossima volta che abbiamo una settimana, lascio da parte la pigrizia, e organizzo un bel viaggio!
Tornando alla ricetta...
Devo dire che come primo esperimento il risultato è stato ottimo, ma immagino perfezionabile.
Primo, la cottura della pita, vorrei riuscire a gonfiarla e poi la crosta esterna più chiara. Secondo, proverò il tzatziki con l'aggiunta dell'aneto, che ho cercato in tre supermercati e non ho trovato.


Inizio a dirvi che il tzatziky è semplicissimo da fare, la base della salsa è lo yogurt greco, da non sostituire con un altro yogurt: è molto compatto, ha un sapore particolare e assolutamente adatto alle preparazioni salate. Allo yogurt si aggiungono aglio, sale, certioli grattuggiati quasi a purea, olio evo e una punta di aceto bianco. Tradizionalmente si può arricchire con vari aromi o spezie, con cipolla tritata o olive nere, ma più frequentemente con aneto o menta.
Si usa molto come accompagnamnto a piatti di carne e polpette, è un componente fondamentale del gyros.

La pita è quel pane più generalmente chiamato pane arabo. La pita, a differenza del pane arabo, è solitamente un pane tondo, morbido ed elastico, lievitato ma piatto. La pita è utilizzata per raccogliere sughi o salse come hummus di ceci, il baba ganush, per avvolgere sandwich come kebab, gyros e falafel (polpette egiziane).
Si può anche far gonfiare in forno in modo che le due pareti del pane si separino e che una volta sfornato si possa aprire come una tasca, è l'ideale se l'obiettivo è un panino superfarcito. Ma si usa anche la pita piatta arrotolata intorno alla farcitura per contenerla.
Farla gonfiare in forno non  è semplice come dirlo!

Ingredienti:
Per la pita, dosi per 4 panini..
125 g. di farina 00 e 125 g. di farina Manitoba
8 g. di lievito di birra fresco - 1/2 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale - 1 cucchiaio abbondante di olio evo
150 ml di acqua tiepida

Per il tzatziky (basta per 4 panini)...
170 g. di yogurt greco - 2 spicchi d'aglio
mezzo cetriolo scarso - 2 cucchiai d'olio
1 cucchiaino di aceto bianco - sale qb
(aneto o menta freschi tritati facoltativo)

Per farcire due panini...
300 g. di carne di suino (io fettine di lonza)
mezzo pomodoro - mezza cipolla rossa
insalata lattuga o insalata mista a piacere
200 g. di patatine surgelate da friggere
olio di semi qb
olio evo, sale e pepe, burro qb

Mettiamoci all'opera:
Prima di tutto iniziare ad impastare la pita con l'anticipo necessario, almeno 2 ore e mezzo di lievitazione in tutto. Mescolare le due farine con il sale e l'olio. In una ciotola a parte sciogliere il lievito insieme a zucchero e acqua tiepida, coprire con pellicola e aspettare che si formi la classica schiumetta sulla superficie.
Unire i due composti e iniziare ad impastare, prima nella terrina e appena la pasta si compatta sulla spianatoia. Bisogna ottenere un composto molto liscio, elastico e compatto. Stirare la pasta con la mano, richiuderla su se stessa e stirare nuovamente. Ogni tanto batterla sul piano prendendola da una estremità. Almeno 10 minti.
Ungere lievemente la palla e coprire la ciotola con pellicola, riporre in forno spento a lievitare fino al raddoppiamento del volume, circa 2 ore.
Dividere in 4 parti e stendere al mattarello: 4 dischi di pochi millimetri di altezza e 20 cm circa di larghezza, circolari o leggermente ovali. Lasciarli appoggiati alla carta forno e aspettare che lievitino per alemno 40 minuti, dovrebbero alzarsi e gonfiarsi (i miei si sono gonfiati poco, forse perchè erano troppo unti, non lavorateli più del necessario).
Infornare a 250°, appoggiare sulla leccarda bollente e infornare per 4 minti, devono rimanere morbidi. per non farli gonfiare spennellarli con poca acqua emulsionata con l'olio (io ho saltato il passaggio ma non si sono gonfiati comunque).

Per il tzatziki, grattuggiare i cetrioli con le maglie molto piccole e strizzarli con l'aiuto di un colino per settacciare la farina. Tritare o schiacciare i due spicchi d'aglio. Poi mescolare con tutto il resto degli ingredienti e far riposare in frigor, coperto da pallicola, per almeno un oretta.

Per la carne riporre le fettine di lonza (o il pezzo di carne scelta) nel congelatore per una ventina di minuti, così poi è più facile da affettare sottilmente. Ridurre in striscette molto molto sottili.
Imburrare una teglia, distribuire la carne, salare, pepare e ungere con un filo d'olio evo.
Infornare a 190° per 30 minuti.
 
Affettare cipolla, pomodoro e insalata. Friggere le patatine. E via, potete comporre il vostro panino!

Bene, avete tutta la domenica davanti per provare anche voi! Buona domenica!

sabato 18 agosto 2012

Insalata con pesche grigliate, bacon e Grok

In  questi giorni ho trovato un sacco di pesche in offerta ancora dolci e buonissime, mi sono portata a a casa una cassettina con 2 kg di pesche bianche e 1 kg di pesche noce.
Poi ho tirato fuori una bella ciotolona in materiale ecologico simile al legno e plastica verdino chiaro, nell'insieme mi piace molto, ci ho posizionato con cura le pesche e l'ho messa la centro del tavolo bianco in sala. Che bel centrotavola, davano una bella aria estiva al mio soggiorno!
Il sole non ha mai battuto sul tavolo, ho le tende tirate giù sul balcone e poi ho anche abbassato quanto basta la taparella, ma dopo poche ore o tastato le pesche per mangiarne una  e ho visto che stavano maturando a velocità allarmante...è finito tutto in frigorifero.
L'estate è così! Come il lievito nell'impasto della pizza che cresce anche nel giro di mezz'ora, mentre in inverno aspetti e aspetti...
Per non mangiare pesche mattina, pomeriggio e sera, ho pensato bene di dare a questo favoloso frutto estivo vesti ancora più invitanti, sono già a quota due torte, e quest'insalata.
Non le avevo mai provate nell'insalata, in genere metto la mela o la pera...in realtà avevo anche provato una buonissima insalata a base di kiwi (la ricetta qui); con le pesche il contrasto dolce/salato si sente molto di più, soprattutto se decidete di grigliarle come ho fatto io, altrimenti si possono mettere fresche...ho aggiunto degli ingredienti dal sapore deciso come il grok, che si può sostituire con scaglie di grana, devo dire però che il gork nelle insalate rimane molto più croccante e leggero, il gusto è comunque intenso e salato come quello del grana.
Buona! ne sto escogitando qualche variante!


 Ingredienti:
200 g. di rucola
2 pesche nettarine non molto mature
40 g. di bacon (o pancetta affumicata)
1 confezione scarsa di Grok
burro, olio evo, aceto di mele, pepe e sale qb

Mettiamoci all'opera:
Iniziare con pulire l'insalata e condirla in una ciotola prima di spostarla nei piatti.
Per i restanti ingredienti ci vogliono proprio un paio di minuti. Passare le pesche tagliate a spicchi sulla griglia ben calda, qualche secondo per lato e aggiungere all'insalata. Passare con un velo minimo di burro un padellino e far abbrustolire il bacon (o pancetta se non trovate il bacon), così perde anche un pò del suo grasso. Aggiungere all'insalata con del Grok grossolanamente sbriciolato (che potere sostituire con delle semplici scaglie di grana). Pepare e servire.


Con questa ricetta partecipo al contest i colori dell'estate  curato da Ale del blog RossoPomodorino e da Carolina del blog Le Chateau gourmand


giovedì 16 agosto 2012

Cous cous all'insalata greca con feta e tzatziki

Erano diversi giorni che convivevo con molta voglia di cous cous sensa sapere però come condirlo, non mi veniva in mente una ricetta di cui avessi veramente voglia.
Alla fine mi sono ricordata che da molto volevo assaggiare la feta e così, l'intuizione, per essere sicura che tutti i sapori si sposassero bene ho usato gli ingredienti della classica insalata greca ma ho sostituito la lattuga con il cous cous.
E così ho anche iniziato a sperimentarmi con i ring che mi sono stati regalati al compleanno, alcuni ring a forma di cerchio di due diametri diversi e due quadrati. Così mi sono impegnata nell'impiattamento, e direi che mi è riuscito davvero un piatto un pò più carino e presentabile del solito.




Ingredienti:
150 g. di cous cous precotto - 230 ml acqua calda
1 pomodoro ramato e 6 pomodorini cherry
1/3 di cetriolo  -  15 olive nere
1 piccola cipolla rossa - 1 cucchiaio di succo di limone
160 g. di feta
origano, olio evo, sale qb - tzatziki qb

Per il tzatziki...
170 g. di yogurt greco - 2 spicchi d'aglio
mezzo cetriolo scarso - 2 cucchiai d'olio
1 cucchiaino di aceto bianco - sale qb
(aneto o menta freschi tritati facoltativo)

Mettiamoci all'opera:
Scaldare l'acqua per il cous cous a salarla leggermente, tre pizzichi di sale dovrebbero bastare.
Mescolare il cous cous in una ciorola capiente con un cucchiaio d'olio evo per separare i chicchi, versarci sopra l'acqua bollente e coprire con un piatto. far riposare per 4, massimo 5 minuti.
Sgranare il cous cous con una forchetta e farlo raffreddare, unire olio e limone  e mescolare.
Passare a tagliare i vari ingredienti: pomodoro e certiolo a cubetti, cipolla tritata, olive a metà o in quattro, spezzettare la feta. Mesolare il tutto e condire con origano, olio e un pizzico di sale.

Per il tzatziki, grattuggiare i cetrioli con le maglie molto piccole e strizzarli con l'aiuto di un colino per settacciare la farina. Tritare o schiacciare i due spicchi d'aglio. Poi mescolare con tutto il resto degli ingredienti e far riposare in frigor, coperto da pellicola, per almeno un oretta.

Nel piatto guarnire con qualche rondella di cetriolo, qualche pomodorino tagliato in quattrio, qualche fettina di cipolla e feta, un oliva e qualche cucchiaino di tzatziki appoggiato sul cous cous o al lato in modo che ognuno possa decidere se mescolarlo la resto.


Con questa ricetta partecipo al contest di Pecorella d imarzapane per la sfida di agosto dedicata alle insalate... ecco il contest


e anche al contest i colori dell'estate  curato da Ale del blog RossoPomodorino e da Carolina del blog Le Chateau gourmand


martedì 14 agosto 2012

Strudel di zola e pere

"Al contadino non fare sapere, quanto è buono il formaggio con le pere.."
Mi sembrava più che mai opportuno citare un detto delle mie parti, o anche delle vostre?!

Il mio umore non è dei migliori, nonostante le ferie ho avuto delle telefonate di tipo lavorativo che mi hanno dato preoccupazione, non vi scrivo molto.,,non sono di molte parole.
Vi lascio giusto questo strudel dal gusto particolare, che nel complesso tende all'agrodolce.



Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
100 g. di pancetta - 1 pera
150 g. di gongorzola Bontazola Mauri
2 manciate di grana - 2 o 3 foglie di salvia
sale e pepe qb.

Mettiamoci all'opera:
Semplicemente, srotolare la sfoglia, distribuire la pancetta con le fette leggermente sovrapposte e le foglie di salvia finemente spezzettate, una manciata di grana.
Nella parte centrale della sfoglia distribuire la pera a fettine sottili e lo zola spezzettato, aggiungere una manciata di grana, sale e pepe in piccole dosi.
Chiudere la sfoglia facendo solvrappore i due lati lunghi da piegare verso la parte superiore delllo strudel,  e rigirando i lati più piccoli in modo da sigillare le estremità, fare dei fori con il coltello per far si che non si gonfi in cottura.
Infornare a 200° per 35 minuti circa, la sfoglia risulterà ben dorata.






lunedì 13 agosto 2012

Piccoli bonet alla panna

Iniziamo la settimana con un dolcetto? Immagino che per molte la settimana sia già dolce, perchè siete in ferie! Anche io sono a casa...e sto pensando alle torte per il compleanno del mio ragazzo, quest'estate non andiamo via...
Passando alla ricetta...
L'indicazione migliore che posso darvi è che, con questa ricetta, nata dalla semplice constatazione che esisteva della panna per cui non avevo migliori destinazioni prossime e poco future, ne risulta un bonet molto corposo, di sostanza, molta più sostanza rispetto al classico bonet fatto con il latte.
Io personalmente l'ho trovato molto soddisfacente.
Comunque, analizzate i vostri gusti, e decidete se vi va di provare la mia versione (che, ma che lo dico a fare, vi consiglio caldamente di assaggiare). Soprattutto se siete persone di "sostanza", non necessariamente alla ricerca della leggerezza...

Ingredienti:
1 uovo e 1 tuorlo - 200 ml di panna liquida
2 cucchiai di zucchero - 1 cucchiaio e mezzo di cacao amaro
45 g. di amaretti finemente tritati - 1 cucchiaio di rum
qualche cucchiaio di panna per servire (facoltativo)
6 cucchiai di zucchero per il carammello
per 4 piccoli bonet

Mettiamoci all'opera:
Sbriciolare molto finemente gli amaretti.
In una ciotola mescolare con la frusta uova e zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e leggermente gonfiato, aggiungere il cacao, il rum, la panna e mescolare.
Per ultimi gli amaretti tritati da mescolare al resto.
Scaldare il forno a 180°, prendere 4 stampini (io di alluminio usa e getta) e scaldarli in forno per un paio di minuti, questo aiuta a distribuire poi il caramello che tente a solidificarsi subito.
Sciogliere lo zucchero in un pentolino antiaderente e quando diventa liquido e ambrato rivestire tutti gli stampini. Poi distribuirvi il composto prerparato in precedenza.
In una teglia versare acqua in modo che copra per circa 3/4 lo stampino una volta immerso. Cuocere in forno a bagnomaria per 30-35 minuti.



domenica 12 agosto 2012

Pizza-pane funghi e pancetta affumicata

Ciao a tutti!  Rieccomi per otto giorni di puro tempo libero e ralax.
Ritorno con una pizza che mi è piaciuta tanto, così tanto, che diventa un post anche se mentre la cucinavo non lo pensavo proprio. Ovviamente non scrivo un post ogni volta che mi faccio una pizza, sarebbe ridicolo, ma di questa devo parlarvi in merito alla farina dell'impasto e all'accoppiata funghi e pancetta affumicata...
Vi dico che mi sono messa ad impastare per utilizzare un pò di una farina che avevo in casa, pacchetto aperto, da un pò. In realtà sarebbe una miscela apposta per il pane casereccio e io ho aggiunto una parte di farina 00 e una parte di Manitoba. Risultato: un impasto per la pizza alta davvero eccezionale, del tipo alto da panetteria, molto soffice ma molto leggero (molto di più rispetto al solito, anche più soffice della ricetta che prevede la patata lessa schiacciata nell'impasto), con una crosta esterna rustica e molto croccante.
Basta proprio una farina nuova o una proporzione un pò diversa tra le varie farine e l'impasto cambia, difficilmente quando faccio la pizza ho lo stesso identico risultato, quando improvviso.
La farina è la miscela per pane casereccio Molino Chiavazza, le caratteristiche sono il fatto che si tratta di semola di grando duro con l'aggiunta di zuccheri (malto) e agenti lievitanti. Infatti con questa farina si ottiene una favolosa lievitazione che non lascia però un sentore sgradevole di lievito, mi è sembrata molto digeribile...
Avevo provato a fare dei panini ma il risultato non era degno del blog e quindi con il pane rustico devo sperimentarmi ancora.



Ingredienti:
150 g. di miscela per pane casereccio Molino Chiavazza
200 g. di farina 00
150 g. di farina Manitoba
poco più di metà cubetto di leivito di birra fresco
2 cucchiaini di sale - olio evo qb
5 o 6 cucchiai di passata di pomodoro - 60 g. di funghi a fette
1 spicchio d'aglio - pepe e vino bianco qb
200 g. di mozzarella - 70 g. di pancetta affumicata

Mettiamoci all'opera:
Mescolare le farine e sciogliere il lievito in acqua tiepida, versare il lievito al centro della farina e iniziare a mescolare.
Aggiungere il sale e altra acqua tiepida. In tutto la farina dovrebbe assorbire circa 400 ml d'acqua ma aggiungetene poca alla volta perchè ne potrebbe bastare meno. Si deve ottenere un impasto che all'inizio appiccica molto e che impastando si stacca sempre di più dai bordi della terrina, potete finire di impastare sul piano infarinato. Impastare almeno per uan decina di minuti.
Mettere in una ciotola unta a lievitare, coperto da un canovaccio in posto riparato dal'aria (come il forno spento) è sufficiente un'oretta.
Nel frattempo lavare e afettare il funghi, farli passare in padella con olio e aglio intero o tritato a seconda dei gusti, salare, pepare e sfumare con un goccio di vino bianco, aspetare che si ammorbidiscano.
Versare l'impasto nella teglia unta e schiacciare con le dita, rimettere a lievitare per un'oretta e farcire: passata, mozzarella a cubetti, pancetta spezzettata e funghi. Cospargere con origano e aromi, un filo d'olio e poco sale.
Infornare a 200° per una trentina di minuti.